martedì 27 luglio 2010

che notizia imprevista

ma guarda un po'...
multe, ztl notturne e altre inutili amenita' per combattere la prostituzione e nulla accede.
le multe funzionano solo sul giornale, la ztl sposta il fenomeno 2 vie piu' in la'.
eppure carrai e il muratore millantano incredibili successi nella loro azione, convincono solo coloro i quali non escono la sera e non vedono quello che invece e' sotto gli occhi di tutti.
l0'amministrazione dimostra una perniciosa indolenza e supponenza.
chi l'avrebbe detto che il sindaco muratore avrebbe ottenuto simili risultati, con tutto quel che si e' dannato era lecito attendersi qualcosa di piu'?
no!
si sapeva, era ovvio.
d'altro canto lui ha sempre derto di voler "diluire" il fenomeno della porstituzione in citta'.
e c'e' riuscito, quindi ha otenuto quello che aveva promesso.
allora ascoltando bene zano non possiamo negare che sia riuscito nell'intento di portare la prostituzione in giro per tutta padova.
ognuno ha il servizo sotto casa, contenti?

da gazzettino.it
Le prostitute arrivano anche a Brusegana. Le maxi multe nei confronti degli amanti del sesso a pagamento non scoraggiano le lucciole che ampliano il loro raggio d'azione. Non solo l'Arcella e la zona industriale. Dopo aver fatto capolino qualche settimana fa in via Goito, le "belle di notte" si spingono anche in altri quartieri cittadini considerati fino a qualche anno fa "non a rischio". Da qualche sera infatti alcune prostitute hanno eletto come loro "luogo di lavoro" i marciapiedi di via dei Colli. In particolare alcune lucciole avrebbero eletto la rotonda ai piedi del cavalcavia, proprio in prossimità al park scambiatore di via dei Colli come "sito" per adescare i potenziali clienti. «Non ho avuto segnalazioni in questo senso, ma nei prossimi giorni verranno effettuati dei controlli», annuncia l'assessore alla Polizia municipale Marco Carrai che poi aggiunge: «Questa amministrazione ormai da anni è impegnata nel contrasto alla prostituzione, un impegno che non siamo intenzionati a far venir meno. Proprio per questo non possiamo permetterci che il fenomeno prenda piede anche in altre zone della città», conclude l'esponente del Partito democratico. Rassicurazioni che non convincono però Rocco Bordin. «Mi pare che ancora una volta le politiche di contrasto al degrado urbano messe in campo dalla giunta Zanonato mostrino tutti i loro limiti», attacca il consigliere del Popolo della libertà che poi rincara la dose: «Aldilà dei proclami non si riesce ad andare. Molto semplicemente le prostitute si spostano da una parte all'altra della città a seconda dei controlli dei vigili. Questa giunta è riuscita solamente a moltiplicare i quartieri dove le lucciole esercitano, un risultato tutt'altro che incoraggiante. Invece di farsi paladino della tolleranza zero solo a parole - conclude l'esponente pidiellino - Zanonato farebbe meglio a prendere esempio da città come Treviso o Verona dove il contrasto alla prostituzione e alla droga è stato portato avanti con mezzi più efficaci e i risultati non sono certo mancati. Padova in compenso è diventata il punto di riferimento regionale tanto per lo spaccio, quanto per il sesso a pagamento».

martedì 20 luglio 2010

dejavu

questa l'ho gia' sentita, ma piu' volte, chissa'...

