sabato 25 settembre 2010

l'integrazione secondo zanonato

il sindaco muratore zano va in tv e dice la sua versione, per fortuna qualcuno se ne accorge e lo scrive in una letera al gazzettino:

NOMADI
NESSUN CONTROLLO,
SOLTANTO SOLDI
Da alcuni giorni il nostro sindaco Zanonato appare in ogni angolo dell a tv per dire qual è la ricetta per affrontare la questione nomadi. Dice che bisogna fare in modo che i loro figli vadano a scuola. Ma a quale scuola si riferisce? Perchè, leggendo anche dell’ennesima zingarella sorpresa a rubare in una casa, viene da pensare che forse quel mondo che il sindaco ci mostra lo vede solo lui. Certo, se poi RaiTre di via Bassette non inquadra la recinzione e non chiede ai residenti cosa ne pensino... Forse servirebbero più controlli. E non solo aiuti.

domenica 19 settembre 2010

ma quante piste ciclabili a Padova

se ne riempie la bocca il sindaco muratore, il vice rossi, ma chi percorre le piste ciclabili sa di rischiare ogni girono, tratte fatte senza tener conto del traffico, degli incorci e alla fien dopo tanto sbandierare i km fatrti, i sldi spesi arriva il responso, troppo pericolose, mava????? che sorpresona.

gazzettino.it

Legambiente interviene sulla situazione della ciclabilità padovana analizzando il "Bici masterplan 2010-2015" lo strumento licenziato nel maggio scorso dal Settore mobilità e traffico del Comune e che dovrà essere approvato dal Consiglio comunale.
Sandro Ginestri, coordinatore dell'associazione ambientalista, valuta positivamente il piano che per un importo di quasi 10 milioni di euro prevede il consolidamento e lo sviluppo della rete ciclabile cittadina, ma nello stesso tempo osserva che, per dare una risposta completa alle esigenze della ciclabilità cittadina, ha bisogno di alcune importanti integrazioni.
Interventi immediati. Nonostante il Bici Masterplan già lo preveda, Legambiente sollecita il Comune a completare subito la pista ciclabile di via Facciolati. Con i suoi 4.300 transiti ciclabili al giorno è la strada più percorsa dalle bici all'esterno del quartiere Centro.
Via San Marco-Ponte di Brenta
e via San Marco-San Lazzaro: il collegamento ciclabile tra la città e Ponte di Brenta, lungo la direttrice San Marco, va inserito tra i punti più pericolosi e critici su cui intervenire immediatamente.
In via Tommaseo e via Venezia , ci sono Fiera, tribunale, istituti universitari e zona Stanga: quasi 3.000 ciclisti coraggiosi la percorrono quotidianamente. Il completamento della ciclabile va fatto subito, intervenendo anche su due tratti del percorso non previsti dal piano.
Via San Francesco: qui serve il completamento del doppio senso per le biciclette per mettere in sicurezza i suoi 6 mila transiti quotidiani in bici.
Queste le situazioni che il piano del Comune non ha considerato e Legambiente ritiene invece problematiche:
Sul Cavalcavia Borgomagno il percorso non è sufficiente a svolgere l'importante funzione di collegamento ciclabile tra Arcella e città.
Non è previsto alcun percorso ciclabile per il ponte del Bassanello, nonostante gli elaborati grafici lo considerino "punto pericoloso".
In Via Chiesanuova troppi incidenti anche mortali: bisogna eliminare gli stop per i ciclisti.
Sulla direttrice corso del Popolo-corso Garibaldi non è previsto alcun percorso ciclabile, mentre l’arteria funge da collegamento diretto e naturale tra il centro e la stazione.

notizie di repertorio?

no, solo che come si diceva in precedenza, non cambia nulla, gli sforzi dell'amministrazionem e del quartiere rimangono come sempre solo sui giornali.

