lunedì 24 maggio 2010

ciao ciao pdq3

finalmente s'e' tolto dal quartiere, ci sarebbe da festeggiare se non fosse che non e' che se ne va a lavorare, ma rimane a succhiare il sangue dei contribuenti, solo che ora lo fara' in comune.
speriamo bene per le manutenzioni della citta'.
diciamo che l'impavido pdq3 micalizzi non e' che abbia dimostrato altro che essere un fedele soldato dell'armata di zano, motivo per cui e' stato chiamato in comune immagino.
speriamo solo che riceva ordini meno dannosi di quanto ha potuto dimostrare in quartiere, ignorando pervicacemente il confronto coi cittadini, ascoltando solo chi gli dava ragione ed eseguendo pedissequo gli ordini del capo muratore zano.
in bocca al lupo finalmente ex pdq, se farai bene sara' una gradita novita' per tutti.
ciao ciao,

da gazzettino.it

Umberto Zampieri perde la delega alle Manutenzioni e Claudio Piron si vede negare lo Sport. La partita del rimpasto di giunta si chiude con una sorpresa finale. Fermo restando che i nomi rimangono gli stessi della settimana scorsa – Fabio Verlato al posto di Claudio Sinigaglia, Giovanni Battista Di Masi in sostituzione di Antonio Pipitone e Andrea Micalizzi alla poltrona detenuta fino ad un pio di settimane fa da Mauro Bortoli - il colpo di teatro arriva però dal rimescolamento delle competenze voluto dal sindaco. Zampieri così, dopo un anno in cui aveva dato prova di sé districandosi tra allagamenti e nevicate, si vede sfilare le Manutenzioni che vanno a Micalizzi che si occuperà anche di Provveditorato, Ciclo integrato dell’acqua, Verde e Parchi urbani, Arredo urbano e Acque fluviali (gli ultimi tre referati erano in mano fino a venerdì a Ivo Rossi). A sorpresa poi lo Sport, lasciato in eredità da Sinigaglia, andrà proprio a Zampieri che si terrà anche i Tributi. Rimane così a bocca asciutta Piron che fino a ieri dava quasi per scontato il nuovo incarico. «Assegnando a Micalizzi le competente, ho cercato di individuare degli ambiti che avessero una cerata omogeneità» ha spiegato ieri mattina il Sindaco Flavio Zanonato. «Credo che con questa nomina si sia premiato l’impegno mio e dei miei collaboratori» ha commentato a caldo l’ex presidente del Cdq 3 che il prossimo 3 giugno verrà sostituito alla guida della circoscrizione dalla democratica Gloria Pagano. Come annunciato da tempo invece, dell’Urbanistica si farà carico Rossi che continuerà ad occuparsi di Mobilità, Città metropolitana, Comunicazione e Politiche dell’innovazione. «Marta Dalla Vecchia, oltre che del Commercio d’ora in poi sarà responsabile del Patrimonio e delle Partecipazioni» ha aggiunto Zanonato che, sempre nella speranza di allargare la maggioranza all’Udc, sarebbe intenzionato a proporre al capogruppo centrista Oreste Terranova la guida della Commissione Sanità. «Questo non è un rimpasto di Giunta, ma una resa dei conti politica – tuona il capogruppo pidiellino Alberto Salmaso - l’impressione è quella che Zanonato abbia fatto pagare a Zampieri l’appoggio alle ultime regionali a Bortoli, uomo di Naccarato. Allo stesso tempo ha rifilato a Micalizzi, della stessa corrente nel Pd, una delega a rischio come le Manutenzioni giusto per rendergli la vita difficile. Il sindaco dovrebbe poi spiegarci quali sono le competenze della Dalla Vecchia rispetto alle partecipate del Comune».

soliti compagni

che dire? stupiti? neanche per idea, soliti compagni, soliti comportamenti infami,

