lunedì 22 ottobre 2012

ridicoli, ilva e studi

non ho parole, esce al telegiornale il risultato degli studi sull'influenza del'ilva sui tumori nel tarantino.
eh... dicono, dovevano uscire un anno fa, ma solo ora sono disponibili, guardiamo i cartelli. e nei cartelli cosa c'e' scritto? fonte 2008!!!!!
ma stiamo scherzando?
intanto i dati escono solo ora che stanno chiudendo, evidentemente  finche' l'ilva produceva non era tossica,
poi escono dati di 4 anni fa? e vuol dire che son 4 anni che lo sapete e lo dite solo ora? farabutti!

domenica 21 ottobre 2012

il vecchio sceriffo

Dopo quasi un anno e mezzo, torna a Padova l’ordinanza antidroga. E così, in un certo senso, il sindaco democratico della città del Santo Flavio Zanonato torna ad indossare i panni dello «sceriffo». Quello andato l’altro giorno in giunta comunale, ricalca in toto il provvedimento voluto dallo stesso Zanonato ed entrato in vigore, tra polemiche, a gennaio 2009: 500 euro di multa per chi viene sorpreso dai vigili urbani a comprare o consumare sostanze stupefacenti a Padova.

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passata un po' sottotono la notizia (che a quanto capisco non vuole punire chi vende, una sola parola se fosse cosi': incredibile. zano ormai hai fuso), volevo dare un piccolo ocntributo con una friflessione.
vicino a casa mia dove il sidaco ha gentilmente spostato le prositute due strade piu' in la' chiamandolo successo, queste stesse strade ora sono piene di spacciatori.
allora, io non so se siano spacciatori, pero' a qualsiasi ora rientri a casa, soprattutto se dopo il tramonto, nel piazzale antistante la chiesa o nel parcheggio di un condominio vicino (!!!!) o alla fermata dell'autobus (ma son le 11 di sera chi ci crede che aspetti l'autobus) c'e' sempre qualcuno, fino a 5 ne ho contati) che presidia la zona, cammina su e giu' e pare aspettare.
qual e il problema? che secondo me l'ordinanza non vale nulla per questi, intanto lo scambio avviene in suolo spesso privato, comunque sempre fuori dalla carrgggiata stradale (quindi nessun intralcio al traffico) e in una zona dove se vedi un vigile vuol dire che sono le 4 del pomeriggio di una domenica in cui non piove ma c''e una fiera, cosi' fanno le loro bele multine odiose e toonano a casa tronfi.
un vigile, la sera, qua da noi? impossibile, spero di venire smentito.

mercoledì 17 ottobre 2012

viale del tramonto - addio (politico) al lìder maSSimo

D'alema: non mi vorrei ricandidare ma se renzi insiste...
nessuno rispose

Poi vengono raccolte preventivamente 500 firme per chiedere  a dalema di restare, alla luce di cio' dalema dice : resto se me lo chiedono.

peccato che perfino le firme fossero tarocche.

allora dalema dice: resto se me lo chiede il partito.

al che bersani dice: io non domando a nessuno di rimanere.

allora dalema dice: il segretario non e' il partito.

per favore qualcuno chieda a dalema di restare senno' qua non e' piu' finita, stiamo assistendo al declino di una presunta personalita' politica.

Insomma, faceva piu' bella figura a tacere (come sempre).

12000

oggi raggiunte le 12000 pagine visitate,
grazie

fatta la legge trovato l'inganno

Riviste (per nulla) scientifiche Vuoi diventare professore? Scrivi su "Suinicoltura"

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 [...] Mettetevi dunque nei panni di un barone, baronetto o baroncino universitario alle prese col rischio di non potere più manovrare a capriccio la distribuzione dei posti: cosa fare? Ovvio: svuotare i nuovi meccanismi selettivi di ogni oggettività «scientifica». La scelta delle riviste da accettare come sedi congrue per le pubblicazioni dei candidati doveva quindi essere la più larga, strampalata e ridicola possibile. Un sospetto inutilmente maligno? Lo capiremo meglio quando i magistrati avranno tra le mani gli atti del procedimento seguito per la prima selezione delle riviste. Dando ragione alle richieste di trasparenza di federalismi.it , il Tar del Lazio ha infatti appena ordinato all'Anvur, cioè l'Agenzia di Valutazione del Sistema Universitario e della Ricerca, di mostrare le carte. Certo è che nella prima lista, utilizzata per selezionare gli stessi commissari che poi valuteranno quanti aspirano all'abilitazione scientifica nazionale, c'erano alcune «eccentricità», diciamo così, che farebbero scoppiare in una fragorosa risata qualunque docente non solo di Harvard, Princeton o Berkeley ma anche di un qualsiasi ateneo minimamente serio dal Cile al Kamchatka. Come denunciarono tre settimane fa i professori e i ricercatori che animano roars.it , un blog che si occupa di politica universitaria, tra le pubblicazioni «scientifiche» c'erano infatti non solo Il Sole 24 Ore ma anche Etruria oggi , Fare Futuro Web Magazine , la Rivista del clero italiano , il Mattino di Padova , Yacht capital , il settimanale diocesano La vita cattolica di Udine e poi Airon e, Barche , Nautica , «Leadership medica» e via così. Fino al periodico che più sollevò qualche ironia fra gli scienziati: Suinicoltura . Un giornale che, riccamente illustrato con maiali, scrofe, porcelli e porcellini, si propone quale «punto di riferimento imprescindibile per gli allevatori di suini, per i tecnici e per le imprese impegnate nell'indotto della filiera suinicola». Tutte pubblicazioni che non ci permetteremmo mai di liquidare come poco serie. Ci mancherebbe altro. Ma che mai potrebbero finire nel curriculum di uno studioso che aspiri a entrare a Yale. [...]