mercoledì 30 dicembre 2009

Casini

Casini: la Puglia prima di tutto.

Già sentita, e c'era comunque un nesso con i casini
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http://talesofordinarylives.blogspot.com/

giovedì 17 dicembre 2009

10 domande sul Sarpi-Dalmazia

leggo ed inoltro dal gazzettino

Giovedì 17 Dicembre 2009, (M.B.) Se Repubblica ha rivolto pubblicamente, per mesi, le famose dieci domande sulla vita privata del premier Berlusconi, gli esponenti leghisti Luca Littamè e Mario Venuleo, entrambi consiglieri comunali, e Luigi Zeno, auditore nella commissione Urbanistica, ne rivolgono altrettante al sindaco Flavio Zanonato sui tempi, i costi e le controversie giudiziarie che stanno rallentando la completa realizzazione del cavalcavia Sarpi-Dalmazia.
“Per quale ragione – esordiscono col 1° quesito – non sono ancora stati completati i lavori di viabilità del Sarpi pur avendo speso la considerevole cifra di 14,6milioni di euro?”. Punto 2: “Come mai i lavori non sono stati diretti dai tecnici comunali come inizialmente previsto?”. Domanda 3: “Perché è sempre e comunque l’ingegner Borghi a dirigere, come questo, anche tutti gli altri lavori infrastrutturali del Comune?”. Quarta: “A cosa è dovuta la scelta di affidare allo stesso professionista esterno (Borghi) incarichi diretti e gare informali senza invece svolgere per la direzione dei lavori una gara di evidenza pubblica indetta nell’ottobre 2006 e poi però annullata, gara che avrebbe portato al risparmio di almeno 400mila euro?”. Quesito 5: “Perché è stato necessario nominare dei professionisti in supporto al capo settore comunale alle Infrastrutture?”. Sei: “Perché sono state approvate ben due perizie suppletive per 4,2milioni di euro per ovviare a carenze progettuali per cui non pare si sia fatto carico ai progettisti?”. Domanda 7: “Com’è possibile che eseguiti appena 5milioni di euro di lavori la ditta abbia chiesto 23milioni di euro per riserve?”. Punto 8: “Come mai il capo settore comunale dei Lavori pubblici per la sua presenza nella commissione per l’esame delle riserve percepisce 33.333euro?”. Quesito 9: “Come mai la questione non è ancora stata definita portando a probabile contenzioso?”. Infine la decima: “Siamo di fronte ad un mercanteggio di tipo commerciale oppure la materia dovrebbe essere trattata sulla base di precise norme di legge?”. Si attendono risposte.

martedì 15 dicembre 2009

zan zan

leggo, basisco, e inoltro, da gazzettino.it

Martedì 15 Dicembre 2009, (Al.Rod) Undicimila euro per verificare la luminosità dei lampioni. A tanto ammonta la "consulenza" (collaborazione coordinata e continuativa) affidata dal Settore ambiente (leggi Alessandro Zan) con determinazione n°2009/36/0106 del 01/12/2009 a Maurizio Tabuso. Tabuso, che andrà a ricoprire il ruolo di "Supporto al Settore Ambiente in materia di Inquinamento luminoso ed ottico prodotto da impianti di illuminazione esterni", da oggi fino al 14 dicembre del prossimo anno, si occuperà di una serie di verifiche previste dalla nuova legge regionale sull’inquinamento luminoso. Tra i suoi compiti i "Controlli diurni (?) sul territorio comunale e attività di verifica effettuati autonomamente o su segnalazioni di associazioni o cittadini riguardanti l'inquinamento luminoso e/o ottico” l’individuazione degli impianti pubblici da bonificare; e "Eventuali valutazioni di progetti illuminotecnici".

lunedì 14 dicembre 2009

solo propaganda sull'immigrazione

dalla daniela "ruffa" ruffini solo propaganda, solo chiacchiere compiaciute che non vogliono dire nulla.
a dimostrazione lo sperpero ingiustificato dell'altro giorno.
sperpero di denaro e parole.

