giovedì 25 agosto 2011

solo a napoli

notizie estive, ricordiamoci che alla fine c'e' chi sta peggio:

da gazzettino.it

Al museo archeologico di Napoli arrivano i "ghostbuster", ossia gli acchiappafantasmi: non ci si crede ma li manda il ministero dei Beni culturali. Tutto dopo che gli operai di una ditta si sono rifiutati di lavorare causa presenze strane. Che un tecnico inviato da Roma ha fotografato, come si vede nell'immagine pubblicata dal quotidiano Il Mattino.

L'allarme fantasmi è arrivato da alcuni operai: «in questo cantiere succedono cose strane» hanno detto al responsabile dei lavori al museo, l'architetto Oreste Albarano, nominato dal ministero per i Beni Culturali. L'architetto, che non crede ai fantasmi, ha fatto alcune foto con il suo cellulare e in una appare la sagoma di una bimba. Da qui il coinvolgimento di alcuni esperti che a settembre dovrebbero arrivare a Napoli a caccia di fantasmi per far luce su una storia che ha parecchi lati oscuri.

Secondo quanto racconta il quotidiano Il Mattino, la vicenda dura già da qualche mese. A raccontarla è stato l'architetto Albarano. Lui, ai fantasmi, dice di non credere. Dopo le sollecitazioni di alcuni operai, si è recato personalmente al Museo. Ha fatto alcune foto con il suo cellulare e, da qui, la "sorpresa": sullo sfondo la sagoma di una bimba che, secondo quanto è stato accertato, non è la figlia di nessuno degli operai.

mercoledì 10 agosto 2011

l'inutilita' del burocrate

anzi, la dannosita' del burocrate, leggete e stupite:

(da gazzettino.it)

Il piano sicurezza del Comune?
Fare le multe ai padovani
di Silvia Rocchini
Martedì 9 Agosto 2011,
Abito al Portello: sulla zona inutile spendere tante parole. Nel mio vicolo è normale trovare cartacce, escrementi umani bottiglie e bicchieri, raramente gli addetti puliscono (limitandosi alle vie principali) e io, una delle poco residenti (molti studenti e stranieri di passaggio) mi ritrovo spesso a raccogliere un po' di tutto.
C'è divieto di sosta in tutto il vicolo, ma le macchine parcheggiate non mancano: lasciate per brevi commissioni, o dagli abitanti che non possono mettere monetine tutto il giorno o non possono chiedere il parcheggio residenti o dagli invitati alle quotidiane feste di laurea in zona. Il divieto di sosta è stato messo circa 10 anni fa a seguito di un esposto contro Lo Spaccone, non riuscendo gli abitanti a entrare fisicamente in casa, a causa della quantità di mezzi accatastati. Ora la situazione è molto cambiata, grazie alla presenza di un circolo assai meglio gestito (Carichi Sospesi), che passa parola ai suoi soci di non parcheggiare. Io abitualmente lascio di solito l'auto negli spazi autorizzati. Agosto: studenti e molti stranieri rincasati per le vacanze. Nessuna festa di laurea. Oggi è perfino passato un operatore ecologico. Portello deserto. Torno dalle spese con un amico che mi ha dato una mano, ognuno con il suo mezzo (uno con il cane in auto, uno con gli scatoloni di spesa). Scarico, do indicazioni ai figli di come riporre gli acquisti. Cinque - dieci minuti e fuori c'è già un solerte agente di polizia municipale che multa i nostri mezzi. A dire la verità un mezzo era già stato multato (niente da dire), l'altro non ancora. Gli chiedo se può evitarlo: non stiamo dando fastidio a nessuno, ho appena scaricato e ho tutta l'intenzione di spostare il mezzo. Esprime dei dubbi sul fatto che stia scaricando (in effetti ho appena finito, ma lo invito a entrare i cucina dove ci sono ancora scatoloni e borse). Continua a scrivere il suo verbale (sbagliando tra l'altro l'indirizzo della rilevazione). Gli faccio presente che non mi sembra che la mia auto sia Il Problema del Portello, ma che nel vicolo si trova molto altro tutti i giorni e tutto passa quasi sempre sotto silenzio. Replica che lo sto accusando di non sapere fare il suo lavoro. Non è proprio così, gli dico che so come deve lavorare (lavoro anch'io nella pubblica amministrazione), gli chiedo solo buon senso, ma ormai si è arrabbiato, mi chiede dove lavoro (segnandoselo su un pezzetto di carta... mi farà licenziare???) e i documenti, minacciando testualmente che se non li esibisco (e perchè non dovrei farlo? E' un suo diritto chiedermeli) "chiama un'altra macchina e mi fa portare dentro". Il tutto sotto gli occhi dei miei ospiti e di un paio di vicini.
Sono una persona corretta, so cosa devo fare, prendo la multa (entrambe le multe, anche quella dell'amico che mi ha portato la spesa) e le pago entro tre quarti d'ora (in posta aspetto mezz'ora, ho due persone davanti). So perfettamente che il dovere di quell'agente era multarci, ha fatto il suo dovere. Se l'obiettivo della nostra amministrazione è far rispettare le regole, tanto di cappello all'agente che è stato così ferreo e rigido. Obiettivo centrato. Anzi, tripli complimenti, perchè mi ha assicurato che prende nota dei nostri mezzi e "ogni volta che sarà al Portello, dato che (ci chiarisce) è il Nostro Poliziotto di Quartiere, verrà a verificare che non siano davanti a casa e nel caso li multerà nuovamente". Se non ha di meglio da fare... Se invece l'obiettivo della nostra amministrazione e dei suoi superiori è far sentire a proprio agio e sicuri i cittadini, ... beh, lascio la conclusione a chi di dovere.
Silvia Rocchini

lunedì 8 agosto 2011

attenzione all'ambiente

come ogni anno si dimostra nullo l'intervento dell'amministrazione a riguardo dell'inquinamento della nostra aria, la ventata di novita' di zan e zano s'e' ridotta al nulla piu' totale.
si sapeva, ma e' triste comuqnue.