da gazzettino.it
(m.a.) Scoperto in via Manara 37 un ristorante abusivo. Una donna nigeriana ha adibito un appartamento a trattoria. Ogni giorno preparava zuppe per i connazionali. Il tutto innaffiato da birra in bottiglia. A porre fine al business sono intervenuti gli agenti della sezione "Volanti". La straniera è stata raggiunta da una multa. Secondo i suoi clienti le zuppe, oltre a costare poco, erano veramente squisite. Esultano invece i residenti di via Manara, che non dovranno più sopportare il forte odore di cibo.

giovedì 9 settembre 2010

sorpresa, non cambia nulla

fanno quasi tenerezza, poverini, rileggendo questo breve articolo sulla stanga di oggi mi vengono in mente quelli dell'anno scorso, dell'annno prima, dell'anno prima, dell'anno prima (e via cosi', a piacere).
fanno tenerzza ma anche arrabbiare, e' come vedere uno che commette sempre gli stessi errori e poi non impara e si dibatte e si muove ma ormai e' nella rete.
Si son schierati con Zano il muratore?
e cosa si aspettavano dalla sua risicata vittoria?
se si vuole cambiare bisogna aver coraggio e non affidarsi al cavallo vecchio.
tant'e'.
ci teniamo il sindaco sceriffo (???), muratore (!!!) e non cambia nulla, che sorpresa, anzi che sorpresona!!!
in questo blog son raccolti gli altri articoli, identici, con gli stessi incontri ( a diversi prefetti, questori, candidati sindaco), ma il contenuto non cambia mai.
eh... ci sono ancora sacche di dgrado, che vuol dire? che si sta come prima.
non vogliamo che cali l'attenzione sul quartiere, che vuol dire? ci state lasciando da soli come tutti gli altri anni.
l'unica novita' vera di questi anni son stati i militari, che poverini, anche loro fan quello che possono, come polizia e carabinieri, ma non si puo' tappare la falla con un dito, prima lo capiscono questi rappresentanti di comitati che si son venduti alla politica pe run piatto di lenticchie (da divider ein due oltretutto) e meglio sara'.

da gazzettino.it
(che tristezza same old story - solit avecchia storia)

(M.B.) I presidenti del comitato Stanga, Paolo Manfrin, e del comitato Manara, Gisella Scanferla, accompagnati da alcuni residenti del quartiere sono stati ricevuti martedì dal questore, Luigi Savina. Al centro dell'incontro i problemi di spaccio, prostituzione e degrado che ancora insistono nella zona, soprattutto lungo le vie Manara e Grassi, davanti alla chiesa del Pio X, e in via De Cristoforis, la prosecuzione di via Anelli. «Purtroppo abbiamo vissuto un'altra estate difficile - racconta Paolo Manfrin - in cui molte zone del nostro quartiere sono tornate a dover fare i conti con fenomeni quali lo spaccio e la prostituzione». Che evidentemente nonostante la chiusura di via Anelli non sono stati ancora debellati. «Ci sono sacche di degrado che resistono - continua il presidente del comitato Stanga - ed è per questo motivo che ci siamo rivolti al Questore, perché non vogliamo si abbassi la guardia sulle tante problematiche presenti in quartiere». E allora nei prossimi giorni i rappresentanti dei comitati stileranno, proprio su invito del Questore, delle relazioni dettagliate segnalando le situazioni di particolare difficoltà. «Inoltre - termina Paolo Manfrin - abbiamo chiesto rassicurazioni in merito alla presenza del commissariato Stanga».

squadrismo e contestazione

riflessione (attenzione per il contenuto si consiglia la lettura ad un solo pubblico adulto)

autisti aps

colgo lo spunto dalla vicenda incresciosa dell'avviso agli autisti aps di non bere perche' li controlleranno (non perche' e' vietato e pericoloso) per ricordare che non sarebbe la prima volta che un autista viene beccato a lavorare brillo e che basta fermarsi alla curva via del pescarotto / via orlandini per verificare quanto incoscienti siano certi autisti che affrontano la curva come una sfida da superare alla maggiore velocita' possibile, ogni volta che vedo uno di questi "piloti" spero sempre che non arrivi nessuno dall'alta parte, l'incidente sarebbe inevitabile, finora i miei desideri son stati esauditi, speriamo continui cosi'.

