sabato 7 novembre 2009

difficile comunicazione?

certo, non si capisce nulla, un gionro dicono una cosa, il giorno dopo cambiano poi il terzo giorno ne dicono un'altra, ovvio che poi uno si perda.

da gazzettino.it
Sabato 7 Novembre 2009, Evidentemente la comunicazione da parte dell’amministrazione comunale non è stata abbastanza efficace, oppure gli automobilisti, specialmente quelli provenienti dalla Stanga e da via del Plebiscito, in questi giorni non sono stati molto attenti a recepire i cambiamenti nella circolazione cittadina.
Sta di fatto che ieri mattina pochi automobilisti provenienti da via Avanzo e via Annibale da Bassano hanno imboccato il nuovo ponte visto che dovevano arrivare prima al cavalcavia Camerini e poi tornare praticamente indietro.
Infatti se il nuovo viadotto che collega via Sarpi all’Arcella può essere tranquillamente imboccato da quanti provengono da piazzale Savonarola o dagli automobilisti in arrivo da Padova Ovest, la stessa manovra è molto incerta per chi desidera sfruttare il viadotto in senso contrario. Ovvero si deve per forza arrivare al cavalcavia Camerini e poi prendere una bretella di collegamento col nuovo ponte. Manca infatti il secondo stralcio che andrà a definire l’intelaiatura del nuovo percorso viario destinato, secondo le attese di Palazzo Moroni e anche di molti automobilisti stanchi degli ingorghi mattutini, a rivoluzionare la viabilità cittadina.
Ieri quindi la “prima” del Sarpi-Dalmazia, inaugurato ufficialmente giovedì sera, è stata “buona” a metà. Insomma solo per quanti potevano sfruttare il varco aperto in via Sarpi. Per gli altri invece la comodità si dilaterà almeno di qualche altro mese, come confermava giovedì l’assessore comunale ai Lavori pubblici, Luisa Boldrin.
E a questo punto forse ci sarà da fare anche una riflessione più attenta e ancora più approfondita sulla chiusura di parte del cavalcavia Borgomagno. Ieri mattina infatti se fosse stato a mezzo servizio l’altro sbocco verso il centro città per gli automobilisti provenienti dall’Arcella sarebbe stato davvero il caos più totale. L’esigenza di accelerare i tempi per la chiusura di una parte del Borgomagno è però data dalla necessità di far correre, il prima possibile, il tram in direzione Fornace Morandi.

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