giovedì 24 settembre 2009

l'ennesima occasione di tacere persa

basisco leggendo di carrai, lascio perdere ogni ulteriorre altro commento.

da gazzettino.it

Padovani al volante: virtuosi o spericolati? Dipende dalla fonte che fornisce i dati. Secondo l’Aci-Fondazione Caraccilo, infatti, alla vigilia dell’applicazione della mini-sanatoria per le contravvenzioni elevate e rimaste insolute fino al 31 dicembre 2004, Padova è la quinta città a livello nazionale per numero di multe da saldare, con 134,85 sanzioni ogni 100 veicoli. In Veneto la batte solo Verona (quarta con 145,89 multe ogni 100 mezzi), mentre in coda alla classifica figurano a decrescere Messina, Parma, Trieste, Modena, Reggio Emilia, Catania, Taranto e ultima, e quindi più lodabile d’Italia, Foggia. Insomma a Padova su ogni veicolo usato (e quindi sul suo titolare) penderebbe quasi una multa e mezza.
Di tutt’altro avviso la classifica fatta sulla stessa materia da “Il Sole 24-ore” appena due mesi fa secondo la quale, grazie alle lettere di pre-ruolo che consentono di recuperare oltre che pendenze dell’anno corrente, anche quelle di anni precedenti, Padova vanta la 98ma posizione sui 104 comuni analizzati, per il rapporto tra accertamenti contestati e riscossioni intascate: addirittura il 102,2%, ovvero il presente e il passato insieme, senza tante storie. Ma allora chi ha ragione?
Ricordiamo anzitutto l’oggetto della disquisizione: tra i provvedimenti correttivi alla manovra estiva inseriti dal Governo, è previsto un condono per i verbali relativi a violazioni del codice della strada, e contestati prima del 2005. Anziché raddoppiare o triplicare a seconda della “stagionatura” della sanzione rimasta inevasa, la multa che l’interessato pagherà sarà solo quella minima, più le spese di notifica e un “aggio”, cioè un accomodamento bonario del 4%. I comuni rinunciano così alle cospicue more, in cambio di liquidità immediata che, in tempi di crisi, fa comodo come nient’altro.
Secondo l’indagine de “Il Sole” in palio per le casse comunali di Palazzo Moroni ci sono 5.662.463 euro. I contribuenti morosi saranno contattati tramite lettera dall’agente di riscossione, e potranno decidere di essere sgravati sollevati da ulteriori pesi. Quanto alla discordanza dei dati, parla l’assessore comunale alla Polizia municipale Marco Carrai: «Grazie a un’organizzazione efficiente degli uffici adibiti alla notifica e alle lettere pre-ruolo, non abbiamo un’esposizione importante. È anche vero che negli ultimi tempi, a causa della crisi economica, sono aumentate le persone che non riescono a pagare le multe».
Michela Danieli

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