mercoledì 29 ottobre 2008

che novita'

il presidente del Quartiere 3 di Padova ha aperto un blog.
Ma che bella iniziativa, cosi' potra' raccogliere segnalazioni, suggerimenti, complimenti.... e critiche?
No, certo che no, le critiche non son gradite, io e lui lo sappiamo bene, ne soffre troppo.
Diciamo che il ragazzo non ha mai sopportato l'idea che si potesse non essere d'accordo con lui.
Non so se qualcuno si ricorda le riunioni presso la chiesa PioX, o le riunioni del "gruppo di monitoraggio" sul Pescarotto, per chi ha avuto occasione di parteciparvi, c'era un evidente fastidio nel dover ascoltare chi lo contraddiva.
Ci prova in tuti i modi a ignorare il dissenso, purtroppo per lui son tanti a disssentire, quindi anche se non pubblica nel suo blog le critiche sappiamo che queste gli arrivano, forse si sente incompreso.
Va ben qualsiasi cosa, ma le critiche no.
Insomma.
C'e' un limite a tutto.

domenica 19 ottobre 2008

un successo la grigliata in quartiere

ma che voleva fare il presidente del quartiere???

dal Gazzettino del 19 ottobre

E' stato un successo straordinario che per una sera ...
(M.B.) E' stato un successo straordinario che per una sera ha fatto scendere lungo le nostre strade oltre 400 persone. Il presidente del comitato Pescarotto, Denis Menegazzo, commenta così la seconda grigliata per la sicurezza organizzata venerdì sera nel rione della Stanga. A raccogliere l'invito lanciato da Menegazzo, oltre ai residenti della zona ci sono stati anche gli altri presidenti dei comitati cittadini: Paolo Manfrin dello Stanga6, Maurizio Meridi di Sos Padova, Massimiliano Pellizzari di Comeres e Gisella Scanferla del comitato Manara, e numerosi politici tra i quali i consiglieri comunali Mariella Mazzetto (Lega Nord), Antonio Foresta e Domenico Menorello (Pdl), l'onorevole di An, Filippo Ascierto, il segretario cittadino della Lega Nord, Leandro Comacchio e il presidente del Quartiere Stanga, quota Partito democratico, Andrea Micalizzi. Ma a partecipare all'iniziativa, mostrando così la loro vicinanza ai residenti sono stati anche i rappresentati delle forze dell'ordine. Dal nuovo comandante della Guardia di Finanza agli esponenti dell'Arma dei Carabinieri sino al Questore, Luigi Savina, che ha sottolineato: Queste feste servono a far riprendere il quartiere ai cittadini. Sono quindi momenti di aggregazione e partecipazione importanti.

Durante la grigliata che è cominciata alle 19 per terminare dopo la mezzanotte, sono state consumate oltre 400 costicine e altrettante salsicce, innaffiate da 150 litri di vino e accompagnate da 10 chili di formaggio.

Speravamo arrivasse anche un rappresentante dell'amministrazione comunale ha osservato Denis Menegazzo perché il quartiere non è solo del nostro comitato e alla grigliata hanno partecipato anche tanti abitanti che non vi aderiscono. Credo che il sindaco Zanonato e l'assessore Carrai abbiano perso un'altra buona occasione per stare vicini ai loro concittadini.

