venerdì 4 marzo 2011

i vigili urbani, questo mistero.

sembra lo facciano apposta per poter rimpiazzare i carabinieri nelle barzellette, il problema che quanto si dice sui vigili di Padova e' spesso tanto vero quanto ridicolo.
l'ennesima dimostrazione da questa lettera al gazzettino.it

BARISTA MULTATO
IL PESCE
E I CENTRI SOCIALI
Mi congratulo con il Comune di Padova per l'ennesima dimostrazione di forza contro i deboli. Infatti, con solerzia sono stati mandati i vigli a punire quel delinquente di un barista che teneva il pesce rosso in una vasca troppo piccola. Giustizia è stata fatta. Ma cosa mi dice il signor sindaco relativamente ai centri sociali che vendono abusivamente liquori e vino in Piazza delle Erbe? E di tutti quei baristi che in spregio alle leggi vendono spritz all'Aperol senza Aperol? Quelli sicuramente sono reati meno gravi del tenere un pesce rosso in una vasca troppo piccola. Complimenti ai nostri vigili. Un consiglio: visita dall'oculista visto che gli occhi non sembra funzionino bene.
Un lettore sempre più sgomento



citta' sicura

l'assessore carrai e' stato derubato in casa, solidarieta' all'assessore che dice di occuparsi della sicurezza.
a questo proposito mantiene la calma e dice "Padova e' sicura, e' fisiologico qualche furto, non cambia nulla".
poi ci ripensa e al gazzettino dice "comprate porte blindate e telecamere".
ma come?
non era tutto ok?

mah...

La porta era blindata e sicurissima a detta di chi l’aveva montata. L’appartamento è al quinto pianto di un condominio: difficile, quindi, arrampicarsi ed entrare in casa senza essere visti. Per questo si sentiva tranquillo. Invece l’altro ieri la doccia fredda: i ladri erano riusciti a svaligiargli la casa. Marco Carrai era in giunta quando l’ha saputo.
Assessore, che cosa è successo?
«Niente, quello che accade da sempre, visto che i furti sono un fenomeno fisiologico. Stavolta è capitato a me. Ma in città non c’è nessuna emergenza e lo dimostra il fatto che stiamo parlando di topi di appartamento, non di rapinatori».
La gente, però è preoccupata.
«Lo capisco e per questo invito i padovani a dotarsi di sistemi anti intrusione per stare tranquilli come allarmi e blindature. Ed è bene anche affidarsi alla rete sociale».
Ha sospetti?
«No. Gli agenti della Questura dai rilievi hanno dedotto che si trattava di professionisti: sono arrivati alle 11 della mattina, hanno aperto la porta blindata e sono entrati. Una volta in casa non hanno rotto niente e sono scappati prendendo solo argenteria e gioielli. Hanno rovistato, senza rompere nulla, solo in alcune stanze Pare fossero tre, con accento italiano. Le telecamere esterne potrebbero aver registrato immagini utili».
Ora come si difenderà dai ladri?
«Ho rinforzato la serratura e probabilmente farò installare l’allarme.
Perchè non voleva che si sapesse?
«È un episodio privato. E poi non mi andava di allarmare i vicini».
A Carrai sono arrivati numerosi messaggi di solidarietà. Dal sindaco Zanonato, ma anche da moltissimi esponenti dell’opposizione tra cui Ascierto, Bitonci, Pavanetto e Grigoletto.

giovedì 3 marzo 2011

la ztl notturna funziona... (???)

la ztl notturna al Pescarotto (purtroppo non solo da noi) funziona... funziona sui giornali del'amministarzione, funziona per gli amici del sindaco muratore e qualche cieco che preferisce lo spaccio pomeridiano alla prostituzione serale (bel dilemma in effetti).
niente da fare, continua il degrado tra la fiera e la stanga.
strano, ci sono ztl, cancellate e muri a chiuderlo "fuori".
gia', noi dentro, al sicuro, secondo il sindaco sedicente sceriffo, loro fuori a scorrazzare pel nostro quartiere.
suona male messa cosi' vero? eppure c'e' chi e' contento.
tra questi non credo ci sia don Sergio di cui parla l'articolo del gazzettino riportato piu' sotto.

Spacciatori, tossicodipendenti e ladri di biciclette. Un mix esplosivo di microcriminalità e degrado, capace di tenere sotto scacco, ormai da anni, l’intera parrocchia del Pio X alla Stanga. Don Giuseppe arrivato nella comunità, di quasi 5 mila anime, da meno di un anno ha già provveduto a preservare, in parte, la tranquillità dei fedeli. Si è inventato una sorta di ronda anti pusher, drogati e predoni. Così ogni sera, intorno alle 18 quando inizia l’attività della criminalità locale alla Stanga, "sguinzaglia" il vice parroco don Sergio. Un uomo minuto, con grandi occhiali da vista, ma dallo sguardo intenso.
«All’imbrunire quando vicino al patronato si posizionano i tossicodipendenti - racconta don Giuseppe - il vice parroco don Sergio esce. Gira, controlla la situazione e se lo ritiene opportuno interviene. Allontana tutte le persone che disturbano o possono recare danno alla nostra comunità. Allontana anche i ragazzini che vengono a fumare nel patronato». Don Sergio non ha paura di nessuno. Affronta pure gli spacciatori e i bulletti del quartiere, spesso violenti. Ma il prete-rondista non è l’unica soluzione al problema della microcriminalità al Pio X.
«Negli ultimi mesi - prosegue don Giuseppe - si sono registrati dei furti di biciclette. Nulla di allarmante, ma sono episodi spiacevoli. Così a breve farò installare vicino all’entrata della canonica una telecamere. Inoltre ho già detto ai parrocchiani di lasciare le bici all’interno del patronato e posteggiate proprio nel punto dove verrà sistemata la videocamera».
Il sistema di videosorveglianza sarà interamente pagato dalla parrocchia e ha avuto l’approvazione dell’intera comunità.
«La telecamera - sottolinea don Giuseppe - sarà acquistata e installata a nostre spese. Resta il fatto che continueremo ad avere un ottimo rapporto con polizia e carabinieri. Le forze dell’ordine infatti proseguono i controlli sul nostro territorio e questo giova anche alla mia parrocchia. I problemi ci sono e vanno affrontati - termina don Giuseppe -, ma non bisogna mai esagerare».
Già un anno fa, alla fine di marzo, la chiesa del Pio X aveva adottato un dispositivo anti spacciatori. Sono stati donati alla parrocchia da parte dell’amministrazione comunale, una decina di paracarri con tanto di catenelle in ferro. Il problema era stato sollevato dagli stessi fedeli che hanno contattato il Consiglio pastorale e il commissariato Stanga. Paracarri e catenelle, tuttora presenti, impediscono il parcheggio selvaggio davanti al sagrato della chiesa e nello stesso tempo le poche auto posteggiate non sono più una barriera metallica utilizzata da spacciatori e tossicodipendenti per nascondersi.