da gazzettino.it

Tempo scaduto, l'associazione Rahma, entro pochi giorni deve lasciare la moschea di via Anelli. La comunicazione è stata data ieri sera ai fedeli islamici direttamente dal sindaco Zanonato a Palazzo Moroni sollecitato dal Comitato Stanga di Paolo Manfrin per discutere del futuro della moschea, attualmente ospitata nell'ex supermercato del Serenissima dove l'associazione Rahma, dopo aver usufruito di un comodato d'uso gratuito, ora paga un canone d'affitto. Contratto che però, dopo aver già concesso numerose proroghe negli anni scorsi, il proprietario titolare dell'impresa Itd di Castelfranco Veneto, non vuole più rinnovare. Chiedendo quindi all'associazione Rahma di lasciare l'immobile.
Richiesta ribadita ieri sera dal sindaco ai fedeli musulmani, invitati poi a trovare al più presto una soluzione alternativa a via Anelli. Ma proprio qui nasce il problema. Perché se è vero che la nuova moschea dovrebbe sorgere in via Ippodromo, all'interno di un’ex officina, è altrettanto vero che le operazioni di trasloco non sono così semplici, specie dal punto di vista economico, e che i fedeli islamici in questo momento tutto potevano prevedere, ma non l'aut-aut ricevuto ieri, davanti anche al presidente del Quartiere3 e all'assessore Micalizzi.
«Sì, siamo rimasti un pò sorpresi dalle parole del sindaco - dice il responsabile di Rahma, Malek Abderrahim - Purtroppo per noi non è un momento semplice dal punto di vista finanziario. Infatti oltre alla seconda rata per l'acquisto dell'immobile in via Ippodromo, dobbiamo far fronte a dei lavori imprevisti, come le nuove fognature».
«Però - riprende Malek - il 50 per cento dei fedeli che frequenta la moschea è attualmente senza lavoro a causa della crisi economica e quindi le offerte sono diminuite».
(((bernardinim)))

niente vacanze per le malparate

in vacanza solo i consigliori di maggioranza, ma le figuracce rimangono

da gazzettino.it

(Al.Rod.) La stagione estiva non sembra portar bene al parlamentino di palazzo Moroni. Dopo i due consigli comunali saltati a giugno per «problemi procedurali» che hanno scatenato il fuoco di fila del centrodestra nei confronti della presidente dell'assemblea Daniela Ruffini (il Pdl ne chiede le dimissioni), ieri sera l'assemblea è stata rinviata per la mancanza de numero legale. Al momento della «conta» dei presenti da parte della Ruffini erano presenti in aula 20 consiglieri. Luca Littamé e Mario Venuleo della Lega: «È un altro sintomo che la maggioranza si è squagliata. Del resto lo vediamo anche nelle Commissioni dove consiglieri e addirittura presidenti sul Rabin e sull’auditorium si schierano contro». In concomitanza del Consiglio, in piazza Delle Erbe l'associazione Agenda Rossa e l'Italia dei Valori (presente tra gli altri il consigliere regionale Antonio Pipitone) hanno dato vita ad una manifestazione per commemorare il diciottesimo anniversario dell'attentato in cui perse la vita il giudice Paolo Borsellino. Questa mattina poi nell'ufficio del vice sindaco Ivo Rossi si riuniranno tutti gli assessori alla Mobilità dei capoluoghi di provincia del Veneto che, assieme ai presidenti delle «municipalizzate» del trasporto pubblico, faranno il punto sui tagli della manovra del Governo. Tagli che solo per Aps Holding potrebbero pesare per 3,5 milioni di euro.

martedì 13 luglio 2010

l'indolenza al potere

ebbene che altro dire?
ci han chiuso nella ZTL notturna, e solo grazie ai giornali e a qualche litigio siamo riusciti a concedere l'accesso anche ai domiciliati, a parenti e amici dei residenti.
Ricordo che quando venne annunciata, senza alcun dibattito, senza alcuna richiesta da parte dei residenti, che veniva istituita d'imperio una ztl notturna ci facemmo subito porta voce di chi sarebbe stato impedito ad entrare in casa sua o impedito dal poter essere visitato da amici e parenti, ci volle un anno per far scrivere qualcosa di concreto.
Quindi cari miei, non fidatevi se vi dicono che basta l'autocertificazione, non sara' cosi'.
Aggiungo la solita annotazione:
han chiuso il Pescarotto, le prostitute hanno attraversato via Grassi, han messo i cancelli, le prostitute han passato la rotonda del cavalcavia e ora mettono un'altra ZTL, allora che accadra'?
Che le prostitute attraverseranno la strada per finire magari in via Perosi e poi? speriamo non conitnui cosi' questa amministrazione incapace di provvedimenti incisivi.
Solite frasi, solite risposte inutili, stanche, melmose, arroganti.

