venerdì 30 ottobre 2009

ricominciamo

dopo lo scoramento e un po' di inevitabile delusione riprendono le passeggiate in quartiere.

da gazzettino.it
Venerdì 30 Ottobre 2009, Durante la recente campagna elettorale per le elezioni comunali il Comitato Pescarotto, il rione cittadino conosciuto per le ronde anti degrado organizzate dai suoi residenti, aveva fatto la sua scelta di campo e deciso di schierarsi con il centrodestra. Ma il risultato delle urne non premiò la voglia di rinnovamento amministrativo a cui il gruppo guidato da Denis Menegazzo aveva puntato. E così dopo il 22 giugno l’attività del Comitato è stata sospesa. Fino ad oggi, dal momento che i residenti promettono e preparano il ritorno.
«Venerdì prossimo torneremo in strada - annuncia infatti Denis Menegazzo, pronto a riprendere il ruolo di presidente del Comitato che dopo le elezioni aveva deciso di abbandonare -. Lo faremo perché la situazione del quartiere dal punto di vista della sicurezza sta tornando a farsi critica dopo un periodo nel quale sembrava le cose stessero migliorando».
Ma questa volta niente ronda. La manifestazione si svolgerà lungo le strade del Pescarotto senza pettorine o altri simboli politici. «Sarà un piccolo corteo di residenti che tornano a far sentire la loro voce contro i problemi che continuano ad insistere sulle strade del quartiere – spiega Menegazzo –. Porteremo con noi semplicemente una pila per mostrare la nostra presenza. E contiamo di avere il sostegno anche dei rappresentanti di altre associazioni e comitati cittadini».
Da Sos Padova, il comitato anti degrado della stazione ferroviaria, a Comres di Massimiliano Pellizzari, sino alla presenza di Marco Trevisan, il resistente metropolitano di via Cairoli. Non ci sarà invece Paolo Manfrin, storico presidente del comitato Stanga 6, che a giugno aveva scelto di appoggiare il centrosinistra. «A differenza di altri comitati il nostro non si è mai sciolto o sospeso – osserva Manfrin –. Siamo sempre presenti lungo le strade del quartiere: da via Anelli a via Venezia, dove alcuni spacciatori che credevamo fossero stati allontanati definitivamente hanno invece fatto il loro ritorno soprattutto in prossimità del centro Giotto. Comunque più che scendere in strada noi vorremmo che l’area dell’ex Serenissima venisse riqualificata. Quelle sei palazzine infatti continuano a restare un monumento al degrado che non vorremmo più vedere».

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