mercoledì 4 novembre 2009

ooops, chi poteva immaginarlo?

ma tanto la colpa sara' dell'amministrazione precedente.
ah gia', eran gli stessi.
la chicca in fondo all'articolo.

da gazzettino.it

Mercoledì 4 Novembre 2009, Il costo del cavalcaferrovia Sarpi-Dalmazia messo a bilancio dall’amministrazione comunale nel giugno del 2006, era stato di 23milioni 328mila euro. Quello delle riserve manifestate, e richieste in corso d’opera al Comune, da parte delle imprese (il Consorzio nazionale cooperative di Produzione e lavoro Ciro Menotti e il Consorzio stabile Consta) che hanno vinto l’appalto è stato invece di 23milioni 323mila euro. Praticamente la cifra per realizzare un altro viadotto. Per cercare una mediazione tra l’amministrazione e le nuove pretese economiche avanzate dalle imprese, l’11 febbraio scorso è stato avviato il procedimento per intraprendere un "accordo bonario" tra le parti costituendo un’apposita Commissione, con potere non vincolante, chiamata a formulare una proposta d’accordo.
E la "sentenza" della Commissione ha accolto una parte delle riserve formulate dalle imprese. Questo significa che secondo i tre tecnici (il Magistrato alle Acque Patrizio Cuccioletta, il Capo settore comunale degli Appalti e i lavori pubblici Paolo Castellani, e l’avvocato Nicola Creuso, rappresentante delle ditte costruttrici) nominati nella commissione lo scorso 19 giugno, Palazzo Moroni dovrebbe integrare la parcella del Consorzio nazionale cooperative di Produzione e lavoro Ciro Menotti e del Consorzio stabile Consta di qualche altro milione di euro.
Ora la palla torna all’amministrazione comunale che avrà trenta giorni di tempo per decidere se recepire o meno il parere della commissione. In caso di mancato accordo sarebbe automatico il ricorso alle vie legali da parte delle imprese.
«La questione è molto complessa – spiega l’assessore ai Lavori pubblici Luisa Boldrin –. Dobbiamo quindi analizzare attentamente la documentazione che ci verrà inviata. Alcune riserve comunque le avevamo già accettate anche noi».
Intanto un documento del Comune ha escluso dal passaggio sul nuovo ponte i mezzi con peso superiore alle 3,5 tonnellate. Praticamente dai furgoni in su: autobus esclusi. La scelta è infatti quella di non permettere l’ingresso in città ai camion, anche se la richiesta di evitare il passaggio sarebbe stata sollecitata da Rfi, la rete ferroviaria sopra la quale passa il ponte.

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