da gazzettino.it

I residenti la invocavano da almeno due anni, stanchi di dover convivere con le prostitute che invadevano la loro strada, e di assistere impotenti all'andirivieni notturno dei clienti. Ora l'attesa è finita: da mercoledì prossimo infatti in via Mortise, all'incrocio con il civico 57 di via Plebiscito, verrà istituita una Ztl - zona a traffico limitato - anti prostituzione attiva dalle 22 alle 5 del mattino. In quelle ore, lungo i circa 300 metri di strada interessati dall'ordinanza emessa dall'Amministrazione comunale, potranno transitare e sostare solamente i residenti. Per i loro amici o parenti invece è prevista un'autocertificazione da esibire, in caso di controllo, all'ufficiale di Polizia municipale dichiarando la "motivata necessità di accedere alla Ztl". Che sarà attiva, in via sperimentale, per sei mesi, e che in caso di violazione prevede una sanzione di 70 euro alla quale potrebbe aggiungersi la multa di 500 euro se la prostituta fosse a bordo dell'auto. Al termine del periodo di sperimentazione, il Comune e il Consiglio di quartiere organizzeranno un incontro con i residenti per stabilire se mantenere il provvedimento.
«Questa nuova Ztl arriva al termine di un percorso che parte da lontano - ricorda l'assessore alla Polizia municipale, Marco Carrai - e cominciato con la realizzazione della zona a traffico limitato nel quartiere Pescarotto. Ecco, possiamo tranquillamente dire che questo nuovo provvedimento rappresenta l'estensione del precedente». Realizzato nel 2006 nella strada dietro la Fiera diventata una sorta di Amsterdam padovana con le prostitute che attiravano i clienti dalle finestre dei loro appartamenti.
«Per l'entrata in funzione della Ztl di Mortise - spiega Andrea Micalizzi, ex presidente del quartiere Stanga e ora assessore alle Manutenzioni - abbiamo aspettato fosse attivo il nuovo sistema di illuminazione. Stiamo cercando di combattere il fenomeno della prostituzione mettendo a frutto le "armi" amministrative su cui possiamo fare affidamento». Ad esprimere soddisfazione per la Ztl in via Mortise è anche il presidente del quartiere Stanga, Gloria Pagano: «È un provvedimento che rappresenta una risposta concreta alle richieste dei cittadini. Non pensiamo di risolvere il problema della prostituzione, ma limitare i danni lamentati dai residenti». E sul punto torna anche l'assessore Carrai: «Vorrei precisare che non possiamo istituire Ztl a tappeto su tutto il territorio cittadino. Questa infatti è una misura che va soppesata e valutata con molta attenzione. Il provvedimento in via Mortise arriva dopo un percorso durato due anni. Inoltre in alcune strade il fenomeno della prostituzione può anche essere passeggero».

giovedì 8 luglio 2010

coprifuoco in via Cairoli

ebbene, dissero all'utlimo italiano residente in via Cairoli che era un polemico, che faceva politica, che era un visionario, che in via Cairoli andava tutto bene.
Certo era una menzogna, lo sanno tutti, ma smentirsi cosi', da soli, denota proprio insipienza.

da gazzettino.ti
(M.B.) Proprio visionario Marco Trevisan, noto alle cronache come l'ultimo residente italiano di via Cairoli, non è. Visto che il Comune, decretando la chiusura anticipata, alle 19 anziché alle 22, di un esercizio commerciale in via Cairoli 9 gestito dalla società Natura Verde sas, nell'ordinanza, prendendo spunto da una nota della Questura, scrive che il negozio «costituisce luogo di aggregazione per delinquenti e sbandati che bivaccano nella zona. E che l'area antistante è costante teatro di risse tra soggetti pregiudicati, spesso in stato di alterazione psicofisica dovuta all'abuso di sostanze alcoliche».
Insomma giusto quello che il resistente metropolitano va ripetendo da mesi, anche attraverso il supporto dei filmati che riprende dal terrazzo della sua casa-fortino nella via del degrado del quartiere stazione. L'ordinanza scritta dal Settore Polizia municipale e firmata dal sindaco continua spiegando che «la situazione appresa dalla nota della Questura alimenta un senso di insicurezza dei cittadini residenti nella zona già nota per essere abitualmente frequentata da pregiudicati, tossicodipendenti, stranieri clandestini, nonché da soggetti dediti all'attività di spaccio di sostanze stupefacenti». E allora per cercare di garantire l'ordine e la sicurezza dei cittadini, specialmente di quelli di via Cairoli, l'Amministrazione di Palazzo Moroni tenta la strada di un'ordinanza sindacale per limitare almeno la vendita di bevande alcoliche in uno dei punti individuati come focolai del degrado.
(((bernardinim)))