da gazzettino.it

Un minuto. Sessanta secondi possono fare molta differenza. Soprattutto se è il tempo della memoria e del silenzio, tributato ai militari italiani morti la settimana scorsa in Afghanistan. E se quel minuto non viene rispettato per motivi politici. Come è accaduto nel consiglio comunale atestino di mercoledì, quando l’esponente di Rifondazione comunista Gaudenzio Checco Candeo ha deciso di uscire dalla sala per non partecipare alla commemorazione dei due caduti. La decisione ha causato una levata di scudi politica da parte di molti esponenti dei partiti del centro destra.
«Il consigliere e Rifondazione comunista dimostrano con questi metodi - taglia corto l’onorevole leghista Paola Goisis - di essere staccati dal territorio e dai fatti concreti che toccano realmente da vicino le persone. Predicano sempre molto bene e parlano di valori, ma quando arriva il momento di commemorare la morte di due giovani si dissociano e danno vita a queste dimostrazioni».
Senza mezzi termini pure Filippo Ascierto, deputato e coordinatore padovano del Popolo della libertà, che attacca duramente il partito di Candeo. «Purtroppo - spiega il parlamentare - c'è ancora in giro qualche comunista che è fuori dalla storia e che ragiona con categorie vecchie di decenni». «Si tratta di una minoranza di ipocriti e irresponsabili che, con il loro atteggiamento, diventano fiancheggiatori di Al Qaeda e dei Talebani - accusa Ascierto - un atteggiamento che offende quei ragazzi che, con una scelta di vita coraggiosa, hanno deciso di affiancare le popolazioni che da anni soffrono le conseguenze della guerra».
«L’unico ad intervenire in consiglio comunale contro Candeo sono stato io - sottolinea quindi Gianfranco Fornasiero, protagonista di un battibecco con il consigliere di Rc proprio in quel frangente - mi meraviglio che il presidente del consiglio Boris Sartori non abbia preso posizione. La scelta di Candeo è ignobile, una cosa gravissima che va a ledere l’impegno dei nostri militari nelle missioni di pace».
E sulla questione torna anche Gaudenzio Candeo, detto Checco. «Credo fermamente - ribadisce l’esponente di Rc - che gli italiani non possano più fare il gesto ipocrita del minuto di silenzio in queste occasioni. Cercano una soluzione? La soluzione c’è ed è pure a portata di mano, basterà richiamare immediatamente le truppe». Candeo respinge le accuse di cinismo e spiega la distinzione fra dolore politico e dolore privato. «Non stiamo qui tanto a parlare di dolore - dice - quello che provano i famigliari di quei ragazzi non può provarlo proprio nessuno. Né io, né il presidente della Repubblica e neppure i componenti del consiglio comunale di Este, perché non stiamo parlando di dolore, ma di un gesto politico. Ripeto, la soluzione è ritirare subito i nostri soldati, così risolviamo tutto».
(Lunedì 24 Maggio 2010)

martedì 18 maggio 2010

nuove occupazioni

parheggiatori abusivi... nel parcheggio di piazza insurrezione, parcheggio a pagamento.
ma cosa volete i vigili son troppo impegnati per poter vedere cosa accade cosi' lontano da palazzo della ragione, gia' da li' fan fatica a vedere che accade nelle piazze limitrofe, figurarsi in piazza insurrezione

da gazzettino.it

(M.B.) Ad un certo punto, sabato pomeriggio, nel parcheggio di piazza Insurrezione, alcune persone arrivate in città per fare shopping, ne hanno contati almeno una decina. Tanti infatti erano i rom che stazionavano nell’area. Alcuni, sistemati proprio accanto alle casse, attendevano che gli automobilisti pagassero il ticket per poi chiedere loro qualche spicciolo.
Altri invece si sono trasformati in veri e propri posteggiatori, naturalmente abusivi, indicando a chi entrava nel park gli spazi auto liberi accompagnandoli manovra dopo manovra. Impegno non esattamente no-profit, visto che quando l’automobilista di turno scendeva dal veicolo veniva immediatamente avvicinato e tallonato dal rom che insistentemente chiedeva un "riconoscimento" per il suo operato.
«Una cosa indegna – ha commentato più di un utente del parcheggio – Non è possibile che il sabato pomeriggio, in pieno centro storico, ci siano zone come piazza Insurrezione, invase da decine di rom che molestano e assillano con le loro richieste di elemosina le persone che parcheggiano la loro auto».
In soccorso agli automobilisti di piazza Insurrezione sono arrivati anche i rappresentanti dell’associazione di Comres di Massimiliano Pellizzari: «Abbiamo ricevuto diverse segnalazioni da parte di cittadini che, arrivati a parcheggiare la loro auto, si sono ritrovati accerchiati dai rom-posteggiatori».
«Verificata la situazione – ha concluso Pellizzari – ci siamo rivolti alla Polizia per chiedere un intervento».