blitz della polizia

dal Gazzettino del 19 ottobre

BLITZ DELLA POLIZIA
Passati al setaccio casolari e bazar, tra la zona della Stanga e via Trieste
(m.a.) Massicci controlli della polizia tra la Stanga e via Trieste. Gli uomini del Commissariato Stanga hanno effettuato diversi blitz in alcuni casolari abbandonati tra la zona del Pescarotto (dietro la Fiera) e via San Marco. Qui, in particolare, in un edificio diroccato gli agenti hanno trovato due clandestini nordafricani. Entrambi denunciati per occupazione abusiva di immobile, uno è stato tradotto in carcere. Sempre in via San Marco verso Ponte di Brenta è stato arrestato un tunisino spacciatore, trovato in possesso di oltre un grammo di eroina. I poliziotti del Commissariato Stanga sono andati anche a controllare i negozi etnici vicino a via Anelli. Sono infatti entrati nel bazar "Agadir" di via Colonello Galliano e nel mini market di via Venezia 59/2, in pratica dietro il Centro Giotto. In quest'ultimo hanno identificato quattro cittadini stranieri clandestini. Tre erano all'interno del locale e uno fuori. In questo particolare caso è intervenuto anche il Nas (nucleo anti sofisticazione) dei carabinieri, che ha riscontrato la presenza di prodotti non riportanti una regolare etichettatura e per questo l'esercizio è stato multato di 1.166 euro. Una serie di controlli è stata effettuata poi, sempre dalla polizia con l'appoggio della Guardia di Finanza, dei carabinieri e dei vigili urbani, su via Trieste. Sono state passate al setaccio diverse attività gestite da stranieri. Il phone center al civico 29/E, l'emporio al numero 22/C, una macelleria al civico 29/1 e un kebab al numero 14/A. Gli uomini della Guardia di Finanza in due negozi hanno riscontrato la mancata messa a punto del registratore di cassa, mentre il Nas ha prelevato dei campioni di carne dalla macelleria che verranno analizzati per constatare se il prodotto è conservato bene. In totale, su tutta via Trieste, sono state controllate 56 persone di 46 era cittadini stranieri. Inoltre sono state sequestrate 16 tessere telefoniche della Vodafone, trovate addosso a un extracomunitario. Si dovrà accertare se la provenienza delle tessere è regolare.

venerdì 17 ottobre 2008

parlar coi muri

Ho saputo che la nostra geniale e fantasiosa amministrazione ha trovato un modo originale per affrontare (ma non risolvere credo) la situazione di disagio che si protrae ormai da anni in via
Confalonieri.
Un bel giro di rete (antidegrado la chiamano, non so chi abbia potuto coniare un simile nome) e un pajo di cancelli, et voila', il gioco e' fatto, pensano loro.
C'e' un termine specifico mi pare per chi continua a sbagliare e non riesce ad imparare dai prorpi errori.
Fu Zanonato a far circondare il complesso Serenissima da una bella ringhiera, antidegrado s'intende, cosi' da controllare chi entrava e chi usciva piu' facilmente, fu creato cosi' il ghetto, ed e' finita che anni dopo Zanonato ha innalzato il muro, e poi, fiero del successo e dell'aver fatto di colpo sparire la delinquenza da via Anelli, ha fatto chiudere tutto il complesso, e finalmente
oggi in zona e' tornata la pace.
Poi in via Manara, un bel recinto, anche quello antidegrado, che fantasia.
Ma ora la vera novita'.
La rete... antidegrado.
Un successo annunciato.

dal gazzettino del 17 ottobre
Nelle prossime settimane verranno installate nuove barriere metalliche che serviranno a isolare i venditori di sostanze stupefacenti
Cancelli anti spaccio in via Confalonieri
La richiesta è arrivata dalle famiglie dei condomini 15A e 15B, i quali si sono rivolti all’amministratore
Ancora una volta per cercare di complicare la vita agli spacciatori il Comune deve ricorrere all'installazione di cancelli. Nei prossimi giorni, infatti, verranno collocate delle nuove barriere metalliche per delimitare lo spazio esterno annesso ai condomini situati ai civici 15A e 15B di via Confalonieri.

Tutto è nato da un'istanza presentata dai residenti a Claudio De Nicola, amministratore delle palazzine, il quale a sua volta l'ha girata all'assessore Marco Carrai.

«Abbiamo accolto la richiesta - ha spiegato quest'ultimo - e quindi ora precederemo con il montaggio delle barriere in metallo che speriamo servano a ostacolare i traffici degli spacciatori di sostanze stupefacenti, che stazionano a tutte le ore del giorno e della notte davanti a questi edifici. Avevamo anche installato una telecamera, che filma continuamente quanto avviene nell'area in questione, ma è servita a ben poco. Pertanto non ci resta altro che provare a mettere le inferriate».

Il cortile della palazzina B sarà chiuso con un cancello carrabile riservato agli automezzi e con uno pedonale; un'ulteriore protezione sarà costituita da una rete metallica. A isolare il condominio A, ci saranno altre tre strutture analoghe.

Gli edifici in questione sono quelli di cui tanto si è parlato nei mesi scorsi in seguito alle proteste di coloro che abitano nella zona, i quali avevano denunciato la presenza, oltre che di pusher, anche di lucciole che si prostituivano all'interno degli appartamenti. Alcune di queste abitazioni sono oggi libere, ma i proprietari piuttosto che affittarli a inquilini che avrebbero creato problemi, hanno preferito lasciarle sfitte in attesa che l'area venga riqualificata e quindi torni a essere abitata da famiglie normali.