martedì 6 luglio 2010

boicottaggio H&M

veramente, che dire?
il gramigna accusa H&M di essere vicina al governo israeliano, fosse vero! magari gli mandassero un benvenuto israeliano a quelli del gramigna...

da gazzettino.it

BOICOTTAGGIO
Blitz ai danni
del negozio H&M
(c. arc.) Sigillata con il silicone la serratura del negozio di abbigliamento H&M in piazzetta Garzeria. Il giorno prima, sempre da H&M, alcuni esponenti dell'ex Gramigna avevano appeso uno striscione di protesta contro il nuovo esercizio commerciale, sostenendo che si tratti di una catena commerciale vicina al governo israeliano.

ztl all'Arcella (2)

niente, non c'e' nulla da fare, non ce la fanno.
Allora, una ztl in via bernina, una via di locali, problematici, ma sempre esercizi con licenza.
Quindi il comune non e' in grado di gestire la zona, allora ci piazza una bella ztl, mi chiedo chi abbia in gestione questi locali come la prendera', e soprattutto, visto che molti frequentatori sonos tudenti che si muovono in bicicletta, come li fermera' la ztl? sono solo pagliacciate, tanto per far vedere che si fa qualcosa, non importa che sia perfettamente sciocco ed inutile.
La ztl antiprostitute, che dire, che sciocchezza, le stanno spalmando dappertutto ste ragazze, le spostano dal Pescarotto e vanno in via Manara, le spostano da via Manara e se ne vanno verso Mortise, le spostano da li e tornano in via D'Avanzo, come ai vecchi tempi, terminato il giro di Padova nulla cambia e il giro riparte, che sciocchezze!!!!

da gazzettino.it
Una, la Ztl in via Bernina, che dovrebbe regolamentare il traffico selvaggio nella zona del Borgomagno in cui sono ospitati molti locali notturni e circoli associativi, potrebbe essere realizzata già in settembre. Per l'altra, la Ztl in via Avanzo, pensata per scoraggiare la presenza delle prostitute e dei loro clienti, è prevista la prossima richiesta di un parere tecnico da parte del Settore mobilità di Palazzo Moroni.
«La proposta della duplice Ztl è partita dai residenti - spiega Luca Piccoli, coordinatore della Commissione sicurezza del Quartiere2-Arcella - In un caso per mettere fine al traffico, e alla sosta, senza regole nell'area che comprende i locali presenti in via Bernina. Nell'altro per cercare di limitare la presenza di lucciole sui marciapiedi di via Avanzo. Dai dati che ci sono stati forniti dall'Associazione Mimosa, infatti, nel periodo estivo, lungo via Avanzo, si conta una ventina di prostitute ogni sera». Le richieste dei residenti sono state ribadite anche giovedì sera nel corso della riunione della Commissione sicurezza che si è tenuta nel posto di polizia, chiuso ormai da tempo, sul retro della stazione ferroviaria.
«È stata un'assemblea molto partecipata, di un organo istituzionale, che non ha assolutamente promosso alcuna propaganda politica - tiene a precisare Luca Piccoli - Abbiamo raccolto molti pareri arrivati dai tanti cittadini presenti. Tra le segnalazioni abbiamo fatto nostra l'iniziativa di introdurre il divieto di sosta in via da Pordenone. Anche in questo caso per tutelare i residenti, sempre più in difficoltà vista la presenza di auto parcheggiate davanti alle loro case in maniera selvaggia».