via cairoli (2)

come sempre il piu' debole ci rimette due volte in assenza di regole

da gazzettino.it

Ahmed ha 32 anni, e abita in via Cairoli da otto mesi. È pakistano e vive in Italia, regolarmente, dal 1998. Parla l’italiano fluentemente, e prima dell’esplosione dell’ultima fase della crisi economica lavorava in un’azienda padovana che ora l’ha inserito nel lungo elenco dei cassintegrati. Ha la pelle olivastra e i capelli scuri come molti degli extracomunitari che popolano il crocevia del degrado, tra via Bixio e via Cairoli, a pochi metri dal piazzale della stazione. Come loro parla l’arabo, ed è di religione musulmana.
Ma le affinità si fermano qui. Perché poi inizia un altro modo di intendere e vivere la vita. Un’altra concezione dell’essere immigrato. Il diverso approccio con un Paese che ti ha accolto e con le sue regole.
«Una situazione come via Cairoli in vita mia non l’avevo mai vista prima – comincia nel suo racconto Ahmed – Quelli che frequentano questa zona sono degli animali. Animali veri. E per noi stranieri che cerchiamo di vivere giorno dopo giorno, onestamente, facendo tanti sacrifici per tirare avanti, rappresentano una vergogna. Una vera vergogna».
In via Cairoli, dove agli angoli dei palazzi, dopo l’ennesima notte di urla, risse, e spaccio, sono rimaste una accanto all’altra le bottiglie di vetro della birra consumata, Ahmed è arrivato con l’intermediazione di un’agenzia immobiliare.
«Mi hanno mostrato la casa al mattino. Era spaziosa e vicino alla stazione, per me l’ideale. Non pareva ci fossero così tanti problemi». E invece... «Invece qui i padroni sono i tunisini e i nigeriani – riprende Ahmed – gestiscono lo spaccio e provocano tutto questo casino. Vendono la droga sulla strada, come se niente fosse. Se ne fregano di tutto e di tutti. Della polizia hanno paura solo quando arriva con i cani. Altrimenti si mettono a ridere, offendono, e se ne vanno per un po’, poi ritornano. E fanno quello che vogliono. Da mezzogiorno a mezzanotte qui è casa loro, non mia».
Infatti le finestre del suo appartamento, Ahmed le deve tenere sempre rigorosamente chiuse. «Altrimenti – dice – la notte è impossibile dormire e durante il giorno anche ascoltare la televisione e persino parlare. Le voci vengono soverchiate dalle urla della strada. È una cosa assurda. Un comportamento che queste persone nei paesi dai quali provengono non si sognerebbero di tenere nemmeno lontanamente. Sono tunisini, e musulmani. Ma anch’io sono musulmano e se bevo e spaccio droga, la mia religione, che è poi anche la loro, mi condanna».
Appena si gira l’angolo dell’incrocio con via Bixio, inizia la Chinatown padovana.
Ma anche qui, tra i negozi, le agenzie, e gli appartamenti gestiti e abitati dai cinesi, l’equilibrio che mantiene la convivenza con le altre etnie è appeso ad un filo sempre più sottile.
«Maghrebini e nigeriani per lo spaccio, e ora anche le persone dell’Est che arrivano per ubriacarsi, stanno rendendo la vita di questa zona impossibile – spiega il titolare di un negozio cinese – E il punto è che nessuno interviene davvero. Si spendono tante parole, arrivano tivù e giornali, ma la situazione invece di cambiare e migliorare sta andando a fondo. Dobbiamo fare da soli, arrangiarci per sopravvivere e garantirci una sicurezza che non c’è. In ogni senso».
(Martedì 18 Maggio 2010)

strane compagn(i)e

zano riesce nel miracolo di scherare dalla stessa partr, cioe' contro di se', l'intero arco consiliare.
certo, dice lui, la colpa e' dei tecnici, quante volte l'abbiamo sentita questa?
ogni volta che qualcosa non va e' sempre colpa dei tecnici.
ma chi sono questi tecnici? son sempre gli stessi? girano? e come sopportano che sia sempre attribuita loro la colpa? ma soprattutto, chi li sceglie?
domande, ovviamente, cui zano non risponde.

