venerdì 27 luglio 2012

se prc e lega son contro Zano...

riprendiamo un discorso interotto con questa naovita'. Lega e PRC d'accordo. com'e' possibile? beh... semplice: basta fare una ca22ata grande etutti son d'accordo. Cosi lo Zano Furioso decide per interessi incomprensibili, di svendere la societa' di gestione rifiuti (per far cassa? per togliersi un impiccio? boh). Ma lo sgamano, c'e' chi se ne accorge. E alla fine l'intemerato Zano riesce a far mettere d'accordo lega e rifondazione... un nuovo miracolo italiano. Il bello e' che comunque, facilmente, si fara come dice Zano... che tristezza. dal corriere della sera: leggi tutto «Rischiamo di non contare nulla» La presidente: il Consiglio ne discuta prima della delibera. Contraria anche la Lega. Marcato: è un’operazione che serve ai Democratici e non ai cittadini PADOVA - La città continua a dividersi di fronte all’eventuale, ormai in dirittura d’arrivo, aggregazione tra AcegasAps ed Hera. Gli staff dirigenziali delle due multi-utility hanno l’altro giorno varato un accordo quadro, che prevede essenzialmente il passaggio al colosso emiliano-romagnolo della Spa partecipata al 62,8% dai Comuni di Trieste e Padova. I quali, nel gruppo con sede centrale a Bologna, peserebbero circa il 5,3% a testa. Ma l’affare, benedetto a più riprese dal sindaco Flavio Zanonato, incontra numerose perplessità. «Credo sia davvero il caso di prendere esempio da Trieste, dove da settimane si sta discutendo pubblicamente della questione [omissis]».La posizione della presidente del consiglio è molto netta: «Sono fortemente contraria all’aggregazione perché, in questo modo, AcegasAps verrebbe in pratica regalata ad Hera ed il nostro Comune non avrebbe alcun potere decisionale nel gruppo emiliano-romagnolo. Possedere appena il 5,3% delle quote - sottolinea la Ruffini - significherebbe contare zero. Inoltre, sia il referendum svoltosi circa un anno fa che una recente sentenza della Corte costituzionale hanno ribadito come non esista alcuna norma che impone la privatizzazione dei servizi pubblici locali. Insomma, perché improvvisamente tutta questa fretta?». Più o meno identica la convinzione di Roberto Marcato, vicepresidente della Provincia e segretario provinciale della Lega Nord: «Se l’operazione andasse in porto, le tariffe e la qualità dei nostri servizi verrebbero decisi a Bologna. L’ipotesi infatti di pesare solo il 5,3% mi pare francamente ridicola. [omissis]» [omissis]