Per far montare le inferriate il Comune spenderà complessivamente 15 mila euro. All'interno delle palazzine abitano in questo momento una quarantina di famiglie.

giovedì 16 ottobre 2008

sempre vigili

beh... insomma, alla fine ce l'han fatta.
ci han impiegato un bel po', ma alla fine c el'han fatta.
Per chi non si ricordasse l'origine della balzana zona a traffico limitato del Pescarotto in breve posso ricordare che senza dir nulla, da un giorno all'altro, prima che i residenti venissero chiamati a decidere, vennero piantati i pali dei sensi unici e della ZTL.
Poi dopo lunghe, e a volte surreali, discussioni, ma il buon senso pare non abitare nel presidente del quartiere 3, siamo riusciti ad inserire tra gli autorizzati ad entrare nella ZTL anche i domiciliati (incredibile che fossero stati esclusi, sembra ovvio, ma non lo e' stato) e a far si che chi si recasse da parenti e amici non dovesse incorrere in vigili ottusi e solerti nell'elevare contravvenzioni sciocche.
Ebbene, pare che, pur avendo resistito tutto questo tempo, siano riusciti a multare qualcuno che per sua sfortuna deve lavorare ad ore in cui i vigili preferiscono dormire, e probabilmente stavano dormendo quando hanno preso in mano il blocchetto delle multe.
A me e' capitato di dover spiegare che abito in via Campioni, ebbene, non e' cosi' semplice, non basta autocertificare, avere il contratto di locazione a se intestato, farsi venire a rpendere dai compagni di apaprtamento o avere le chiavi di casa, non son prove sufficienti per i signori (?) vigili.
Altri miei amici son stati costretti a parchegiare fuori dalla ZTL, vicino ai travestiti , sempre per il fatto di essere domiciliati, un altro che si recava dalla madre pure e' stato costretto a lasciar la macchina fuori dalla ZTL, vicino alle signorine pero' questa volta.
A parte il fatto che i signori vigili sono sempre i benvenuti quando si presentano agli accessi del Pescarotto, che comunque, nonostante la scarsa autorevolezza, sono sempre un buon deterrente nei confronti di sbandati e tossici, a parte il fatto che son stati latitanti per un anno dalla zona, ora, che si avvicinano le elezioni, son piu' presenti, a parte tutto insomma era solo questione di tempo che la cosa saltasse fuori, certo e' stupefacente come possono essere prevedibili le sciocchezze di certi.

venerdi grigliata, sabato fiaccolata

venerdi sera (domani 17/10) nel Nostro Quartiere grigliata per riappropiarci delle strade.
piu' gente c'e' meglio e'.


per sabato, meno importante, invece (dal Gazzettino di oggi, 16/10)
Dopo i comitati cittadini per la sicurezza è la volta della politica. Che si mobilita organizzando una fiaccolata, sabato alle 18 davanti all'autosilos di via Annibale da Bassano, in solidarietà alle forze dell'ordine dopo che nella notte tra venerdì e sabato della scorsa settimana hanno subito il tentativo di un linciaggio da parte di un folto gruppo di extracomunitari nigeriani nel rione Borgomagno, all'Arcella.

A promuovere la manifestazione saranno Azione Giovani e Alleanza nazionale.

«Ma il nostro invito dice Federico Bruson, presidente provinciale di Azione Giovani e consigliere del Quartiere2 è esteso anche ai rappresentati dei comitati dell'Arcella: dal Borgomagno al Quartiere2 una città, e a tutti i cittadini che vorranno esprimere la loro vicinanza ai Carabinieri aggrediti qualche giorno fa».

«Le misure che sta adottando il sindaco Zanonato per cercare di aumentare la sicurezza nella zona riprende Bruson nascono tutte dalla nostra commissione-sicurezza di Quartiere. Che le aveva lanciate già alcuni mesi fa. Quindi il sindaco oltre a non proporre nulla di nuovo arriva anche in colpevole ritardo».