da gazzettino.it

LA PROPOSTA DI RIFONDAZIONE
Consiglio straordinario,
il Pd dice no al confronto
Pdl e Lega con la Ruffini: «Individuare i responsabili»
Berno: «Il Comune non c’entra, tocca ai tecnici rimediare»
La convocazione di un Consiglio comunale straordinario sugli allagamenti della settimana scorsa divide la politica padovana. La proposta, che dovrebbe venir ratificata giovedì prossimo durante la Conferenza dei capigruppo dalla presidente del parlamentino di palazzo Moroni Daniela Ruffini convince l’opposizione, ma non la maggioranza. «Mi pare un’ipotesi da sottoscrivere ad occhi chiusi – scandisce Alberto Salmaso - Padova negli ultimi anni ha dovuto fare i conti con un’emergenza idrica senza precedenti». «Dedicare un intero Consiglio a questo tema – aggiunge il capogruppo del Pdl - servirebbe ad individuare i punti critici del nostro sistema e magari qualche responsabilità». Sulla stessa lunghezza d’onda è anche Mariella Mazzetto: «Con quello che è successo la settimana scorsa, mi pare il minimo. In questi giorni Zanonato e i suoi non hanno fatto altro che ripetere che la colpa non è loro e che le responsabilità vanno attribuite ad altri. Questi signori devono rispondere delle loro mancanze e devono farlo in un luogo istituzionale».
Nettamente contrario all’ipotesi è invece il capogruppo democratico Gianni Berno: «Io credo che temi così impegnativi vadano affrontati nelle Commissioni coinvolgendo i tecnici, diversamente si rischia di fare un gran chiacchiericcio che non giova a nessuno».
Più possibilista è invece la posizione del capogruppo (in pectore) dell’Idv Fabio Scapin: «La trovo una buona idea. Detto questo però, vanno messi dei paletti. Bisogna infatti partire da un presupposto: il Comune in tutta la partita ha competenze piuttosto limitate e, soprattutto, non si possono imputare a questa amministrazione responsabilità che risalgono ai decenni passati». Ieri intanto i consiglieri regionali padovani del Pd hanno chiesto che Il Presidente del Veneto Luca Zaia riconosca lo stato di calamità naturale per i territori del padovano colpiti dal maltempo. «Un atto dovuto per garantire i risarcimenti ai molti, tra cittadini e imprese, che hanno subito pesanti danneggiamenti».
Contemporaneamente Mauro Bortoli, Piero Ruzzante e Claudio Sinigaglia annunciano un’interrogazione «per verificare se siano adeguati i fondi destinati al Genio Civile di Padova e al Consorzio per la sicurezza idraulica del territorio. Mancano ancora 3.5 milioni di euro per il Limenella». Per domani intanto alle 20 e 45 nell'aula magna del Liceo Cornaro il comitato Iris ha organizzato un’assemblea pubblica dove si discuterà di allagamenti anche alla luce della nuova urbanizzazione prevista nell'area verde compresa tra via Forcellini e via Canestrini.

(Martedì 18 Maggio 2010)

via cairoli

non fa meraviglia, come nvece vuol far credere il gazzettino.it , che in via Cairoli la situazione sia insostenibile anche per gli stranieri regolari.
Ma tanto secondo carrai sono solo polemiche pretestuose.

Degrado, insorge anche lo straniero
«In via Cairoli non si vive più, troppa droga. E la colpa è degli altri immigrati»
Stranieri contro stranieri. I regolari, con tanto di permesso e di lavoro, che abitano nel triangolo maledetto via Cairoli-via Bixio-stazione, puntano il dito contro gli immigrati clandestini che spacciano sotto le loro case, quelle in cui erano entrati pieni di fiducia e di voglia di integrarsi con la città. «Non viviamo più, gira droga sotto i nostri occhi, e gli spacciatori se ne fregano della polizia». E intanto continuano a chiudere i negozi: giù anche la sarcinesca di Blockbuster.

lunedì 17 maggio 2010

ancora ztl?

l'incredibile e' accaduto, i residenti chiedono la ztl!
a dimostrazione di quanto valga la propaganda.
se infatti chi chiede la ztl notturna ne conoscesse le conseguenze, cioe' zero per lo spaccio, poco per la prostituzione ma gravi per la vita del quartiere, non la chiederebbe.
Eppure in via D'Avanzo, che e' a pochi metri in linea d'aria dal Pescarotto, evidentemente non sanno che accade ne' che e' accaduto al di la' dei binari.
come si puo' pensare di mettere una ztl in via D'Avanzo?
ma vi rendete conto?
io quasi ogni sera torno a casa per via D'avanzo e vedo il dilagare della prostituzione, anche in ore non propriamente notturne, ma posso confermavi che non e' un gran ritorno sul palcoscenico, non s'e' mai sopita, e' solo che, essendo ormai chiaro a tutti la damagogica inefficaci delle iniziative del sindaco murtore sor zano, il fenomeno si e' ripreso le luci, non della ribalta, ma piu' praticamente, dei lampioni.
Vigili che passino per di la' ad applicare l'ordinanza? ZERO!
eh ma non possiamo uscire di notte, dicono, abbiamo paura, penso io, di fatto sono inutili queste inziative di zano, 500 euro di multa per chi contratta in strada, come mai io becco sempre quello che si via D'Avanzo ai 20 all'ora per non scegliere con cura la sua "compagnia"?
E c'e' chi, forse giustamente, perde la pazienza e suona impreca contro questi avventori del sesso a a pagamento, ma questi certi della loro impunita' se ne sbattono, e non solo di lucciole,
e' che dopo le 9 di sera vigii in giro non ce ne sono, forse neppure prima, ma di sicuro a quell'ora passo io e non li vedo.