da gazzettino.it

L’ALLARME
Ozono, in città si soffoca:
69 volte fuorilegge in 7 mesi
Legambiente: «I superamenti sono il triplo rispetto al massimo
consentito, servono ecopass e un migliore trasporto pubblico»
Domenica 7 Agosto 2011,
Con l'innalzarsi delle temperature, torna l'allarme ozono e si triplicano gli sforamenti. Ancora una volta ad accendere i riflettori su uno dei tanti "rischi ambientali" a cui sono esposti i padovani, è Legambiente.
«Dall'inizio dell'anno a Padova - denuncia Lucio Passi, portavoce dell'associazione - l'ozono ha totalizzato ben 69 superamenti del nuovo valore per la protezione della salute umana contro i 24 giorni di superamento della soglia consentita per legge. Nel 2010 i superamenti sono stati 52. Nel triennio 2007-2009 a Padova la soglia è stata mediamente di 40 superamenti annui». «Sapevamo - continua Passi - che l'ozono fosse un grave pericolo per la salute di tutti noi ma da quando l’Arpav, grazie all'esplicita richiesta di Legambiente, fornisce le misurazioni dell'ozono in relazione al nuovo limite di legge, il quadro si è fatto ancora più fosco». «Nella nostra città - dice ancora il rappresentante di Legambiente - i giorni di superamento si avviano ad essere il triplo di quelli consentiti dalla legge. È il contraltare dell'inquinamento da polveri sottili dei mesi più freddi. Entrambi sono un problema cronico, causato dal massiccio traffico veicolare». Secondo Passi «le amministrazioni locali e il governo non possono continuare a procrastinare serie misure e politiche di contrasto». «È indispensabile - conclude - intraprendere in modo urgente azioni strutturali sulla mobilità urbana, disincentivando seriamente il traffico privato e promuovendo modalità sostenibili di trasporto di persone e merci, a partire dal potenziamento del trasporto pubblico, che, visti i tagli, deve essere sostenuto dal pedaggio urbano, il cosiddetto ecopass. Solo così si potrà davvero combattere l'inquinamento atmosferico, liberare i polmoni dei cittadini e le strade delle nostre città». Ma che danni alla salute può provocare l'ozono? Ad elevate concentrazioni questo elemento può rendere più difficile respirare profondamente. Inoltre l'ozono può aggravare l'asma e altre patologie respiratorie, e anche le malattie croniche del polmone, quali enfisemi e bronchiti. Infine l'ozono può provocare l'infiammazione del sottile strato di cellule che riveste le vie respiratorie.

intervista a Marin

dal gazzettino l'intervista a Marin, c'e' molto di condivisibile dal mio punto di vista percio' leggete e vedete voi

«Un anno buttato via
per la nuova Questura»
Marco Marin: «Doveva nascere in stazione, è tutto fermo
Intanto i cittadini raccolgono firme e il sindaco non li ascolta»
Domenica 7 Agosto 2011,
Marco Marin, l’omicidio alla Cucine testimonia la forma di degrado estremo di una parte della città. Dobbiamo alzare bandiera bianca?
«Vede, ci sono migliaia di cittadini della zona stazione che hanno raccolto firme perché non ne possono più. Ma che cosa devono fare se il sindaco non li ascolta? Mi dica che che cosa ha fatto finora mentre i clandestini si affrontano in Largo Europa a colpi di macete, al Portello battagliano gli immigrati e le piazze sono piene di spacciatori. Glielo dico io che cosa ha fatto, niente».
E la nuova Questura in stazione?
«Pensi che cosa avrebbe significato averla. Invece dal 13 ottobre dell’anno scorso, quando è stato firmato l’accordo con le Ferrovie che liberava l’area non si è mossa una paglia. Dico: è passato quasi un anno, ma quanto ci vuole a far partire un progetto? Che cosa dobbiamo pensare a questo punto? Che non si farà mai. Bella prova di efficienza e di interesse per i cittadini. Intanto qui ogni giorno va peggio».
Ma anche il governo, dice il sindaco, non sta facendo la sua parte. Fa entrare chiunque e non espelle chi delinque...
«Il governo ci ha mandato altri 25 militari, che cosa deve fare di più? È il sindaco che ha la responsabilità di creare politiche antidegrado. Senta, 250 residenti di piazza De Gasperi gli hanno chiesto di recintare delle aiuole in una piazzetta per evitare il degrado di gente che alcuni la usino per campeggio o per drogarsi, neanche quello è riuscito a fare. E per uno che ha fatto il muro di via Anelli...».
Che altro bisognerebbe fare?
«Io l’ho detto tante volte. Presidi fissi dei Vigili nei quartieri, squadre speciali come ce n’erano un tempo per fare "pulizia", basta umiliare il Corpo dei Vigili mandandoli solo a multare, c’è gente in gamba che va valorizzata. E infine rivitalizzazione delle zone a rischio con iniziative».
Il modello del sindaco è: fermezza con chi non è in regola e accoglienza per gli altri. È corretto?
«Ma come lo usa? Vediamo l’accoglienza: quando arrivarono i sedicenti profughi scappati da un campo della Puglia e si misero a campeggiare occupando l’ex scuola Gabelli prendendo il posto a quelli che dovevano arrivare che disse allora il sindaco? Niente, li accolse. Così diventiamo un punto di riferimento per tutti coloro che pensano a Padova come l’isola del bengodi ed è questo il buonismo generalizzato che non aiuta chi invece avrebbe voglia di farsi un futuro».

venerdì 5 agosto 2011

siamo arrivati a tanto...

alla fine il sindaco muratore, ex sindaco sedicente sceriffo, marocchino bianco, podesta' di padova ce l'ha fatta.
e' riuscito a esacerbare tanto gli animi che i cittadini si devono difendere da soli.
come nel far west.
vi pare possibile?
l'ondivago sindaco erettore di muri, promotore dell'integrazione parolaia, fautore della separazione e della diluizion edello spaccio e della prostituzione in modo che ciascuno ne abbia un po' e' riuscito a far si che i cittadini padovani debabno armarsi di bastone per difendere la citta'.

se vi par poco...

da gazzettino.it

Un’intera strada si è ribellata agli spacciatori. Sono i residenti di via De Cristoforis alla Stanga che ieri, intorno alle 16.15, hanno reagito. Hanno detto basta alla moltitudine di pusher nordafricani quotidianamente sotto le loro abitazioni. Due abitanti, circa sessantenni, stavano transitando a piedi su via De Cristoforis quando si sono imbattuti in un gruppetto di una decina di spacciatori. «Dovete andarvene da qui, vicino alle nostre case non vi vogliamo. Siamo stanchi» hanno gridato i due residenti all’indirizzo dei maghrebini. I pusher non si sono per nulla impressionati, anzi hanno risposto ai due con offese e minacce. Ma gli anziani invece di battere in ritirata sono saliti in casa e dopo due minuti sono scesi in strada armati di bastoni. Lunghi pali di legno che usano negli orti sociali per coltivare la vite. Le urla si sono propagate per tutto il quartiere. La tensione è salita. I due anziani hanno affrontato senza timore la banda di spacciatori. Ad accorgersi di quanto stava accadendo è stato Paolo Manfrin, presidente del comitato Stanga, insieme a un altro residente. «Sono sceso in strada - racconta Manfrin - e ho subito calmato i due abitanti con in mano i bastoni. Poi, insieme a un altro residente intervenuto con me sono andato a parlare agli spacciatori. Gli abbiamo detto che sotto le nostre case non devono stare. Questo non è il loro territorio, ma il nostro. Devono rispettare chi abita alla Stanga. A spacciare devono andare dove non risiede nessuno. Poi - prosegue Manfrin - ci siamo allontanati. Loro erano tanti e abbiamo avuto un po’ di paura. Ho chiamato il 113 per segnalare l’episodio». La rabbia dei residenti di via De Cristoforis e della Stanga contro i mercanti di droga ha un precedente molto recente. «Domenica mattina - ricorda il presidente del comitato Stanga - abbiamo trovato via De Cristoforis ridotta a un porcile. Per terra c’era di tutto. Siringhe, cartacce, resti di cibo ed escrementi. Il chiaro segnale del passaggio di pusher e tossicodipendenti. É stata la goccia che ha fatto traboccare il vaso». Intanto, sempre ieri intorno alle 19 sul parcheggio del Brico center, diverse persone hanno assistito a una rissa tra alcuni nordafricani. In particolare un maghrebino ha scagliato una bicicletta contro un connazionale. Anche in questo caso alla violenza sono seguite urla, offese e minacce. I cittadini allarmati hanno chiamato il 113. Sono intervenuti anche gli uomini della sicurezza del grande magazzino.

