venerdì 13 novembre 2009

da che parte sta la ruffini?

se lo chiedono con un filino di ritardo anche i gli alleati del sindaco muratore che hanno mercanteggiato dopo le elezioni i posti in poltrona, son veramente le meraviglie degli ingenui o ci fanno?

da gazzettino.it
Venerdì 13 Novembre 2009, «Purtroppo non ci eravamo sbagliati». Gian Battista Di Masi spalanca le braccia, fa un respiro profondo e spara: «La nostre perplessità sulla nomina di Daniela Ruffini alla guida del consiglio comunale si sono rivelate fondatissime». Il capogruppo dell’Italia dell’Italia dei Valori ha ancora negli occhi le immagini della presidente del parlamentino di palazzo Moroni che un paio di settimane fa, durante la seduta sull’approvazione del Piano Casa, invece di dirigere i lavori dell’assemblea ha preferito il rimanere tra i consiglieri e svolgere fino in fondo il suo "mandato" di capogruppo di Rifondazione comunista. Una fedeltà al mandato culminata con il voto contrario al Piano proposto dalla sua stessa maggioranza. «Purtroppo Daniela ha assunto da subito un atteggiamento non accettabile che ha dato luogo ad un cortocircuito politico-istituzionale» rincara la dose il consigliere dell’Idv.
Iniziamo allora dal fronte politico. «La presidente del Consiglio e il suo partito devono capire che fanno parte di una maggioranza e che non possono smarcarsi sempre pur di avere visibilità. Vogliamo parlare di cosa è successo con il campo nomadi?». Parliamone. «Sull’area di via Bassette nel Pd era in atto una dialettica piuttosto delicata sull’opportunità o meno di sgomberare l’area e Rifondazione cosa fa? Porta in Comune i nomadi per una conferenza stampa, francamente paradossale».
C’è poi il problema istituzionale. «Sono rimasto allibito davanti a certi atteggianti del presidente che non pare abbia ancora deciso se dirigere i lavori del consiglio o contestare la sua maggioranza in veste di capogruppo di Rifondazione» rincara la dose Di Masi. A questo punto come se ne esce? «In tutta tranquillità e senza polemiche – conclude l’esponente dipietrista - o la Ruffini prende atto del ruolo che ricopre e agisce di conseguenza, oppure potrebbe aprirsi un problema politico da risolvere assieme a tutta la maggioranza».

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