e ora leggo di uan ennesima, inutile, dannosa pernicicosa ztl?
tanto vale chiedere un muro, per quelli zano ha una vera passione.

da gazzettino.it

«Una Ztl anti-lucciole
e il quartiere può salvarsi»
La richiesta avanzata dai residenti di via D’Avanzo,
dopo il dilagante ritorno della prostituzione in strada
In via Jacopo D’Avanzo, per sconfiggere la prostituzione, occorre attivare una zona a traffico limitato. A richiedere l’installazione a breve di una Ztl all’Amministrazione comunale sono i residenti che sperano così di mettere un freno al degrado dilagante. La zona è diventata, infatti, il centro operativo del mercato del sesso a pagamento che nelle ultime settimane, nonostante l’ordinanza del sindaco Zanonato, in numerose vie di Padova Nord si è, di fatto, intensificato con clienti che vanno dai ventenni agli ultrasettantenni.
Le lucciole sono tornate numerose sui marciapiedi di Borgomagno, San Carlo e di Pontevigodarzere. E se il centro della prostituzione è proprio via Jacopo D’Avanzo con la zona della prima Arcella che sta dietro la stazione ferroviaria, da lì si estende in via Aspetti, in via Durer, in via Caratti, via Chevalier via Plebiscito fino a Pontevigodarzere dove nonostante diversi interventi delle forze dell’ordine e della polizia municipale, le prostitute sono riapparse in maniera massiccia. A denunciare una situazione divenuta ormai insopportabile e a chiedere interventi mirati ed urgenti per cercare di arginarla sono stati gli stessi residenti e i comitati durante la partecipata assembleà promossa l’altra sera dai consiglieri Pd del Quartiere 2 Nord nella sala di via Curzola. Al tavolo dei relatori Dario Gorji capogruppo Pd, Sulenca Luisetto, dell’associazione Welcome che si occupa del reinserimento sociale delle prostitute; Marco Carrai, assessore alla Polizia Municipale; Alessandro Naccarato, deputato Pd. “La gente è stanca di questo degrado – osserva Dario Gorjji. – Siamo consapevoli che l’ordinanza del sindaco Zanonato non risolve il problema, ma per ora è l’unico rimedio, perché mancano leggi adeguate. Del resto anche lo scenario della prostituzione urbana, come segnalano gli stessi abitanti, sta cambiando: molte lucciole lavorano in casa e non più in strada e questo rende ancor più complicato stanare il mercato del sesso”.
I cittadini non si arrendono, anzi si sono dimostrati molto disponibili a collaborare con le forze dell’ordine, anche scendendo in strada per disturbare ragazze e clienti. O addirittura proponendo una forma di tassazione volontaria per rifornire le volanti della Polizia che in tre anni ha avuto tagli di bilancio pari al 33 per cento.

il degrado c'e' ma quando serve

incredibile.
leggo questo articolo e basisco.
come?, per anni carrai e la sua cricca ci han detto che era tutto sotto controllo, e io non gli credevo, invece, si', era tutto sotto controllo, nel senso che il comune, sa , controlla, nel senso di supervisiona, ma non fa nulla, ovvero usa questa competenza derivante dalla supervisione per fermare un ricorso dei bar contro la chiusura anticipata, ma non fa nulla per migliorare la vita nelle piazze.
A me questo pare incredibile.
io pensavo che carrai vivese in una Padova sua, senza tossici, immigrati spacciatori e consumatori autoctoni, invece le vede anche lui le cose, per me e' una rivelazione.
allora e' ancor piu' grave che non faccia nulla, vi pare?
ancor piu' incredibile se leggerete l'articolo qui sottod el gazzettino.it

