lunedì 30 novembre 2009

corsi di formazione (2)

continua la polemica sullo spreco ingiustificabile del comune

da gazzettino.it

Domenica 29 Novembre 2009, «Non trovano i soldi per pagare i buoni pasto, in compenso fanno saltar fuori 20 mila euro per travestire i dirigenti da dame e cavalieri». Va giù duro la capogruppo leghista Mariella Mazzetto dopo aver letto sul Gazzettino la notizia del corso organizzato dal Comune in collaborazione con la società Salef: un corso che ha visti impegnati una quarantina di dirigenti e capi settore di palazzo Moroni per un’intera giornata al castello del Catajo con tanto di recita in costume medievale e prove di canto. Il tutto per la modica cifra di 19.400 euro. «Sinceramente c’è da rimanere allibiti – rincara la dose l’esponente del Carroccio – lo stesso giorno che l’assessore ai Tributi Umberto Zampieri si straccia le vesti perché il Governo non fa più pagare l’Ici, scopriamo che Zanonato e la sua giunta pagano 20 mila euro per una carnevalata. Come se non bastasse scopriamo che Piron rifiuta la mensa ad un bambino di 5 anni perché la madre non è in grado di pagare 450 euro».
Sulla stessa lunghezza d’onda è anche il capogruppo pidiellino Alberto Salmaso: «Sono cose che indignano profondamente. In tempi di austerity come questi dove si taglia sul sociale, non ci si vergogna nemmeno un po’ a spendere migliaia di euro per queste buffonate. Il sindaco farebbe meglio a ripensare a molti dei suoi capitoli di spesa invece di prendersela un giorno si e l’altro pure con il governo che affamerebbe le amministrazioni locali».
Impostato alla prudenza è invece il commento del capogruppo del Partito democratico Gianni Berno: «Sinceramente non conosco i termini della questione. Prima di commentare voglio documentarmi, altrimenti rischierei di dire cose inesatte».
Chi invece non ha nessuna remora a "chiosare" il corso «dame e cavalieri» è il consigliere del Popolo della libertà Antonio Foresta. «Ormai siamo al circo – tuona l’esponente pidiellino - . Ancora una volta abbiamo la dimostrazione che Zanonato ha rinunciato a governare, naviga a vista e non ha più il controllo della macchina che governa palazzo Moroni. È evidente che al sindaco, non potendo più essere rieletto non importa più nulla del governo della città quindi, a partire dai dirigenti, ognuno fa quel che vuole. In compenso Zanonato non ha rinunciato ad elargire contributi a pioggia a tutte le associazioni di immigrati che ne fanno richiesta. Da questo punto di vista mi pare stia sostituendo in modo egregio l’ex assessore Ruffini». «Con la trovata delle dame e dei cavalieri – chiosa la Mazzetto – Padova si mette alla stregua della Regione Sicilia dove i corsi fantasma sono all’ordine del giorno. La cosa triste è che a pagare sono sempre e solo i padovani».

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