venerdì 10 ottobre 2008

meno male che ci son loro (altro che vigili)

dal Gazzettino del 10 ottobre

(m.a.) Trovati tre cani Pitbull, all'interno di un garage della palazzina al civico 10 di via Tonzig in zona Pescarotto. La scoperta è stata fatta durante un controllo del territorio da parte degli agenti del Commissariato Stanga coordinato da Michela Bochicchio. I poliziotti dopo aver effettuato un sopralluogo in alcuni appartamenti dell'edificio, in un'autorimessa hanno scovato i temibili Pitbull. Solo uno dei tre cani aveva il microchip di riconoscimento, grazia al quale gli agenti sono risaliti al proprietario dei tre animali. Si tratta di un tunisino che al momento dei controlli non era in casa. I tre cani, tutti in buone condizioni igienico-sanitarie, sono stati per ora affidati al servizio veterinario. Il blitz degli uomini del Commissariato Stanga è iniziato mercoledì pomeriggio e le zone più battute sono state le vie limitrofe al Centro Giotto e il Pescarotto. Gli agenti hanno fermato e individuato 95 persone di cui 26 sono risultati essere pregiudicati. Inoltre sono stati bloccati diciotto veicoli, in particolare quelli guidati da tossicodipendenti. I poliziotti, poi, hanno passato al setaccio tre esercizi: uno situato sotto la galleria Galliano e due sul piazzale del centro Giotto che dà su via Anelli. Negozi che spesso attirano decine di cittadini extracomunitari, che a volte si macchiano di azioni violente come sabato scorso. Nell'occasione sono state lanciate bottigliette di birra contro gli uomini della sicurezza del Centro Giotto, mentre altri due stranieri si sono picchiati dentro il Brico Center. Successivamente i poliziotti del Commissariato Stanga hanno controllato una serie di alloggi nei condomini di via Curiel ai civici 10 e 19/A, e di via Confalonieri. In tutto sono stati individuati quattro cittadini extracomunitari privi del permesso di soggiorno. Alcuni stranieri non erano neppure in possesso di un contratto di locazione. Nelle prossime ore la polizia cercherà di capire se questi extracomunitari sono stati sfruttati dai rispettivi locatari o se stavano occupando abusivamente gli appartamenti.

lunedì 6 ottobre 2008

vi(gi)li

anche se non e' vero e' comunque verosimile, soprattutto se consideriamo che sul giornale una volta han giustificato di non poter intervenire in via Cairoli perche' non hanno l'addestramento....

dal Gazzettino del 5 ottobre
-rissa al centro Giotto-
Alcuni responsabili del Centro Giotto, intanto, accusano la polizia municipale di non essere intervenuta e di avere lasciato isolati gli uomini della sicurezza del mega store. «Sinceramente - ha terminato Francesco - non ho visto gli agenti comunali. Ma non posso dire dove siano andati. Comunque noi svolgiamo il nostro lavoro al meglio». Lo stesso afferma Maurizio, un'altra guardia privata della "Oscar" security.

domenica 5 ottobre 2008

ore 20, scoppia la rissa

dal Gazzettino del 5 ottobre

Panico alla Stanga. Sono le 20 di un tranquillo pomeriggio di sabato dedicato allo shopping, quando dietro al Centro Giotto si scatena l'inferno. Una pattuglia della polizia municipale arriva da via Galliano per controllare il parcheggio del Brico Center e del Centro Giotto. Le decine di nordafricani quasi tutti spacciatori e clandestini, che stazionano quotidianamente sul piazzale bevendo birra, si impauriscono e iniziano a scappare. Intanto alcuni clienti arrivano alle proprie auto con la spesa. Gli uomini della sicurezza del Centro Giotto per evitare che i magrebini entrino nel grande magazzino, chiudono le porte d'ingresso. A questo punto sul parcheggio esplode un fitto lancio di bottigliette di birra, indirizzate verso le guardie private. Attimi di tensione che aumentano quando dal Brico Center, gli uomini della sicurezza sentono delle urla. «Abbiamo sentito gridare - ha raccontato Francesco dipendente della "Oscar" security - io e altri tre miei colleghi, sempre schivando le bottigliette di birra, siamo intervenuti. Un tunisino e un nigeriano si stavano picchiando selvaggiamente». I nordafricani spesso combattono contro i nigeriani per la conquista del territorio e quindi dello spaccio. «Abbiamo cercato di dividerli - ha proseguito Francesco - anche perchè alle 20 è pieno di clienti. Invece in un attimo siamo stati circondati da nigeriani che volevano difendere il loro connazionale. Ho visto spuntare delle catene. Qualcuno deve avere chiamato la polizia. Gli agenti sono riusciti a immobilizzare i due contendenti e a portarli via. Noi avevamo tutte le divise sporche di sangue. I due litiganti si sono feriti in più punti. Per fortuna nessuno di noi si è fatto male».