Il degrado di piazze e Ghetto confermato e analizzato dall’avvocatura civica. Già perchè sei legali rappresentanti di palazzo Moroni, nella difesa al Tar contro il ricorso di tre bar del centro raggiunti dall’ordinanza di chiusura anticipata, hanno prodotto ventidue pagine di documento dove descrivono nei minimi dettagli quello che viene comunemente etichettato come fenomeno spritz. Documentano senza indugio l’esistenza di attività illegali e il conseguente degrado urbano che ne deriva. In particolare per quanto riguarda la memoria difensiva nei confronti del bar "Munerato" di piazza delle Erbe. L’atto a pagine cinque riporta l’affermazione "...la presenza di soggetti disagiati e tossicodipendenti non giova né all’economia né all’immagine della città patavina...". A pagina otto i legali del Comune, in riferimento agli extracomunitari che stazionano davanti al locale, scrivono che "...i cittadini extracomunitari senza alcun permesso di soggiorno, senza domicilio e senza svolgere attività lavorativa, non possono fare altro che trarre sostentamento dalla cessione illecita di sostanze stupefacenti...". Non solo a pagina 12, sempre del medesimo documento, descrivono nei particolari come avviene lo spaccio. "Il modus operandi generico dell’extracee, che spaccia in piazza delle Erbe, è quello di avvicinare il suo cliente con il gesto delle due dita che porta alla bocca, in questo modo va ad avvicinare non solo chi si reca nella piazza con l’intenzione di acquistare lo stupefacente, quindi il tossicodipendente abituale, ma anche altri giovani che si recano nella piazza per bere il classico spritz. Difatti in alcune circostanze veniva sequestrato lo stupefacente anche ai minori di anni diciotto...". I legali a pagina 15 spiegano perchè il sindaco ha adottato il provvedimento di chiusura anticipata. "...Se è vero che spetta alle autorità di polizia assicurare l’ordine e la quiete pubblica, è altrettanto vero che la molteplicità dei compiti ad esse demandati rende irrealistica la pretesa di veder presidiato in modo pressochè continuativo l’ingresso del locale durante la notte. Il provvedimento, proprio per il contenuto atipico che lo connota, ha inteso fronteggiare una situazione d’urgenza ritenendo a tal fine rimedio più idoneo - tra i suoi possibili oggetti di disciplina - quello di limitare l’orario del servizio di ristorazione notturna...". Gli avvocati di palazzo Moroni infine spiegano le telefonate effettuate dalla gestrice del locale alle forze dell’ordine, per segnalare la presenza di spacciatori davanti al suo locale. "...Quanto alle richieste telefoniche di intervento, fatte alle forze dell’ordine dalla signora V.M., esse rappresentano la conferma di extracomunitari, dediti allo spaccio di stupefacenti, davanti all’esercizio in questione...".

i "regalini" sull'argine

deh...
leggo, sorrido amaramente e condividendo inoltro.

da gazzettino.ti

ARGINI SPORCHI
I "REGALI" DI FIDO
E DEI CLANDESTINI
Se non raccolgo i "regalini" del mio cagnolino mi prendo una multa. Giusto. Sarebbe brutto per un passante mettere il piede sul "dono" del mio Fido. Quando cammino lungo gli argini del Piovego, proprio di fronte al monumento, pardon, al giardino d’inverno di Ivo Rossi, devo stare attento a dove metto i piedi io e pure a dove mette le zampe Fido. Perchè ovunque, a parte siringhe con tanto di ago sporco di sangue, ci sono i "regalini" dei clandestini. E non è una supposizione, un dato di fatto: per un po’ vanno avanti e indietro a spacciare e poi quando la natura chiama te li ritrovi lì a produrre... Mi verrebbe da prestar loro uno dei sacchettini che mi porto in tasca per Fido. Ma poi, magari, nel momento del bisogno non ne avrei per il cagnolino e, sicuro, uno zelante vigile mi multerebbe. Forse dovrei togliere il microchip al mio Fido. Da clandestino avrebbe vita più facile. Potrebbe farla ovunque...
Lettera firmata

sterile polemica

il centrodestra insorge per la scelta di zano.
ma dico io, che insorgi a fare? mi pari il pd nazionale che abbaja alla luna.
diciamo la verita' invece, micalizzi e' un gran nome per zano, ha la faccia di tolla giusta, puo' fare il burattino e rimangiarsi senza batter ciglio qualsiasi dichiarazione, puo' stringerti la mano e un minuto dopo morderla (la prima cosa l'ha fatta fisicamente, la seconda solo figuratamente, ovviamente).
quindi diciamo piuttosto che micalizzi assessore e' una problema in meno per zano che lo controllera' filoguidandolo per il resto della durata della giunta, salvo sperati imprevisti.
e' inutile e ridicolo che l'opposizione dia consigli sulle persone da incaricare alla maggioranza.