da gazzettino.it

Pochi i nuovi padovani
che rispondono all ’invito

Lunedì 14 Dicembre 2009,
«Il cuore si riempie di felicità: in un anno a Padova sono stati registrati 9.173 nuovi residenti (1.221 hanno meno di 12 anni): 4.019 italiani e 4.595 stranieri prevenienti da più di 70 Paesi diversi, che hanno portato la popolazione a superare i 213mila abitanti. Questo dimostra - ha osservato Daniela Ruffini, presidente del consiglio comunale, aprendo al Centro Congressi Papa Luciani la festa dell'accoglienza - che la città attira, piace e offre opportunità». E ha invitato i "nuovi padovani" ad essere protagonisti del cambiamento, per rendere la città migliore. Hanno risposto all’appello in pochini però, poco più di 200.
All'ingresso la suggestiva mostra fotografica realizzata dagli studenti dell'Itis Marconi, sul palcoscenico il coro Gospel "Notenere", lo spettacolo di giocoleria ed equilibrismo proposto dalla compagnia "Convivio dei Giullari" e poi fovoice dell'Istituto Einaudi e video del Leonardo da Vinci. A tutti la Costituzione italiana, un dvd su Padova e la pubblicazione "Percorsi... di cittadinanza: pensieri e immagini delle nuove generazioni nella Padova che cambia", a cui hanno collaborato gli studenti dell'Its Commerciale e per il Turismo "Luigi Einaudi", dell'Istituto Professionale di Stato "Leonardo da Vinci" e dell'Itis Gugliemo Marconi di Padova. Propongono immagini e riflessioni - frutto di laboratori sui temi della discriminazione, dei permessi di soggiorno, della cittadinanza, dell'incontro tra culture diverse - di compagni di scuola stranieri: Irina, Estefania, Nadejda, Edona, Sarah, Sonilda e Jolinda, Natascia, Chiara, Gabriele, Daniel, Eduard, Vlad. Le parole di Victoria, che accompagnano l'immagine di un muro molto alto, riassumono il pensiero di tutti i giovani giunti a Padova da Paesi diversi: «Questo è un muro fatto di sassi, se togliamo qualcuno di questi sassi il muro crolla. Così siamo noi, anche se siamo stranieri, facciamo parte di questa società. Grandi o piccoli, fragili o meno, siamo comunque parte di un sistema. Senza uno qualsiasi di noi il muro crolla, per questo siamo tutti uguali e il nostro scopo è comune: sostenerci l'un l'altro, senza mettere in disparte nessuno».

venerdì 11 dicembre 2009

un'onda deficiente

leggi il post sugli scontri a Roma

il tram d'oro

5 milioni e mezzo di euro l'anno.
tanto costa il tram, gia' pagato 100.000.000 (100 milioni di euro).
costa 13 euro per ogni km che percorre (fonte il mattino di Padova).
Oltre 15.000 euro al giorno!!!!!
Se non corre sempre pieno ci rimette ad ogni corsa.
E non corre sempre pieno.
Mah..... tanto paga pantalone no?

leggi il commento originale

milioni come noccioline

pare che il comune d Padova sia immune alla crisi, tutti quei soldi che spende (o sperpera) per le infrastrutture siamo sicuri che siano tutti tutti tutti necessari? che non si possa, con un po' di controllo, un po' studio, un po' di competenza (o e' chiedere troppo) supervisionar ei progetti e poi i lavori per evitare che i prezzi triplichino ongi volta?
e siamo arrivati al paradosso che ancor prima di inziare i lavori si sia sforato il budget? ma e' padova o napoli?