venerdì 29 luglio 2011

tornano i militari

vi ricordate?
ah... i militari, che inutilita', ma cosa siamo? dove siamo? non serviranno a nulla.
e finche' ci son stati, presenti, visibili, nell'immaginario dell'amico dell'amministrazione padovana erano perfettamente inutili, sarebbe andato tutto bene lo stesso.
gia', e ora? ora gran richiamo ai militari.
quelli inutili.
vedrete che se le cose si sistemano i soliti amici di zano il muratore diranno che comunque non son serviti.

da gazzettino.it


Giovedì 28 Luglio 2011,
I RINFORZI
Da lunedì le strade di Padova saranno sorvegliate da altri 25 militari che affiancheranno polizia e carabinieri. La comunicazione ufficiale è già arrivata al prefetto Ennio Mario Sodano. Il provvedimento è stato preso dopo le ultime violenze in stazione e al Portello.
FAIDA TRA CLAN
C’è una vera e propria guerra tra gruppi di nigeriani dietro al tentato omicidio di piazza De Gasperi. Il nigeriano ferito è stato arrestato assieme a tre connazionali. L’operazione è stata conclusa dai carabinieri tra Padova, Roma e Caserta.

giovedì 28 luglio 2011

l'integrazione in salsa zanonato

da gazzettino.it

Operazione integrazione" è questa la risposta che l'amministrazione
padovana offre ai cittadini che stanno soffrendo una condizione
permanente di violenza, delinquenza e soprusi. Ricapitoliamo, la
comunità tunisina e marocchina stanno facendo vivere Padova nel caos e
nell'illegalità e l'Assessore Marco Carrai chiama al rapporto le
associazioni della comunità nigeriana per cercare di venire a capo
della violenza seminata dai cugini nordafricani. Qualcosa qui non
torna. Ma al ridicolo non c'è mai fine e i risultati di questo
incontro vengono sventolati sui media il giorno successivo: "la
comunità nigeriana ha chiesto al comune di Padova uno spazio
aggregativo per socializzare e creare integrazione". Sul sito web
della diocesi padovana però le necessità che sono state poste
all'Assessore alla sicurezza dai nigeriani sembrano non essere proprio
collimanti. A questo punto mi chiedo se sia corretto gettare fumo
negli occhi ai padovani, cercando rimedi alla condizione di Bronx che
solo Padova vive, coinvolgendo una comunità che è responsabile in
minima parte di quanto sta accadendo nelle zone caldissime della città
o se fosse stato più sensato coinvolgere nel dialogo le comunità
Tunisine e Marocchine, gruppi a cui appartengono i responsabili degli
eventi spaventosi a cui stiamo assistendo ormai da mesi.
Maurizio Conte
Assessore Regionale Veneto Lega Nord

--
Andrea
(fletto i muscoli
e sono nel vuoto)
http://talesofordinarylives.blogspot.com/

venerdì 22 luglio 2011

piccoli muratori crescono.

al solito, al risposta di quei geni dell'amministrazione padovana e' sempre la piu' sciocca.
perche' parlarne allora? perche' finalmente getta la maschera anche il piu' fresco dei piccoli geni.
il micalizzi che tante promesse non ha mantenuto se non a forza di lettere e sollecitazioni.
il mica degno discepolo della dottrina zano.
ebbene un nuovo muratore e' in citta', fate largo.

da gazzettino.it

Prima della fine dell'estate al via il nuovo "restringimento" del campo abusivo di via Bassette. Continua senza sosta il ridimensionamento del campo che da anni è al centro di accesissime polemiche che, di tanto in tanto, riecheggiano tra i residenti di Mortise e non solo. Un paio d'anni fa per esempio aveva fatto molto rumore la raccolta firme per la chiusura dell'insediamento promossa dal parlamentare del Partito democratico Alessandro Naccarato e subito stoppata dal sindaco Flavio Zanonato. Poi era stata messa una rete di recinzione.
In questi giorni l'assessore alle Manutenzioni Andrea Micalizzi sta lavorando al nuovo intervento che, salvo imprevisti, dovrebbe concretizzarsi prima dell'autunno: «Dopo la chiusura del lato est del campo stiamo lavorando ad un ulteriore restringimento e riorganizzazione dell'area. Utilizzando dei New Jersey in cemento armato, creeremo una distanza di circa 12 metri tra l'area "abitabile" e il terrapieno dell'autostrada». Una sorta di muro che dovrebbe ridurre al minimo l'insediamento abusivo dove ora vivono circa 35 persone appartenenti a due distinti gruppi familiari. Un "muro" che ha uno scopo ben preciso: impedire che altre carovane possano insediarsi all'interno dell'area. Una prassi che fino ad un anno fa, quando non si era ancora provveduto al primo restringimento, era praticamente la norma soprattutto in occasione di grandi feste o semplicemente del fine settimana quando parenti e amici dei nuclei familiari arrivavano in gran numero. Nei prossimi giorni i tecnici delle manutenzioni metteranno nero su bianco il "piano operativo" dell'intervento poi, dopo un confronto con la questura, dovrebbero prendere il via i lavori. Lavori che non dovrebbero durare più di qualche giorno. Tempi assai lunghi si prevedono invece per lo smantellamento definitivo del campo. Sulla questione infatti l'amministrazione Zanonato è sempre andata prudentissima, insistendo soprattutto sulla necessità di garantire ai bambini che abitato nell'insediamento abusivo la continuità scolastica.

che faccia tosta

leggo e rido.
gia' perche' il sindaco muratore, ghettizzatore, sceriffo, autoritario, tale zanonato, se ne esce con un'altra delle sue.
come se la stazione fosse diventata un luogo poco rassicurante dopo la guerra in Libia, come se via cairoli si fosse riempita solo ora di immigrati...
ma dia sindaco, un minimo di serieta, un minimo.

