martedì 6 ottobre 2009

ordine del giorno, 5 ottobre

il clima si raffredda e anche la temperatura in consiglio si raffredda, non che manchino i motivi di scontro, ma tant'e'!

da gazzettino.it
(M.B.) Questa sera i consiglieri comunali tornano in aula. Il parlamentino di Palazzo Moroni si riunisce per votare la proposta della giunta di vendere la quota, in capo all’amministrazione comunale, delle azioni della Società autostradale Brescia-Padova: 52mila titoli da cedere al prezzo di circa 740euro l’uno. La somma ricavata, più di 38milioni di euro, secondo i programmi della maggioranza di centro sinistra sarebbe destinata a sostenere il progetto delle nuove linee tramviarie appena presentate al Governo. Un’operazione che però desta non poche perplessità negli esponenti dell’opposizione.
«La decisione così repentina di vendere le quote della Brescia-Padova sembra quasi un colpo di mano – osserva il consigliere comunale della Lega Nord, Luca Littamè – invece secondo noi bisognerebbe avere avuto il tempo per fare delle considerazioni più ampie. Inoltre vorremmo sapere con precisione come verranno utilizzati i soldi ricavati. Siamo infatti sicuri siano necessarie altre linee tramviarie e non magari utilizzarli per sistemare il sistema fognario che a Padova come abbiamo potuto constatare è un colabrodo? Temiamo poi che parte di quella somma andrà anche a coprire gli altri buchi aperti da questa amministrazione come l’incremento di spesa per la realizzazione del cavalcavia Sarpi-Dalmazia».
E sempre i consiglieri leghisti questa sera saranno protagonisti nella discussione di una mozione, da loro presentata, inerente un piano di austerità che prevede la riduzione del 10 per cento dell’indennità di sindaco, assessori, e dirigenti comunali.
«Specialmente quelli di Aps – riprende Luca Littamè – La mozione che presentiamo chiede anche di ridurre le consulenze esterne di cui la precedente giunta Zanonato si è abbondantemente servita. Il fatto che i nostri dirigenti comunali percepiscano stipendi tanto sostanziosi dovrebbe testimoniare la loro bravura. E allora perché rivolgersi continuamente a consulenti esterni?».

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