Alcuni responsabili del Centro Giotto, intanto, accusano la polizia municipale di non essere intervenuta e di avere lasciato isolati gli uomini della sicurezza del mega store. «Sinceramente - ha terminato Francesco - non ho visto gli agenti comunali. Ma non posso dire dove siano andati. Comunque noi svolgiamo il nostro lavoro al meglio». Lo stesso afferma Maurizio, un'altra guardia privata della "Oscar" security.

La calma sul parcheggio del centro commerciale è tornata solo verso le 21. Altri addetti del Centro Giotto hanno raccontato che ogni volta che termina il Ramadan, i nordafricani cominciano a bere birra e di conseguenza a ubriacarsi e a diventare rissosi e violenti.

La soluzione, secondo anche il comitato Stanga, sarebbe quella di chiudere il mini market gestito da un nigeriano sito sul piazzale del Centro Giotto. «Dato che il locale è frequentato da clandestini, nullafacenti e malavitosi - ha detto Paolo Manfrin, presidente del comitato Stanga - il questore potrebbe intervenire e chiuderlo». Lo stessa direzione del centro commerciale nei prossimi giorni chiederà alla polizia maggiori controlli e una maggiore tutela per i clienti e per gli uomini della sicurezza. Il Centro Giotto consegneranno alla questura i filmati, dove viene ripreso il fitto lancio di bottigliette di birra contro le guardie private.

Marco Aldighieri

venerdì 3 ottobre 2008

2008 fuga dalla Stanga

dal gazzettino del 2 ottobre 2008
(checche' ne pensi il pdq3 Micalizzi)

Funerale per la Stanga: i negozi se ne vanno e "salta" il nuovo park
A breve traslocheranno la farmacia e altre attività E c’è chi ha chiuso per sicurezza le vetrine su via Venezia
Sono passati quattordici mesi dalla chiusura definitiva del residence "Serenissima" di via Anelli, con la blindatura dell'ultima palazzina, la 29. Ma la tanto promessa riqualificazione dell'area ancora non è altro che un miraggio. I sei blocchi sono ancora in piedi e la zona resta terra di spacciatori nordafricani e tossicodipendenti italiani. Qualche imprenditore, al rilancio del quartiere promosso dalla giunta, ci aveva creduto. Non solo: aveva anche pensato di ridare vitalità alla propria attività. Ad esempio, in un ben noto complesso di piazzale Stanga, si sarebbe dovuto costruire un parcheggio per 250 posti auto. Il proprietario sembra avesse già pagato al Comune gli oneri di urbanizzazione (una cifra intorno ai 40 mila euro) e l'amministrazione, sicura che l'ex complesso-ghetto sarebbe stato ristrutturato, se non raso al suolo e ricostruito, gli avrebbe rilasciato la concessione edilizia. Il tempo però è passato e l'imprenditore, che non ha più voluto-potuto costruire il parcheggio, dato che la riqualificazione non c'è mai stata, avrebbe chiesto indietro al Comune il denaro versato. Cosa non facile, visti gli ostacoli burocratici e le casse comunali praticamente a secco. Probabilmente, per evitare di finire in tribunale, l'amministrazione comunale concederà all'imprenditore di costruire in un'altra zona di Padova, quasi sicuramente in pieno centro storico, evitando di fargli pagare altri oneri.

Che la Stanga, comunque, sia attanagliata dal degrado urbano e sociale è sotto gli occhi di tutti. Una situazione che ha portato molti negozianti di via Venezia a trasferirsi in altre zone.

Hanno già chiuso i battenti la "Croce Azzurra" e un supermercato di prodotti per la casa, accanto agli studi della emittente televisiva "La9". A breve la farmacia, ora situata sotto il complesso Biri, si trasferirà all'interno del Centro Giotto. La "Estel" armadi ha rinunciato ad avere le sue vetrine su via Venezia: nessuno si fermava più a guardarle e anzi diventavano punto di incontro per spacciatori e drogati. Infine, hanno tutta l'intenzione di continuare la loro attività altrove la concessionaria di auto "Opel" e "Divani Idea". «Appena troviamo un posto valido dove trasferirci - ha dichiarato Gabriella, responsabile del negozio - andiamo via immediatamente. Qui è impossibile sia lavorare sia vivere». Insomma, altro che riqualificazione. La Stanga sta lentamente morendo, mentre gli unici provvedimenti adottati sono stati, come dire, "passivi": le telecamere per la videosorveglianza.