lunedì 30 novembre 2009

mi sembran tanti soldi

mah... in sto caso vermaente la ragione e' difficile da capire, le cifre son cosi' alte pe rpochi metri di cavalcavia, le giustificazioni tengono?

da gazzettino.it

(M.G.) Le parti sono molto distanti, adesso sappiamo anche che la cifra è ancora più alta di quanto pensavamo. Conteggiando anche le ultime spese il Consorzio Consta ha chiesto al Comune 27 milioni di euro in più per maggiori costi nella costruzione del cavalcavia Sarpi-Dalmazia. Più ancora dei 23 che si sapeva essere la richiesta fino a qualche giorno fa.
Il cavalcavia era costato fino ad oggi 16 milioni di euro e mai, nella storia recente degli appalti, una ditta si era vista costretta ad alzare il prezzo finale per una cifra così alta. Una cifra che è il frutto di un lavoro straordinario di bonifica sia nella zona intorno al cavalcavia che nella struttura stessa, contando anche una palificazione sofisticata che non andasse a intaccare le falde sotterranee. Le "impreviste gravi difficoltà" incontrate per l’altissimo inquinamento del terreno hanno richiesto infatti pali speciali di fondazione per impedire che si diffondesse durante la costruzione.
Insomma, per il Consorzio le spese ci sono tutte. Sappiamo com’è andata. È stata nominata una speciale commissione fatta da tre esperti, uno del comune, uno della ditta e uno "terzo" per cercare un accordo che era stato trovato, anche se al momento della firma dell’atto il rappresentante dell’amministrazione non aveva firmato.
Oggi possiamo dirvi che la somma prevista era 5milioni e 684mila euro, una cifra del tutto in linea con lo "storico" di queste situazioni dove di solito la ditta costruttrice porta a casa il 20 per cento di quello che chiede.
Ebbene, da quanto abbiamo appreso in Comune, l’amministrazione non ha intenzione di pagare nemmeno un soldo. Non si capisce allora come mai abbia avvalorato la presenza di un suo rappresentante nella Commissione e dunque garantito che alla fine ne avrebbe rispettato il responso. Nella Commissione infatti sono state illustrate e valutate tutte le prove tecniche che stanno alla base delle richieste.
La circostanza interessante è che al momento attuale siamo nella situazione che, sia la Giunta che la ditta, devono fare propria la proposta emersa dalla commissione entro un tempo preciso, circa 30 giorni. Al termine non ci sarà altra strada che procedere attraverso una causa. Il Comune nei confronti della ditta e questa nei confronti del Comune.
Una situazione intricata che è cominciata in un momento preciso. I rapporti si sono avvelenati quando il Comune tempo fa ha bocciato la proposta del secondo aumento di prezzo, giustificato per i costi della bonifica del terreno, dicendo all’azienda: ti dò un milione di euro in più e basta. E "ordinando" nel contempo al Consorzio di procedere.

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