venerdì 6 novembre 2009

tutto e' bene...

quel che finisce (per ora) bene.

peccato solo che non lo sapessero prima quanto sarebbe costato (o forse lo sapevano e non ce lo volvan dire)..
da gazzettino.it
Mauro Giacon
Una fabbrica di consulenze: 2 milioni

Venerdì 6 Novembre 2009,
La tabella che pubblichiamo a fianco racconta minuto per minuto quanto il Comune ha pagato in consulenze esterne per costruire il cavalcavia Sarpi-Dalmazia. Il dato finale di 2milioni e 105mila euro è il risultato di due circostanze. La prima: l’amministrazione ha dato all’esterno la progettazione dell’opera senza usare nessuno dei propri tecnici anche se il Settore Infrastrutture ha venti ingegneri stipendiati. Il progetto così lo ha fatto la Idroesse dell’ingegner De Stavola per 1milione e 142mila euro.
Il secondo aspetto riguarda il cantiere. La direzione dei lavori e l’assistenza alla direzione sono stati affidati a professionisti esterni. La prima senza una gara vera e propria ma selezionando tra diversi curriculum arrivati dopo aver pubblicato un avviso di ricerca sul sito internet del Comune... È stato scelto l’ingegner Alberto Borghi responsabile di tutti i cantieri cittadini. L’insieme ci costa quasi 1 milione di euro.
Sono cifre importanti che forse si potevano risparmiare o forse no. Particolare interessante, la legge consente di ricorrere all’aiuto esterno solo nel caso che il personale delle amministrazioni sia indisponibile perché oberato di lavoro, circostanza sempre ricordata nei documenti di affidamento degli incarichi.
Fattostà che queste due voci si intersecano fatalmente con quella maggiore, ovvero il costo totale dell’opera, aggiudicata al consorzio di cooperative Ciro Menotti e Consta per 11 milioni, poi lievitati a 16 per alcune "variazioni" accettate dal Comune. Ma non basta: le ditte chiedono "riserve" per altri 23 milioni.
È un termine tecnico che si usa per giustificare l’aumento del prezzo, dovuto a materiali che costano di più o problemi tecnici incontrati strada facendo, ma è soprattutto una strizzata al Comune. Ora è in atto un braccio di ferro con le ditte. Una speciale commissione, con tre professionisti pagati 100mila euro per trovare un accordo, avrebbe già individuato la cifra. Ma ha un carattere solo consultivo.
La battaglia si consumerà in questo mese tra le parti. E potrebbe portare il Comune a spendere altri 5 milioni di euro. La consuetidine in questi casi è che le ditte riescono sempre a portare a casa dal 18 al 20 per cento del richiesto. Accadde lo stesso per il viadotto di Padova est. Le imprese chiesero 17milioni e 754mila euro di riserve (su un importo finale di 34 però). Il Comune dovette convenire per 4milioni e 650mila.

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