da gazzettino.it

Sulla rissa in stazione interviene il sindaco. «Siamo di fronte al totale fallimento delle politiche del Governo per quanto riguarda gli arrivi degli ultimi mesi dal Nord Africa -dice Zanonato - L'Esecutivo ha dotato di permessi di soggiorno migliaia di persone, senza preoccuparsi di cosa avrebbero fatto nel nostro Paese. Molti di coloro che vendono droga a Padova ma sono stati più volte arrestati con brillanti operazioni di polizia. Peccato che una normativa assolutamente inefficace consenta a questi soggetti di essere fuori in poche ore e di tornare a spacciare negli stessi luoghi dove sono stati arrestati».

mercoledì 20 luglio 2011

chi si loda...

chi si loda s'imbrioda mi dicevano da piccolo.
leggo il titolo "caro ma di qualita'" ed essendo un lareato del BO' non posso che provare un brivido d'orgoglio.
poi leggo l'articolo.
e non ci trovo nulla di cui gioire.
pochi insegnanti, caro, pochi laureati in tempo (chissa se pero' questo e' un male), pochi riconoscimenti ai professori , scaris investimenti, e un sacco di altre cose che mi vengono a dire, ma di che qualita' stiamo parlando?
allora si fanno i confronti, l'universita' di bari e' la piu economica ma anche quella con piu' cervelloni (leggi la piu' facile, quindi costa poco e ti da 100/100), a napoli invece sono pieni di docenti (leggi un sacco di concorsi), l'unico dato che mi pare interessante e' quello relativo all'occupazione dopo 3 anni d e li' non butta bene (ventottesimo gradino per tasso di occupazione a tre anni dal titolo), allora le domande son 2, perche' fare una classifica cosi' aribitraria? e perche' vantarsene?

da gazzettino.it

Tra le più costose in termini di contribuzione studentesca pro capite, ma alta in classifica per qualità: parola che riassume in sè più fattori a comporre un quadro di tutto rispetto che colloca l'Università di Padova governata dal magnifico rettore Giuseppe Zaccaria al decimo posto tra gli Atenei statali d'Italia, forte di 663,2 punti ottenuti dalla sommatoria di più variabili. È quanto emerge da una ricerca del "Sole 24 Ore".
Ottava nel Belpase per disponibilità di fondi per la ricerca (primo il Politecnico di Torino), quarta per quota docenti che hanno partecipato con successo a bandi Prin (in testa l'Università di Reggio Calabria), diciottesima per la percentuale di fondi derivanti da enti esterni (al vertice il Politecnico di Milano), il Bo si ritaglia il trentacinquesimo posto per rapporto studenti in corso/docenti (prima Napoli Parthenope), siede sul ventottesimo gradino per tasso di occupazione a tre anni dal titolo (primo, ancora una volta, il Politecnico milanese), sul ventunesimo alla voce "talenti", ovvero la quota di immatricolati lo scorso anno accademico con un voto di maturità massimo, 100/100 (sul podio il Politecnico di Bari). Migliorabile il tasso di "attrattività" cioè gli studenti immatricolati da fuori regione o stranieri (36. posto, indice al 14,2% contro il 58,1% dell'Università di Ferrara, prima), ci si consola con una bassissimo tasso di dispersione, dietro agli Atenei di Ferrara, Milano Politecnico, Urbino e Venezia Iuav. Nel 2010 per studiare al Bo ogni studente ha sborsato 1.207 euro (11. posto) contro i 1.726 del Politecnico di Milano (primo), i 1.426 di Bologna (terza), i 1.133 di Urbino (13.), i 940 di Pisa (24.), i 721 di Roma La Sapienza (38.), i 342 del Politecnico di Bari (60.). Lusinghiero il numero dei laureati in corso: Padova si classifica al quarto posto nello Stivale - dietro a Viterbo, Pavia e Modena - con un dignitosissimo 35,9% di studenti che concludono l'iter formativo senza ricorrere ai tempi supplementari. Ciliegina sulla torta: l'Università padovana è ultima in classifica per "inattività", ovvero iscritti che nel 2010/2011 non hanno ottenuto crediti; capovolgendo il senso, è prima d'Italia per studenti che accumulano in curriculum "bonus di sapienza".

martedì 5 aprile 2011

I: Potere

Sto guardando POTERE su rai3.
Che impressione, non so se sia peggio da vedere o da ascoltare.
Nessun rispetto per la verità nè per la storia, massimo rispetto per le sanguisughe agnelli ed eredi.
Incredibile stolida sintinia tra cipolletta e annunziata.
Mah...
Se non altro hanno il buon gusto di mandarlo in onda molto tardi.
Eppoi come al solito tutte queste pippe a vicenda ogni volta che si riesce a dar ls colpa a berlusconi. Perfino se la fiat va male e` colpa di berlusconi.
Anche togliere gli incentivi e` stato un errore, ma la fiat guadagnava quote di mercato con gli incentivi? O venivano premiati quei marchi che più si erano impegnati nell'abbassamento delle emissioni?
Secondo quell'espertona dell'annunziztz e l'altro prodigio del cipolletta ovviamente non importa, basta criticare.
E difendono della valle? Ma come si fa? Un minimo di serietà per favore.
Diciamo POTERE ha lo stesso fascino del gatto spiaccicato. Fa ribrezzo, ma lo guardi.
Notte

Potere

Sto guardando POTERE su rai3.
Che impressione, non so se sia peggio da vedere o da ascoltare.
Nessun rispetto per la verità nè per la storia, massimo rispetto per le sanguisughe agnelli ed eredi.
Incredibile stolida sintinia tra cipolletta e annunziata.
Mah...
Se non altro hanno il buon gusto di mandarlo in onda molto tardi.
Eppoi come al solito tutte queste pippe a vicenda ogni volta che si riesce a dar ls colpa a berlusconi. Perfino se la fiat va male e` colpa di berlusconi.
Anche togliere gli incentivi e` stato un errore, ma la fiat guadagnava quote di mercato con gli incentivi? O venivano premiati quei marchi che più si erano impegnati nell'abbassamento delle emissioni?
Secondo quell'espertona dell'annunziztz e l'altro prodigio del cipolletta ovviamente non importa, basta criticare.
E difendono della valle? Ma come si fa? Un minimo di serietà per favore.
Diciamo POTERE ha lo stesso fascino del gatto spiaccicato. Fa ribrezzo, ma lo guardi.
Notte

venerdì 4 marzo 2011

i vigili urbani, questo mistero.

sembra lo facciano apposta per poter rimpiazzare i carabinieri nelle barzellette, il problema che quanto si dice sui vigili di Padova e' spesso tanto vero quanto ridicolo.
l'ennesima dimostrazione da questa lettera al gazzettino.it

BARISTA MULTATO
IL PESCE
E I CENTRI SOCIALI
Mi congratulo con il Comune di Padova per l'ennesima dimostrazione di forza contro i deboli. Infatti, con solerzia sono stati mandati i vigli a punire quel delinquente di un barista che teneva il pesce rosso in una vasca troppo piccola. Giustizia è stata fatta. Ma cosa mi dice il signor sindaco relativamente ai centri sociali che vendono abusivamente liquori e vino in Piazza delle Erbe? E di tutti quei baristi che in spregio alle leggi vendono spritz all'Aperol senza Aperol? Quelli sicuramente sono reati meno gravi del tenere un pesce rosso in una vasca troppo piccola. Complimenti ai nostri vigili. Un consiglio: visita dall'oculista visto che gli occhi non sembra funzionino bene.
Un lettore sempre più sgomento



citta' sicura

l'assessore carrai e' stato derubato in casa, solidarieta' all'assessore che dice di occuparsi della sicurezza.
a questo proposito mantiene la calma e dice "Padova e' sicura, e' fisiologico qualche furto, non cambia nulla".
poi ci ripensa e al gazzettino dice "comprate porte blindate e telecamere".
ma come?
non era tutto ok?

mah...