bolle di sapone

certamente l'assessore al verde micalizzi ne sa di bolle di sapone, in fondo certe promesse che mi ha fatto avevan la stessa consistenza.
faccio una previsione che mi auguro si dimostri errata, che si basa anche sullo sciocco orario della manifestazione: la festa delle bolle si risolvera' in una bola di sapone!
fatela il sabato, fatela la domenica, no, venerdi pomeriggio, ma non c'e' problema perche' vedrete che secondo il mattino sara' un successo, debellera' la prostituzione e lo spaccio, risolvera' il degrado della zona e udite udite, pulira' le strade.

da gazzettino.it

(M.Zi.) Saranno le bolle di sapone a rilanciare l'area verde Samara, tra via Manara e via Mamiani, in zona Stanga. Venerdì dalle 16.30 la "Festa delle bolle", promossa da un comitato nato dalla collaborazione tra residenti e commercianti della zona, animerà un'area che nelle intenzioni degli organizzatori dovrebbe tornare ad essere centrale nel quartiere.
«A maggio c'è stato un primo incontro - spiega Riccardo Varotto, del comitato - per rilanciare la zona. Il Comune ha compiuto subito alcuni interventi, come la potatura degli alberi, che sono stati apprezzati dalla gente. Da qui abbiamo visto l'esigenza di rivitalizzare ancor più l'area verde e così tutto il rione». La festa è rivolta soprattutto ai più piccoli: «Oggi i bambini giocano in strada, attorno al parco - spiega Rosa Mantovani, coordinatrice della festa - Noi vorremmo che si riappropriassero della zona. Dalle 16.30 ci sarà l'accoglienza con animazione e giocoleria, poi una partita di street soccer ed esibizioni di fresbee, quindi dalle 17.30 un contest di espressione artistica aperto a tutti: unico filo conduttore, l'uso delle bolle di sapone. Ai vincitori delle ceste offerte dai commercianti». Alla presentazione della Festa delle bolle erano presenti anche l'assessore al verde Andrea Micalizzi. «Questa iniziativa va a valorizzare uno spazio come tanti grazie all'attenzione dei cittadini. Una forma di collaborazione attiva con l'amministrazione non nuova alla Stanga». Gloria Pagano, presidente del Quartiere 3, ha invece sottolineato il carattere progettuale delle iniziative che prendono il via. L'intenzione del comitato organizzatore infatti è quella di rendere gli appuntamenti frequenti e regolari, soprattutto in primavera.

venerdì 3 settembre 2010

una volta che son d'accordo con la Fiamma

una volta che son d'accordo con la Fiamma mi tocca pubblicare l'intervento sul gazzettino di oggi.

