martedì 6 ottobre 2009

soldi soldi soldi

i costi aumentano prima dell'aperetuta del cantiere, ma come e' possibile? allora lo sapevano gia' che non sarebbero bastati quei soldi? in effetti, tanto paga Pantalone.

da gazzettino.it

I costi sono lievitati ancor prima dell’apertura del cantiere per il cavalcaferrovia che collegherà l’Arcella alla Fiera entro il 2010
Ponte Verde: «Perchè quell’aumento di 3 milioni?»
Lo chiede al Comune, con una lettera, l’Authority per la vigilanza sui contratti pubblici di lavori, servizi e forniture

Lunedì 5 Ottobre 2009,
È una lettera che si apre richiamando una sentenza del Tar della Lombardia del gennaio 2006 in cui viene precisato che “il progetto definitivo di un’opera, proprio perché costituisce la base del confronto concorrenziale, deve rimanere inalterato durante e dopo lo svolgimento della gara d’appalto”. Parte da qui dunque il testo inviato al capo settore del Comune alle Infrastrutture, Massimo Benvenuti, da parte dell’Autorità per la Vigilanza sui Contratti Pubblici di Lavori, Servizi e Forniture. Un documento che chiede ai responsabili della realizzazione del Ponte Verde, il cavalcaferrovia che entro il 2010 collegherà la Fiera all’Arcella, circostanziati chiarimenti sull’aumento dei costi dei lavori per 3.076.033euro avvenuto praticamente ancora prima di aprire il cantiere. L’Authority domanda a Palazzo Moroni di spiegare i motivi delle numerose lacune con cui è stata appaltata l’infrastruttura, tra le altre cose la mancanza della terra per costruire le rampe del ponte.
Una “svista” del costo di 900mila euro e che non è stata comunque isolata considerate le discrepanze tra il progetto definitivo e quello esecutivo rilevate dall’Organo ministeriale intervenuto dopo la segnalazione della ditta arrivata seconda nella gara d’appalto. La lettera è arrivata in Comune il mese scorso indirizzata al Responsabile del procedimento, carica rivestita dall’ingegner Benvenuti dopo che era stata ricoperta dal consulente esterno l’ingegner Alberto Borghi ora Direttore dei lavori per circa 176mila euro.
“Quanto ai significativi errori di progetto, comportanti un aumento di circa 3milioni di euro, che sarebbero emersi in sede di progettazione esecutiva – scrive l’Authority – suscita perplessità che gli errori imputati non siano già stati rilevati in sede di conferenza dei servizi con gli Enti gestori”, ovvero nell’incontro tra le parti chiamate in causa nella realizzazione del progetto: dal Comune alle Ferrovie ad Acegas. La conferenza di servizi infatti si convoca sempre prima dell’inizio di lavori così importanti. Quindi l’Autorità entra ancora più nello specifico e chiede all’amministrazione comunale “se l’aggiudicatario – cioè le imprese che hanno vinto l’appalto – in fase di progettazione esecutiva abbia ricevuto diverse indicazioni da parte degli Enti interessati in merito alla realizzazione dell’opera”. Visto che il cavalcaferrovia sarà diverso da quello previsto nella gara d’appalto. E ancora: "Per quali motivi, nell’approvazione del progetto definitivo, considerati i compiti di vigilanza in capo al responsabile del procedimento, non si è verificato che la progettazione fosse stata elaborata nel rispetto delle norme ministeriali e non sia stata altresì rilevata la vistosa carenza, nel computo, di 67mila metri cubi di “terreno mancante”, tale da pregiudicare la realizzabilità delle opere".
«Sarà pertanto necessario che il Comune invii al nostro Ufficio – termina l’Authority – tutti i documenti utili al fine di valutare la sussistenza di elementi per l’avvio di un distinto procedimento istruttorio sull’errore di progetto». Palazzo Moroni, che aveva 30 giorni di tempo per adempiere alle richieste, sembra abbia risposto agli interrogativi formulati dall’Organismo ministeriale l’11 settembre.
Matteo Bernardini

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