lunedì 9 novembre 2009

ingordi

alemnoa me pajono cosi', ingordi, i proprietari dei 200 appartamenti del complesso Serenissima.
Per anni hanno sfruttato immigrati e poveracci affittando appartamenti grandi come scatole a cifre folli.
Io nei primi anni 90 avevo alcuni amici, studenti all'epoca come me, che abitavano presso il complesso di via anelli,e gia' all'epoca erano una minoranza, mi sa che pian piano non ne e' rimasto uno.
Ma gli affitti la' erano folli, ce lo dicono le tante in chieste fatte su via Anelli, e quindi questi han lucrato per anni sulle sofferenze prima degli immigrati, e poi dei loro vicini assediati da prostitute e spacciatori che erano gli unici a poter vivere la'.
ora questi vogliono guadagnarci ancora.
Su una cosa son d'accordo con zanonato, appoggiare l'ASL quando questa ha giustamente stabilito che non fosse sanitariamente consigliabile vivere la'.
E chi se non i proprietari son responsabili dello sfascio?
E ora vogliono guadagnarci ancora?

da gazzettino.it

Matteo Bernardini

Lunedì 9 Novembre 2009,
Ai rappresentanti dei “Piccoli Proprietari” di via Anelli, che detengono ancora la maggioranza degli appartamenti delle sei palazzine sgomberate nel 2007, la scelta di alcuni consiglieri comunali, soprattutto quelli del centro destra, di opporsi all’inserimento dell’area dell’ex Serenissima nel Piano Casa non è andata giù. Infatti i privati, che posseggono circa 200 alloggi dei quasi 300 ospitati nell’ex ghetto oggi chiuso, considerano la nuova legge regionale per l’ampliamento degli immobili un’importante occasione per uscire dall’impasse in cui in questi anni è finito il percorso di riqualificazione del Serenissima.
«Non siamo in grado di valutare la bontà del Piano Casa secondo l’interpretazione data dall’amministrazione comunale – scrivono i Piccoli Proprietari di via Anelli – Il passaggio lo sta esaminando il nostro avvocato e non possiamo ancora dire se saremo costretti a ricorrere nuovamente al Tar. Quello che però possiamo affermare con sicurezza è che il Piano Casa voluto dal Governo e dalla Regione rappresenta un’opportunità insperata e irripetibile per risolvere il brutto pasticcio di via Anelli, che ha fatto e fa soffrire tanti cittadini la cui unica “colpa” è stata quelle di possedere o vivere in un’area destinata a diventare il Centro direzionale del Triveneto».
E qui i privati, che a breve organizzeranno la quinta assemblea cittadina per tornare a parlare della vicenda dell’ex Serenissima, tornano a ricordare un libro “Democrazia Virtuosa” del 1999, in cui già si preconizzavano molti degli avvenimenti che poi hanno interessato la via del muro. E allora i Piccoli Proprietari chiudono rivolgendo ai consiglieri del Pdl che hanno votato contro l’incremento di cubatura in via Anelli tre domande: se pensano che il progetto di riqualificazione complessiva della Stanga, avanzato da un consorzio di imprenditori della zona, e sponsorizzato in campagna elettorale dal sindaco Zanonato sia stato partorito in breve tempo oppure se invece non abbia radici lontane. Se quanto accaduto in via Anelli poteva essere impedito con un’azione di contrasto più forte e più immediata della criminalità al posto di creare un’emergenza, anche abitativa. Infine, se il degrado dell’area non sia stato premeditato proprio per sgomberare i palazzi del Serenissima.

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