cmq, da gazzettino.it

Andrea Micalizzi potrebbe ereditare le deleghe minori attualmente in mano ad Ivo Rossi. Dato quasi per scontato che il vice sindaco dalla prossima settimana dovrà occuparsi anche dell’Urbanistica (oltre che di Mobilità e Città metropolitana) è assai probabile che il successore di Mauro Bortoli possa prendere in mano il Verde, l’ Arredo urbano, i Parchi urbani, le Acque fluviali e le Politiche dell'innovazione. E’ assai improbabile invece che il presidente democratico uscente del Cdq 3 possa ricevere da Zanonato la delega allo Sport (detenuta fino ad un paio di settimane fa da Claudio Sinigaglia). I rumors delle ultime ore darebbero infatti in predicato per questo referato l’attuale assessore alle Politiche scolastiche Claudio Piron. La "troika" designata dal sindaco per il rimpasto di giunta (Fabio Velato, Gian Battista Di Masi e Micalizzi appunto) fa però salire sulle barricate il centrodestra. A farsi portavoce di un malessere che negli ultimi giorni sta montando ora dopo ora, ci pensa Gregorio Cavalla. «Stupisce la pervicacia con cui Zanonato ha cercato di evitare in tutti i modi di valorizzare eventuali competenze che avrebbero potuto dare un po’di valore aggiunto alla sua squadra – attacca il consigliere del Popolo della libertà -, parlare di Manuale Cencelli è perfino riduttivo». «Se n’é andato Sinigalia?Ecco pronto Verlato che fa parte della stessa corrente, quindi dei morotei. Lascia palazzo Moroni Pipitone? Mettiamo il secondo più votato dell’Italia dei Valori, quindi Di Masi anche se di case pubbliche non si è mai occupato», rincara la dose l’esponente pidiellino in un crescendo rossiniano. «Il capolavoro è stato raggiunto però con Micalizzi – continua -. In teoria, l’erede naturale all’Urbanistica avrebbe dovuto essere Luigi Mariani, una persona competente che si è guadagnata una stima trasversale. Bortoli però è della corrente che fa riferimento a Naccarato, quindi Zanonato ha dovuto optare per un’altra figura riconducibile a quell’area del Pd». «Questo però non è tutto – conclude – pur di non far entrare in Consiglio comunale Andrea Dalla Venezia, che è della corrente vicina a Colasio, ha puntato su un esterno, quindi Micalizzi. Insomma un piccolo capolavoro».
(Venerdì 14 Maggio 2010)

giovedì 13 maggio 2010

buona o cattiva notizia?

beh.. dipende da che parte la guardi.
cosa succede?
Succede che il vulcanico pdq3 Mica si sposta in comune.
Bene per il quartiere, ma per la citta?
Speriamo la sua arroganza venga smussata dalla responsabilita' del nuovo incarico.
Purtroppo lo credo difficile, percio' non so dire se la notizia sia buona o cattiva, nell'immediato, se ne va dal quartiere, e' decisamente buona, nel futuro, lo giudicheremo dai fatti, come sempre.
In bocca al lupo comunque, visto che se dovesse far qualcosa di buono una volta ne trarremmo beneficio tutti.
Un pajo di consigli mi permetto: le orecchie un po' piu' basse e meno riempirsi la bocca di partecipazione che nessuno ci crede piu' se lo dice lui.

da gazzettino.it

(M.G.) Andrea Micalizzi, il giovane presidente del quartiere 3 Est, è destinato ad entrare a far parte della Giunta comunale.
La sua indicazione è data ormai per certa in queste ore e verrebbe a premiare un lavoro politico che dura da anni.
La figura di Micalizzi concentra peculiarità che piacciono molto al centrosinistra come l’attività sul territorio, non a caso governa il quartiere più vasto della città, che comprende San Lazzaro, Torre, Mortise, Stanga, Forcellini, Terranegra, Ponte di Brenta, Camin e la zona industriale, per un totale di 40 mila abitanti. Ed è stato riconfermato l’anno scorso, a 33 anni, dopo una campagna che gli ha portato quasi 800 preferenze, numeri che lo avrebbero designato terzo miglior eletto del Pd in consiglio comunale. E ieri è andato ad illustrare il piano per la Ztl anti prostituzione agli abitanti di via Mortise. L’attività, il consenso, il ricambio generazionale e l’amicizia con Alessandro Naccarato con cui promosse la raccolta firme per i nomadi di via Bassette fanno il resto.
Si conclude, dunque, la partita interna agli ex Ds, laddove al posto di Bortoli "uomo della Federazione", arriva un altro politico, favorito sul tecnico Luigi Mariani e sull’esperienza di Milvia Boselli.(Giovedì 13 Maggio 2010)

mercoledì 12 maggio 2010

ma che ideona

continua a stupire il vulcanico pdq3, stessi problemi, stesse discutibili soluzioni.
errare e' umano... ma perseverare e' diabolico.

