giovedì 22 ottobre 2009

ah ah ah "ascolteremo i residenti" deh hihi

l'umorismo non e' mai stato il forte del nostro pdq3, ma avolte involontariamente sa essere veramente spiritoso.
qui sotto dice "In ogni caso sentiremo il parere dei residenti", certo, anche da noi hanno sentito il nostro parere, dopo aver messo giu' i pali dei sensi unici e i cartelli della ztl, solo DOPO.
[un po' di storia]
E ovviamnete galvanizzati dal "successo" ripropongono pedissequi sempre le stesse soluzioni ormai da anni [http://pescarotto.blogspot.com/2006/07/nuovi-ghetti.html].
vabbe'.
ridiamoci sopra almeno.

da gazzettino.it

Il presidente di Quartiere, Micalizzi
Eliminare il boschetto?
«Compito dei privati»
Giovedì 22 Ottobre 2009,
(I.B.) «Come presidente di Quartiere sto portando avanti con gli assessori Carrai e Rossi la proposta di istituire la zona a traffico limitato nel primo tratto di via Mortise. Si tratta di un provvedimento che ha dato buoni risultati in via Pescarotto, e speriamo avrà esiti positivi anche qui».
Il presidente del Cdq 3 Andrea Micalizzi rende noto che l'iter per la creazione della Ztl nella strada in questione, misura più volte richiesta dai residenti, è in fase di discussione, e vi sarà un incontro in Comune per discutere il progetto la settimana prossima. L’idea di massima è di farla partire dalel 22 e fino alle 5 del mattino come al Pescarotto. In ogni caso sentiremo il parere dei residenti»
Micalizzi sottolinea inoltre il problema fondamentale del risanamento dell'area privata incolta fra le vie Mortise e Plebiscito. «Il Comune ha messo i privati nelle condizioni di poter edificare, approvando la variante urbanistica che destina quella zona ad area di perequazione. Mi auspico che parta un intervento edilizio, così verrà riqualificato quel territorio».
«La prostituzione - prosegue - va affrontata da un lato con interventi sociali in capo al Comune, come viene fatto a Padova con progetti specifici per togliere queste donne dalla tratta, dall'altro con la repressione delle organizzazioni criminali da parte di polizia e carabinieri. Da questo punto di vista la consigliere di quartiere della Lega Maria Grazia Sarto dovrebbe rimproverare il ministro Maroni, che nonostante i proclami e l'attivismo dei suoi militanti continua a non sostenere le forze dell'ordine con risorse adeguate sul territorio, e la situazione di Padova ne è un esempio».

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