da gazzettino.it

Venerdì 11 Dicembre 2009, Perché in un appalto integrato, come quello del Ponte Verde – il viadotto che collegherà la Fiera all’Arcella entro il 2011 – ci sono state tante discrepanze tra progetto definitivo e esecutivo? Perché, ancor prima di cominciare i lavori, è già stato eroso quasi il 75 per cento dello “sconto”, il 33,3 per cento, di cui l’amministrazione comunale aveva usufruito dal ribasso d’asta grazie al quale il Consorzio Stabile Modenese aveva vinto la gara d’appalto? E ancora, perché oltre ai 67 mila metri cubi di terra per realizzare le rampe del cavalcavia nessuno aveva previsto l’inserimento della nuova normativa anti sismica, costata un surplus di un milione di euro, visto che era stata approvata il 14 gennaio 2008 e il progetto definitivo del ponte è stato approvato dalla giunta il 18 marzo, sempre del 2008? Domande che ora arriveranno all’attenzione del Parlamento, visto che il cavalcaferrovia è stato finanziato anche con il contributo di 10,5 milioni di euro (sui complessivi 17 messi a bilancio dal Comune) del Ministero dei Trasporti e delle Infrastrutture, in collaborazione con la Regione.
«Credo sia arrivato il momento di vederci chiaro su tutta l’operazione “Ponte Verde” – spiega il senatore del Pdl, Maurizio Saia –. È bene quindi approfondire in sede istituzionale l’iter della vicenda».
Su cui punta l’indice anche il consigliere comunale del centro destra Stefano Grigoletto: «Credo che quello del Ponte Verde sia il primo caso in Italia in cui un appalto integrato finisce con l’essere re-integrato delle somme praticamente corrispondenti allo sconto con cui è stata vinta la gara d’appalto. Penso sia arrivato il momento che qualcuno cominci ad assumersi le proprie responsabilità: dal progettista alla persona incaricata dall’amministrazione comunale di validare il lavoro». In questo caso l’ingegner Alberto Borghi, che per essere responsabile del procedimento, prima, e direttore dei lavori, poi, ha percepito complessivamente circa 163.990 euro.
«E vorrei ricordare – chiude Stefano Grigoletto – che secondo l’articolo 47 comma della legge sugli appalti, prima dell’approvazione il responsabile del procedimento, in contraddittorio con i progettisti, in caso di appalto integrato, verifica il progetto definitivo anche per quanto riguarda l’esistenza dei computi metrico-estimativi (quindi della terra delle rampe); inoltre avrebbe dovuto sollevare il problema dell’adeguamento normativo riguardo la legge anti sismica».

giovedì 10 dicembre 2009

qualita' della vita

leggo e riporto, da gazzettino.it

LE CLASSIFICHE
PADOVANE
CHE PIANGONO
di Giuseppe Iori
Giovedì 10 Dicembre 2009,
Siamo alle solite: quando si tratta di qualità della vita, la nostra provincia si distingue nettamente per la sua latitanza, o meglio è inutile cercarla tra i primi posti. L’unico ambito in cui Patavium si distingue ancora è l’Università, che riesce ancora a coniugare in modo eccellente la sua grande tradizione storica che risale ancora all’epoca della sua fondazione, il 1222, con la qualità del suo insegnamento e della sua ricerca in campo scientifico.
Per il resto, il piatto piange. Lo conferma, se ce ne fosse bisogno, una recentissima inchiesta tesa a stabilire una graduatoria dei paesi "in cui si vive meglio", secondo precisi parametri decisamente credibili.
Benessere economico, istruzione, partecipazione alla vita politica, rapporti sociali, insicurezza, ambiente, attività personale e salute. All’interno di ogni categoria sono considerate fino a nove voci, che vanno dai mezzi pubblici di trasporto per abitante alle donne straniere residenti, dalla percentuale di abitanti che leggono i giornali agli indici di vecchiaia e così via, incrociando i relativi dati.
Bene, o meglio male: tra le top 100 per vedere apparire la nostra provincia (la ricerca non prevedeva i comuni capoluogo) bisogna arrivare al numero 48 con Piazzola sul Brenta, seguita da Este con il posto 61 e da Piove di Sacco che occupa il 67°. Poi, il vuoto: per trovare un altro comune padovano bisogna scendere ben oltre il numero 100. Bel risultato, con c’è che dire.
È vero che ogni ricerca può essere discussa, ma mi sembra che negli ultimi lustri Padova brilli da tutti i punti di vista in chiave "oscura". Allora siamo alle solite: perché gli abitanti del nostro "Palazzo" non smettono di discutere sul nulla e non si chiedono se non è il caso di "scendere in terra"?
Giuseppe Iori

lunedì 7 dicembre 2009

cavalcavia Sarpi: rock?