La porta era blindata e sicurissima a detta di chi l’aveva montata. L’appartamento è al quinto pianto di un condominio: difficile, quindi, arrampicarsi ed entrare in casa senza essere visti. Per questo si sentiva tranquillo. Invece l’altro ieri la doccia fredda: i ladri erano riusciti a svaligiargli la casa. Marco Carrai era in giunta quando l’ha saputo.
Assessore, che cosa è successo?
«Niente, quello che accade da sempre, visto che i furti sono un fenomeno fisiologico. Stavolta è capitato a me. Ma in città non c’è nessuna emergenza e lo dimostra il fatto che stiamo parlando di topi di appartamento, non di rapinatori».
La gente, però è preoccupata.
«Lo capisco e per questo invito i padovani a dotarsi di sistemi anti intrusione per stare tranquilli come allarmi e blindature. Ed è bene anche affidarsi alla rete sociale».
Ha sospetti?
«No. Gli agenti della Questura dai rilievi hanno dedotto che si trattava di professionisti: sono arrivati alle 11 della mattina, hanno aperto la porta blindata e sono entrati. Una volta in casa non hanno rotto niente e sono scappati prendendo solo argenteria e gioielli. Hanno rovistato, senza rompere nulla, solo in alcune stanze Pare fossero tre, con accento italiano. Le telecamere esterne potrebbero aver registrato immagini utili».
Ora come si difenderà dai ladri?
«Ho rinforzato la serratura e probabilmente farò installare l’allarme.
Perchè non voleva che si sapesse?
«È un episodio privato. E poi non mi andava di allarmare i vicini».
A Carrai sono arrivati numerosi messaggi di solidarietà. Dal sindaco Zanonato, ma anche da moltissimi esponenti dell’opposizione tra cui Ascierto, Bitonci, Pavanetto e Grigoletto.

giovedì 3 marzo 2011

la ztl notturna funziona... (???)

la ztl notturna al Pescarotto (purtroppo non solo da noi) funziona... funziona sui giornali del'amministarzione, funziona per gli amici del sindaco muratore e qualche cieco che preferisce lo spaccio pomeridiano alla prostituzione serale (bel dilemma in effetti).
niente da fare, continua il degrado tra la fiera e la stanga.
strano, ci sono ztl, cancellate e muri a chiuderlo "fuori".
gia', noi dentro, al sicuro, secondo il sindaco sedicente sceriffo, loro fuori a scorrazzare pel nostro quartiere.
suona male messa cosi' vero? eppure c'e' chi e' contento.
tra questi non credo ci sia don Sergio di cui parla l'articolo del gazzettino riportato piu' sotto.

Spacciatori, tossicodipendenti e ladri di biciclette. Un mix esplosivo di microcriminalità e degrado, capace di tenere sotto scacco, ormai da anni, l’intera parrocchia del Pio X alla Stanga. Don Giuseppe arrivato nella comunità, di quasi 5 mila anime, da meno di un anno ha già provveduto a preservare, in parte, la tranquillità dei fedeli. Si è inventato una sorta di ronda anti pusher, drogati e predoni. Così ogni sera, intorno alle 18 quando inizia l’attività della criminalità locale alla Stanga, "sguinzaglia" il vice parroco don Sergio. Un uomo minuto, con grandi occhiali da vista, ma dallo sguardo intenso.
«All’imbrunire quando vicino al patronato si posizionano i tossicodipendenti - racconta don Giuseppe - il vice parroco don Sergio esce. Gira, controlla la situazione e se lo ritiene opportuno interviene. Allontana tutte le persone che disturbano o possono recare danno alla nostra comunità. Allontana anche i ragazzini che vengono a fumare nel patronato». Don Sergio non ha paura di nessuno. Affronta pure gli spacciatori e i bulletti del quartiere, spesso violenti. Ma il prete-rondista non è l’unica soluzione al problema della microcriminalità al Pio X.
«Negli ultimi mesi - prosegue don Giuseppe - si sono registrati dei furti di biciclette. Nulla di allarmante, ma sono episodi spiacevoli. Così a breve farò installare vicino all’entrata della canonica una telecamere. Inoltre ho già detto ai parrocchiani di lasciare le bici all’interno del patronato e posteggiate proprio nel punto dove verrà sistemata la videocamera».
Il sistema di videosorveglianza sarà interamente pagato dalla parrocchia e ha avuto l’approvazione dell’intera comunità.
«La telecamera - sottolinea don Giuseppe - sarà acquistata e installata a nostre spese. Resta il fatto che continueremo ad avere un ottimo rapporto con polizia e carabinieri. Le forze dell’ordine infatti proseguono i controlli sul nostro territorio e questo giova anche alla mia parrocchia. I problemi ci sono e vanno affrontati - termina don Giuseppe -, ma non bisogna mai esagerare».
Già un anno fa, alla fine di marzo, la chiesa del Pio X aveva adottato un dispositivo anti spacciatori. Sono stati donati alla parrocchia da parte dell’amministrazione comunale, una decina di paracarri con tanto di catenelle in ferro. Il problema era stato sollevato dagli stessi fedeli che hanno contattato il Consiglio pastorale e il commissariato Stanga. Paracarri e catenelle, tuttora presenti, impediscono il parcheggio selvaggio davanti al sagrato della chiesa e nello stesso tempo le poche auto posteggiate non sono più una barriera metallica utilizzata da spacciatori e tossicodipendenti per nascondersi.

giovedì 24 febbraio 2011

ordinanze e risultati

ovvero la confusione di zano.

leggo dal gazzettino, condivido, quindi inoltro:

Scrivo questa lettera per fare un piccolo punto sulla situazione in merito al tema Padove muore. Le politiche dell'attuale amministrazione hanno avuto ad oggi le seguenti conseguenze: 1 le ordinanze di chiusura del centro storico non hanno prodotto risultati apprezzabili, visto che sono ancora in vigore. 2 le ordinanze di cui sopra come principale effetto hanno avuto lo svuotarsi del centro storico da parte di turisti, abitanti della provincia e gente per bene con grave danno a tutte le attività di pubblici esercizi e del commercio. 3 con queste politiche il comune sta finanziando in maniera occulta i centri sociali che in barba a ogni legge fanno commercio di bevande nelle piazze della città. 4 nessuna misura è stata presa nei confronti di quei bar che effettuano in maniera sfacciata frode in commercio, e somministrazione di alcolici ai minori. 5 nessuna misura è stata presa nei confronti dei ragazzi che insudiciano le piazze e fanno rumore. Per me risulta incomprensibile che nel 2011 il centro di una città sia soggetto al coprifuoco. Divertirsi in compagnia non è un reato.
Se a questo aggiungiamo le poltiche assurde e demagogiche di chiusura del traffico nei giorni in cui i lavoratori dovrebbero muoversi per divertirsi (oltrettutto nel giorno in cui l'inquinamento causato dal traffico è minimo) non si può che constatare l'assoluta incapacità dei nostri amministratori, capaci solo di metterci le mani nei portafogli.
Un felicemente ex padovano

mercoledì 16 febbraio 2011

blocco del traffico

il 20 febbrajo previsto il blocco, oggi e' il 16, notizia: lo spostiamo.
Vorrei una volta di piu' esternare il mio totale disaccordo sulla politica dei blocchi del traffico che sta facendo l'amministrazione di Padova.
Considerata l'inutilita' ai fini della riduzione dell'inquinamento del blocco domenicale, considerato che puo' essere solo di stimolo a pensare di utilizzare in maniera piu' "pulita" e intelligente l'auto, trovo oltremodo sciatto e arrogante il fatto di stabilire delle date e poi cambiarle pochi giorni prima.
La domenica e' il giorno della famiglia, ci si organizza per il pranzo, per una gita fuori porta, per una visita agli amici, si tiene conto dell'inutile blocco e poi... poi ci cambiano le date?
"eh ma piove" e' la giustificazione... e allora? togli il blocco, tanto e' inutile, o lascialo, per mantenere viva la questione del rispetto della natura, e invece no, "loro" lo spostano, tanto se "loro" devono muoversi, "loro" possono organizzarsi come meglio credono.
" e comunque e' meglio accordarsi coi comuni limitrofi per agire tutti assieme" aggiungono, e mi chiedo, non potevano farlo prima? se ne rendono conto quando mancano 3 giorni al blocco?
quanta poca professionalita', che disorganizzazione, potrei dire quasi "dilettanti allo sbaraglio"!

giovedì 10 febbraio 2011

promesse non mantenute

non ci sarebbe nulla da dire sulle promesse non mantenute di micalizzi, ma c'e' pur sempre il rischio di dimenticarci con chi abbiamo a che fare, percio' leggo e inoltro la lettera di Michiele Russi al Gazzettino di Padova:

Sono trascorsi svariati anni, circa tre, da quando l’ex Presidente del Quartiere n. 3 Micalizzi, assieme al Sindaco Zanonato, in campagna elettorale, aveva promesso la “riqualificazione” di Via Cardan con interventi urbanistici e viari per circa 700.000-800.000 euro. Tale grandioso progetto propagandato con banchetti sui sagrati delle due Chiese parrocchiali di Mortise e durante le sagre e poi posto in votazione in Consiglio di Quartiere a fine legislatura, ha registrato la mia astensione e quella di uno della stessa maggioranza di Micalizzi per la lungaggine dei tempi occorrenti, qualora avesse trovato accoglienza in Comune. Avevo chiesto, ben prima di quelle promesse elettorali, di mettere in sicurezza, con una rotatoria, l’incrocio fra via Cautele e Via Cardan, che ogni giorno provoca gravi incidenti specie d’inverno per la viscidità dell’asfalto.
Orbene la riqualificazione urbana, così ama denominare tali interventi il neo assessore Micalizzi ora “assurto” in Municipio con delega all’arredo urbano, non avviene e credo non avverrà dati i costi molto interessanti. L’ultimo incidente, sabato 29 mattina alle ore 3, con feriti ricoverati d’urgenza in ospedale.
Un altro incidente, pochi mesi fa, sempre al medesimo incrocio, ha visto un’auto sfondare letteralmente il muretto di protezione di un fabbricato e irrompere in casa del proprietario!
Spero che almeno si provveda a regolamentare l’incrocio del facile e fatal incidente.
Michele Russi

Capogruppo PdL CdQ 3 Est

venerdì 4 febbraio 2011

povera scuola

povera scuola se questi son gli insegnanti (il 68 continua a far danni):
leggo e inoltro da gazzettino.it

IN STAZIONE
IL CONTROLLO
DI POLIZIA
"Sono della polizia, mi mostri i documenti", mi fa un tizio in borghese, esibendo un distintivo (che per quanto ne so può essere anche quello dell'esercito sovietico o della nazionale di calcio finlandese), mentre, alle 13.20, dall'atrio della stazione di Padova sto raggiungendo l'antistante piazzale per prendere la corriera che dovrebbe riportarmi a casa dopo una mattina di scuola. Tra una corriera e l'altra ho comprato i giornali, rinnovato l'abbonamento e dato un'occhiata alla libreria acquistando tre volumi. Seccato dal contrattempo e nel timore di perdere l'autobus, taglio corto ed esibisco la carta d'identità, non nascondendo però il mio stupore e il mio disappunto. "Mi segua, prego", aggiunge secco il tizio, dopo aver telefonato le mie generalità a un collega. "Mi vuol dire perché mi vuol fermare?", domando sempre più seccato e anche assai contrariato dal fatto di dover seguire un poliziotto nella stazione gremita di gente. Per tutta risposta il tizio mi domanda a bruciapelo: "Precedenti?" "Precedenti di che?" sbotto stizzito. "Precedenti", ripete impassibile. "Ripeto, precedenti di che?" rispondo mentre la corriera se ne va. Bene o male si arriva al posto di polizia ferroviaria e lì mi fa aprire la borsa e svuotare il contenuto. Ci sono libri, giornali, quaderni di miei studenti, Manca la forse sospirata cocaina. Solo a questo punto devono rendersi conto del granchio preso: "Bene, adesso può andare", mi fanno. "Come, "bene adesso può andare": posso almeno sapere che cosa sospettavate e perché mi avete fatto perdere una corriera?". "Per un controllo". "Sì, ma perché tra tanta gente avete controllato proprio per me?" "Perché io la vedo sempre girare qui in stazione". "E' un reato? Ho un intervallo tra due corriere". Nessuna risposta. Nessun accenno di scuse. Chiedo per ben tre volte le generalità del gentiluomo che mi ha fermato, senza ottenere risposta. Allora, rimettendo gli oggetti in borsa, comincio a brontolare e mi lascio andare a qualche apprezzamento pesante. E' un errore, certo. E infatti il tizio mi risponde per le rime, prima mettendo in dubbio la mia onestà, poi dandomi del "minchione". Non ci vedo più e gli do del "figlio di p.". Su quello mi arriva una manata e nel contempo sbarrano la porta: meglio così, altrimenti penso che non avrei saputo controllarmi e gli avrei messo le mani addosso anch'io. Domando se si tratta di un episodio normale e se la polizia può fermare un onesto cittadino che se ne va per i fatti suoi, facendogli perder tempo, mettendo in dubbio la sua onestà e trattandolo alla stregua di un delinquente solo in base a chissà quale assurdo "sospetto" di un agente evidentemente privo di cose più importanti da fare. La cosa pià grave ritengo peraltro che sia la totale assenza di scuse.
Franco Damiani
docente di lettere al liceo scientifico "I. Newton" di Camposampiero