da gazzettino.it

In via Mortise sarà istituita la Zona Traffico Limitato. Il presidente del Consiglio di Quartiere 3 Est, Andrea Micalizzi del Pd, annuncia come imminente il provvedimento, da anni richiesto con insistenza dai residenti per scoraggiare i fenomeni di prostituzione e spaccio.
«L'intervento -fa sapere Micalizzi- verrà preso in considerazione successivamente all'istallazione di 30 nuovi punti luce sulla via. I lavori per la collocazione dei lampioni sono partiti in questi giorni, e verranno completati entro qualche settimana. Si tratta di uno dei vari investimenti messi in campo ultimamente per la riqualificazione del quartiere -continua-. Non sono assolutamente d’accordo con le continue critiche e accuse sul fatto che Mortise sia una zona malfamata, mosse ad esempio da esponenti del gruppo "Padova con Marco Marin". Rivolgendo continue offese sulle condizioni di vivibilità del rione, non si fa altro che fare del male a residenti e commercianti. Piuttosto che criticare, costoro farebbero meglio a sollecitare il Governo a sostenere adeguatamente i Comuni con risorse economiche, che invece arrivano col contagocce. Il Governo -continua Micalizzi- prende a pesci in faccia i Comuni italiani: se non concede i fondi necessari, i quartieri per forza devono attendere per le opere pubbliche. Se avessimo avuto i soldi prima, avremmo predisposto con più anticipo tali interventi su via Mortise. Il territorio di Mortise sta comunque migliorando dal punto di vista anche sociale -conclude il presidente di Cdq-. Attualmente, ad esempio, è in corso il "Maggio Mortisano", manifestazione organizzata da parrocchie e società sportive col contributo economico del Quartiere, che mette in campo eventi sportivi e culturali in aree verdi, sale e strade del rione». Micalizzi ricorda infine la recente opera di riqualificazione di via Madonna della Salute, per cui, circa tre anni fa, è stato speso circa un milione di euro.

venerdì 7 maggio 2010

ancora su via Bassette

leggo sul Gazzettino, e condividendo inoltro:

Padova
VIA BASSETTE
I FIGLI DEI NOMADI
NON STUDIANO
La settimana scorsa sono passato lungo la tangenziale e ho rivisto l’ultima creazione del nostro Sindaco, il muro di via Bassette. Delle due l’una, caro Sindaco: o il muro era fatto per limitare l’accesso in termini numerici, e allora, contando circa 15 roulotte, il tentativo è miseramente fallito, oppure si dovevano dividere i buoni (quelli che mandano i bimbi a scuola) dai cattivi, anche questo secondo me fallito, visto che alle 11 c’erano una quindicina di bambini arrampicati sulla scarpata del raccordo. Dove vogliamo andare? Io non ci starei tanto a pensare sopra, il tutto è assolutamente illegale, illegale l’asilo che è stato dato su un terreno non adibito a quell’uso, illegale lo stazionare, illegale il non mandare a scuola i bambini.
Il vostro sforzo invece pare proprio quello di far passare tutto questo per l’opposto, con l’aggravante dell’uso dei nostri soldi: il terreno non è adatto? Acqua luce gas e il muro a limitare l’area; illegale lo stazionare? conteniamo il numero e la coscienza è a posto; bambini non a scuola? Mandiamo personale (naturalmente non del Comune) a convincere i genitori a fare il loro dovere... Una citazione anche ai nostri politici di Destra, affacendati nelle corti della politica padovana: certe cose vanno urlate, non sommessamente evidenziate, urlate, ogni sabato dovrebbero essere su quella tangenziale a manifestare lo scempio della legalità e dei soldi pubblici che continua nella nostra città, a contrastare il modo di fare politica di Zanonato mostrandone le evidenti carenze in termini di risultati. Zanonato e il suo modo di lavorare trovano il giusto contraltare nell’assenza dal territorio dei Politici della controparte, del parlare e non agire, del "programmare strategicamente" e non del lavorare alzandosi le maniche della camicia, come facciamo noi ogni santo giorno.
Lettera firmata