ben, ho provato finalmente il nuovo carissimo cavalcavia.
Un po' deluso alla fine, non ho voltuo fare il conto di quanto sia costato al metro, molto caro, molto breve.
Mi sembra che pero' purche' si potesse dire di averlo inaugurato nel 2009 (ricordate il sindaco muratore in campagna elettorale che inaugurava il ponte cui mancavano ancora le rampe? follie della propaganda), dicevo, pur di inaugurarlo nell'anno delle elezioni (e pur sian passati 6 mesi) hanno"dimenticato" alcuni insignificanti particolari, tipo che non e' percorribile in entrambi i sensi.
MAH... e' veramente stupefacente.
E chissa' quanto rimarra' cosi', perche' tanto ormai e' ufficialmente aperto, poco conta che manchino collegamenti e un senso di marcia.
Ma la cosa piu' bella sono i cartelli "percorso rock".
Ma che cavolo significa?
Ivo Rossi (per Rossi si possono ancora usare le majuscole) ma che l'e' saltato in mente?
Ma scrivi percorso consigliato, percorso rapido, che significa percorso rock?
che al termine c'e' un concerto? un evento rock? un piccolo sondaggio senza scopo scientifico tra i miei conoscenti m'ha confermato che nessuno l'aveva inteso col significato corretto.
E ci sfido pure.
A votle per essere "gggiovani" quando giovani non s'e', si rischia di fare una piccola sciocchezza, mi sa che una e' questa.

ztl a Mortise (2)

leggo e inoltro:

ANCORA DEGRADO
IN VIA MORTISE
Quantunque le promesse del Presidente del Quartiere Mcalizzi e dell’amministrazione comunale di istituire la ZTL e atri interventi in Via Mortise, la boscaglia resta dov’era prima, non è stato usato il potere di ordinanza per costringere il privato a bonificare la sua proprietà e nemmeno altri provvedimenti d’urgenza che il caso impone. Le prostitute continuano a schiamazzare e a litigare ad alta voce durante la notte, oltre a consumare prestazioni sessuali a pagamento al chiaro di luna.
Insomma tutto come nulla fosse successo. Le forze dell’ordine che comunque pattugliano la zona si dichiarano impotenti di fronte ad una situazione che andrebbe risolta con provvedimenti amministrativi, primo fra tutti il divieto di transito a traffico limitato e la bonifica del terreno su cui vengono consumare le prestazioni sessuali notturne.
Michele Russi

nomadi

micalizzi l'interventista:
(da gazzettino.it)
«Pensare di risolvere il problema dell'area nomadi di via Bassette proponendo lì uno svincolo della tangenziale, come ha fatto Russi, ha tutto il sapore della propaganda». Lo scrive in una nota Andrea Micalizzi, presidente del Quartiere 3 Est. «Se l'area di via Bassette non è idonea come ritengo per un campo che tra l'altro è anche abusivo - agiunge Micalizzi -, occorre far rispettare le leggi attraverso interventi di controllo da parte delle Forze dell'Ordine e di tipo sociale da parte del Comune.»... ma io non c'entro niente ha chiosato infine (mi verrebbe da dire)

un altro passo verso la morte del quartiere

e via, ci hanno tolto anche l'autobus.
Ma si, dai, tanto epr 4 vecchi e 2 studenti che perniciosi insitono avivere qua, chissenefrega.
Tanto si sa, il nostro quartiere e' destiato a scomparire circondato da alberghi e strade a doppie corsie che lo taglianoe lo mutilano, per renderlo semrpe piu' un ghetto, un dormitorio.
Infatti la linea 5 da Voltabrusegana transiterà per la stazione ferroviaria proseguendo per: Ospedali, Facciolati, Roncaglia e Rio di Ponte San Nicolò.
OOOps, ci siamo dimenticati il Pescarotto.
e cosi' sia.