assurde limitazioni al traffico (2)

leggo condivio e inoltro dal gazzettino.it

TRAFFICO LIMITATO
LA MIA EURO 2
E TANTI DUBBI
Possiedo (ahimè) un’auto diesel Euro2 del 1999 e avevo sentito dell’ordinanza sulla limitazione del traffico, ma non mi era chiaro se i veicoli diesel Euro2 ne fossero o meno effettivamente interessati dal 10 gennaio. Consulto il sito internet del Comune, poi telefono alla polizia locale per sapere se fossero prevalenti le informazioni del sito internet, oppure se vi fosse stato un nuovo accordo tra categorie economiche e Comune.
Pur con estrema gentilezza e cortesia l’interlocutore della polizia locale mi ha riferito che la norma deve essere applicata così come approvata in Consiglio Comunale. Sono un ingegnere libero professionista, con competenze nel settore ambientale e per la mia automobile pago ogni anno il “bollino blu” di conformità degli scarichi, mi rifornisco esclusivamente di gasolio blu-diesel a ridotto impatto ambientale, effettuo con diligenza i tagliandi periodici, ma la mia carta di circolazione è datata 1999! Nel gennaio 2007 mi fu sostituito il motore con uno nuovo a seguito del noto allagamento di Piazzale Stazione del dicembre 2006, per la rottura di un tubo dell’acquedotto: ma ancora peggio!
Pur con un nuovo motore classificabile Euro4, scopro di dover aggiornare la carta di circolazione, perché ho appreso di avere un’automobile, pur con un miglioramento tecnico, ma modificata rispetto ai documenti originari, quindi non conforme e passibile di sanzione!
Gli orari della limitazione sono molto critici: come faranno i liberi professionisti, che non svolgono un lavoro sedentario in studio e devono muoversi per recarsi dai propri clienti, come farà chi deve spostarsi per necessità pur senza un’auto nuova, come faranno i genitori ad accompagnare a scuola i propri figli al mattino e ad andarli a riprendere al pomeriggio?
Non è assolutamente sostenibile utilizzare sempre i mezzi pubblici per tutti gli spostamenti! Quanti conoscono (es. chi viene da fuori Città) i dettagli di tali limitazioni e quanti sanno con certezza (es. gli anziani) se la propria auto diesel è Euro2?
Non è pensabile che le famiglie di Padova o chi transita per Padova abbiano la disponibilità economica per l’acquisto di auto nuove, peraltro in tempi di crisi economica! Comprendo la necessità di risolvere i problemi dell’inquinamento atmosferico, ma si devono considerare gli inquinanti degli impianti di riscaldamento a combustibile liquido o solido e dell’anello autostradale e di tangenziali che accerchia Padova.

mercoledì 2 febbraio 2011

assurde limitazioni al traffico

da un po' chi ha un auto vecchia, ovvero chi non puo' permettersi di cambiare auto, rischia la multa ogni volta che viene a padova.
io, per mia fortuna, ho un'auto a benzina del '99, quindi per quest'anno me la cavo, ma come avrei fatto ad accontantare il grazioso sindaco che vorrebbe che io la cambiassi visto che giro con la mia 1300 senza climatizzatore non per vezzo ma per venali questioni economiche?
vi pare giusto che io che ho il bollino blu, attraverso la citta' in andata e ritorno, faccio 15 km con un litro di verde, inquino molto meno di un suv che magari fa il giro dei negozi del centro, debba essere COSTRETTO a lasciare l'auto in garage?
mentre magari se vai al comune, all'anagrafe, o peggio, all'archivio di stato, bisogna che sia vestito a cipolla per poter toglierti qualche maglione e non scoppiare dal caldo?
possibile che sia la mia auto il problema delle polveri sottili?
e se non ho denaro per cambiare l'auto con un euro 4, magari mi accontanto di un euor 3, chi mi dice che l'anno prossimo non siamo punto e a capo?
parliamo dei mezzi pubblici?
provate a scegliere una zona di Padova a caso e far finta di venire alla ZIP in autobus, al 90% dovrete prendere 2 autobus e perdere 40 minuti, piu' altri 10 a piedi tra andare alla fermata e poi dalla fermata al lavoro.
e ilo sindaco mi viene a dire che io non posso circolare? che tanto lui abita in centro e c'ha pure l'auto blu, lo capisco, che interessa al grazioso sindaco di noi poveri sudditi, e attenzione a non farlo arrabbiare senno' intorno all'auto ti costruisce un muro, sai per separare il bene dal male...

lunedì 31 gennaio 2011

ponte EX verde

come tante promesse neppure quella del ponte verde si potra' dire completamente mantenuta, ma, bisogna dire, se riuscissero per una volta a mentenere fede agli impegni sui tempi non sarebbe male, da che mi ricordi siamo un po' in tritardo, ma nulla di grave, vedremo, buon lavoro intanto.