SICUREZZA
CARRAI E ZANONATO
DOVE VIVONO?
Quando qualcuno , qualche mese fa, si era "permesso" di confutare i trionfali dati che venivano pontificati dal ministero degli interni e dalle sue ramificazioni locali (questure e prefetture) relativi alla situazione della criminalità nel Veneto,definita nettamente in calo rispetto al passato, era stato additato come un irresponsabile catastrofista, un populista manipolatore di informazioni, un falso distorsore di verità perfettamente accertabili e testimoniate dalle più affidabili agenzia di ricerca.
Noi della Fiamma Tricolore, in effetti ,qualche dubbio l’avevamo espresso, dettato non da pregiudiziali alchimie dissacratorie a prescindere, ma da un’attento esame del contesto in qualità di cittadini che vivono nel territorio e che monitorano , con la loro azione politica, la quotidiana vivibilità dello stesso. Se in alcune province, come Treviso e Belluno , nell’ultimo anno è migliorato il senso di sicurezza dei cittadini, non altrettanto si può dire di Verona e Padova, nelle quali si registrano ancora frustranti contraddizioni.
In particolare nella città del Santo, il dato fornito dall’istituto Panel Data, osserva che più del 52% dei padovani si ritiene poco o niente sicuro nella zona in cui vive. Tra spaccio di droga in continuo aumento, aggressioni sessuali anche in pieno giorno, taccheggi, furti negli appartamenti, scippi e rapine ai piccoli esercizi commerciali, la misura è veramente colma.
Quando poi l’assessore alla polizia municipale Carrai ha la faccia tosta di affermare che l’aumento dell’insicurezza è legato al massiccio afflusso di stranieri in città, con la conseguente difficoltà di inserimento sociale e la prospettiva di non lavoro per larghi strati di immigrati, vorremmo chiedergli a chi dovrebbero rendere conto i padovani di queste insidie se non a lui, responsabile del settore sicurezza da più di 6 anni o ai suoi colleghi Zanonato e Ruffini,principali assertori di una forzata integrazione e del facile ed indiscriminato accesso a tutte le strutture cittadine, a scapito dei cittadini locali ed in barba ai loro più elementari diritti.
Permetteci di concludere questa riflessione commentando, con amara ironia, d’altronde non ci resta altro da fare, le parole del questore Savina, in una recente intervista apparso orgoglioso di risultati che, bontà sua, vede solo lui e del capo dei vigili urbani che giura sulla presenza capillare dei suoi uomini in tutte le zone comunali, quando noi e tutti i padovani li vediamo solo, numerosi e solerti, pronti ad infliggere multe nella Ztl e negli angoli più remoti della città, senza garantire un minimo di presenza nel pattugliamento delle periferie e nell’intervento a sostegno delle categorie a rischio, specie in questo periodo estivo.
Una parola la lasciamo anche all’assessore alla scuola Piron (anche se non capiamo la sua competenza in merito): "Padova non è il Bronx, anche se , per le sue problematiche, sta assumendo le caratteristiche delle metropoli con le più gravi criticità"... E se lo dice lui, c’è ben motivo di credergli e trarne le dovute riflessioni.

il medico a san lazzaro... non c'e'

leggo e riporto

da gazzettino.it

SAN LAZZARO
PENDOLARI
PER IL MEDICO
Gli "ammalati" di San Lazzaro, popoloso rione cittadino, dovranno raggiungere l’ambulatorio medico in via Del Santo e via Zabarella-Riviera del Ponti Romani per curare la propria salute.
Il fatto è tanto più grave in quanto la maggior parte di questi cittadini sono anziani.
I mezzi di trasporto pubblico sono inadeguati e non rispondono alle condizioni degli stessi residenti, ammalati che non possono strapazzarsi più di tanto privi come sono di mezzi di trasporto personali.
Nel recente passato avevo proposto soluzioni alternative perché il medico conservasse lo studio nel rione, non essendovi locali privati idonei allo scopo.
Nelle nuove costruzioni adiacenti, quelle che ospitano alcuni esercizi commerciali, in attesa della costruzione del nuovo centro civico, previsto dal piano di costruzione appena approvato, con un accordo fra Comune, proprietario privato dell’eventuale stabile, Usl e medico di base per il pagamento dell’affitto dei locali potrebbe trovarsi una soluzione transitoria.
Gli abitanti di San Lazzaro al pari degli altri della città, hanno diritto al Servizio Sanitario di assistenza medica.
La protesta dei cittadini oltre ad essere sacrosanta é legittima e mette in risalto la poca attenzione del Comune al problema che non è solo di questi giorni ma si procrastina da svariati anni.
Michele Russi
Capo gruppo Pdl CdQ 3 Est