da gazzettino.it

Procede a una "velocità" di dieci metri l’ora. Lentissimo, in teoria. Ma velocissimo, se rapportato alla sua mole. Da ieri, in virtù proprio di questo spostamento, il ponte della Fiera, ha iniziato il percorso che lo porterà alla collocazione definitiva, sopra il fascio di binari ferroviari che corrono paralleli a via Avanzo.
Già in mattinata si poteva vedere che "sporgeva" di una quindicina di metri nella direzione appunto della Fiera: la struttura che si sta varando pesa 1680 tonnellate e per spostarla vengono utilizzati degli speciali martinetti. Il manufatto unirà proprio via Avanzo a via Goldoni, la strada situata dietro la Fiera dove verrà costruito il nuovo parcheggio che l’amministrazione intende collegare alla Stazione con una linea di tram.
I tecnici comunali ieri hanno effettuato un sopralluogo per valutare come procedevano i lavori e stabilire il cronoprogramma delle prossime giornate. Alla fine hanno accertato che al termine della settimana prossima il varo sarà completato, mentre l’inaugurazione del cosiddetto "ponte verde" si può ipotizzare per aprile, una volta conclusi i collaudi e le prove statiche. Serve anche l’okay da parte delle Ferrovie, visto che sotto al manufatto passano i treni
Il nuovo cavalcavia è lungo 102 metri 2 largo 28; le corsie per la auto sono due e in mezzo ci sono sia una fascia dove verranno messe a dimora delle piante a basso fusto e con poche radici, sia la pista ciclopedonale. È formato da due rampe, realizzate su strutture metalliche, una lunga 120 metri e l’altra 130.
Una volta che il ponte sarà sistemato sui piloni di sostegno bisognerà risolvere il problema della discesa della pista per le bici, che deve coprire un dislivello di dieci metri in poco spazio per non invadere l’area destinata appunto al nuovo park. Nei giorni scorsi a Palazzo Moroni era stata ventilata l’ipotesi di realizzare un ascensore proprio per le bici. Ovviamente la costruzione di un ascensore avrebbe costi notevolmente inferiori rispetto all’alternativa costituita da un tortuoso percorso elicoidale. Il "ponte verde", successivamente ribattezzato "ponte Fiera" era partito originariamente come una struttura che avrebbe dovuto essere caratterizzata dalla presenza di alberi, ma strada facendo è emersa l’impossibilità di procedere in questo senso: ospiterà al massimo delle siepi.

venerdì 28 gennaio 2011

carrai fa il punto

carrai fa il punto... e come al solito vengo assalito dalla depressione, pensando che quest'uomo e' il rappresentante delle istanze relative alla sicurezza del comune.
certo multe multe multe, sopratuttto nei giorni di fiera, che i soldi son importanti, a volte sembra piu' dell'improbabile educazione che possono impartire i cari e amati vigili.

da gazzettino.it

Sono spuntati come i funghi. Se ne vedono un po’ ovunque. E tantissimi hanno in mano il tanto odiato blocchetto delle multe. La gente li invoca, ma chiede loro non contravvenzioni, bensì di garantire la sicurezza. I vigili urbani, dunque, sono più presenti sul territorio, anche se i padovani preferirebbero vederli impegnati nella prevenzione dei reati, piuttosto che nell'individuazione delle infrazioni al Codice della strada. Marco Carrai, che a palazzo Moroni ha la delega proprio alla Polizia Municipale, fa il punto sulla situazione.
Assessore, ha senso multare la mattina la mamma al volante senza cintura di sicurezza, mentre dalle 19 arriva l’invasione degli spacciatori?
«Sì, perché la mamma senza cintura, se batte la testa poi il bimbo non lo porta più a scuola. Le sanzioni servono a educare, ad abituare ai comportamenti corretti».
La sera, però, vedere qualche pattuglia in più sarebbe altrettanto utile...
«La Polizia Municipale deve prestare particolare attenzione ai problemi connessi con la circolazione, fermo restando che continua a contrastare fenomeni come lo spaccio. E lo fa con impegno, anche se i tanti arrestati poi in carcere ci stanno poco. Però, che un’automobilista perda la vita in un incidente perché non aveva la cintura è un fatto di gravità inaudita e quindi gli agenti devono lavorare anche per prevenire tali situazioni».
La gente, però, invoca più sicurezza e meno multe.
«Meglio fare tutto, nell’interesse dell’intera comunità».
Cos’è cambiato con l’arrivo del comandante Zanetti?
«Innanzitutto va detto che non è che prima del suo insediamento la Polizia Municipale non esistesse... Diciamo che abbiamo un nuovo allenatore e che adesso lui sta predisponendo il nuovo modulo. Zanetti è uomo di grande esperienza che conosce perfettamente l’organico del Corpo. Sta individuando le priorità per la città. E sta lavorando per togliere gli agenti dagli uffici e dirottarli sulla strada».
I padovani chiedono di vederli in giro anche la sera...
«La notte i servizi vengono organizzati in modo diverso e a garantire la sicurezza ci sono le altre forze dell’ordine. L’organico dei vigili avrebbe bisogno di... trecento unità in più per una copertura capillare dopo cena. Non è possibile la mattina controllare i negozi, i mercati e la viabilità, e avere anche unità significative da utilizzare pure dopo le 20. Ai cittadini, però, credo che alla fine interessi il risultato e questo è garantito grazie al fatto che ci sono presidi di polizia e centrali operative, fra cui quella della Polizia Municipale, collegate fra loro che lavorano in sinergia per contrastare la criminalità».

martedì 25 gennaio 2011

buon lavoro

buon lavoro al nuovo comandante dei vigili, sicuri che peggio di prima non potra' essere.

a tale proposito leggo e riporto dal gazzettino.it

VIGILI URBANI
LA SICUREZZA
NEI QUARTIERI
Da qualche giorno è ritornato a coprire il ruolo di Comandante della Polizia Municipale di Padovail dott. Zanetti, già responsabile anche a Roma, quindi con una certa esperienza su larga scala in merito al contrasto del crimine, all’ordine pubblico cittadino ed al rispetto dei Regolamenti comunali.
È certo che come cittadini padovani ci aspettiamo concreti e migliori risultati rispetto alla precedente organizzazione e gestione del Corpo, sperando che non si ripeta il solito ritornello in particolare sul contrasto al crimine che dovrebbe secondo vecchie mentalità essere di esclusivo compito delle forze dell’ordine tradizionali, ricordandoci che le azioni criminose in città sono all’ordine del giorno ed anche della notte, alla faccia di chi sbandiera nel palazzo una città tranquilla con uno standard di sicurezza invidiabile.
A questo proposito con doverosa modestia mi permetto di ricordare al nuovo comandante che i controlli preventivi sul territorio dovrebbero concentrarsi sulla periferia nei quartieri per poi proseguire verso il centro città, così la microcriminalità viene isolata e di conseguenza tutta una serie di reati legati a comportamenti irregolari sono convinto cesseranno. Su questo mi sembra che Zanetti si sia espresso confermando che libererà gli uffici amministrativi dal personale di vigilanza recuperando risorse umane da dislocare nel territorio, magari istituendo quei sempre famosi comandi/stazione fissi nelle circoscrizioni cittadine con almeno una ventina di vigili assegnati, di cui molte volte propagandato e promesso dal Sindaco. E non mi si venga a dire che non ci sono risorse, il personale può essere recuperato con una razionale riorganizzazione del Corpo, poi riguardo le sedi si tratta di reperire sei strutture magari tra quelle inutilizzate tipo ex edifici scolastici, attrezzarle con strumenti informatici ed automezzi che agendo su territori di minima espansione sicuramente ridurrebbero gli attuali costi di gestione, creando però una ragnatela di protezione su tutta la città.
Se ciò resta ancora irrealizzabile si dica chiaramente quali sono i motivi ostativi che non consentono tale operazione, evitando però di ripetere che è sempre colpa del Governo centrale, se non viceversa una manifesta volontà od incapacità ad amministrare.
Giuseppe Cagnin