lunedì 5 novembre 2012

centro citta' sempre piu' pericoloso

non e' una novita' che sia ormai il centro di padova la zona peggiore dove passare, ma l'impudenza dei delinquenti, di farsi la lotta allo scoprto e' sintomatico di una situazione ormai sfuggita di controllo all'amministrazione

dal gazzettino:

PADOVA - É scoppiata la guerra dell’accattonaggio. Mendicanti pronti a tutto per difendere il loro territorio, lo spazio di marciapiede dove chiedere l’elemosina. E ieri piazza Insurrezione è stata teatro di un "mezzogiorno di fuoco" tra bande di nigeriani e romeni pronti a guadagnarsi l’obolo da ogni automobilista che deve parcheggiare.

Almeno 8 nigeriani, tutti con regolare permesso di soggiorno come "richiedenti asilo politico", hanno affrontato 4 romeni. In mezzo ai passanti impegnati nello shopping, sono volati pugni, calci e schiaffi. Un vortice di violenza, che ha avuto il suo apice quando un nigeriano ha divelto un paletto in ferro trasformandolo in una spranga e ha rincorso i rivali sotto i portici accanto all’ingresso principale dell’Inps. Cittadini e negozianti sotto choc hanno chiamato il 113. In piazza Insurrezione è arrivata una pattuglia della polizia.

Gli agenti però non hanno trovato traccia dei contendenti. Erano già tutti scappati, chi verso piazza dei Signori e chi in direzione di via Dante. I poliziotti della sezione "Volanti" hanno raccolto alcune testimonianze e poi hanno passato al setaccio le strade limitrofe a piazza Insurrezione. Quasi sicuramente le telecamere installate nella zona sono riuscite a catturare qualche secondo della rissa.

La tensione in piazza Insurrezione tra accattoni nigeriani e romeni non è una novità. Il 29 agosto, intorno alle 10, un nigeriano e una romena si sono affrontati anche in questa occasione colpendosi con calci e pugni. A intervenire sono stati due vigili urbani in bicicletta. Gli agenti municipali hanno calmato i due contendenti e poi a entrambi hanno chiesto i documenti. Mentre la romena ha fornito subito il passaporto, il nigeriano è scappato. Uno dei due poliziotti comunali lo ha inseguito ed è riuscito a bloccarlo, ma ha rimediato la frattura di un dito. L’africano è stato denunciato a piede libero. Ma in città sono molte altre le aree dove spadroneggiano i mendicanti: tra le più controllate dalle forze dell’ordine ci sono piazza del Santo e il parcheggio di via Ospedale.

lunedì 22 ottobre 2012

ridicoli, ilva e studi

non ho parole, esce al telegiornale il risultato degli studi sull'influenza del'ilva sui tumori nel tarantino.
eh... dicono, dovevano uscire un anno fa, ma solo ora sono disponibili, guardiamo i cartelli. e nei cartelli cosa c'e' scritto? fonte 2008!!!!!
ma stiamo scherzando?
intanto i dati escono solo ora che stanno chiudendo, evidentemente  finche' l'ilva produceva non era tossica,
poi escono dati di 4 anni fa? e vuol dire che son 4 anni che lo sapete e lo dite solo ora? farabutti!

domenica 21 ottobre 2012

il vecchio sceriffo

Dopo quasi un anno e mezzo, torna a Padova l’ordinanza antidroga. E così, in un certo senso, il sindaco democratico della città del Santo Flavio Zanonato torna ad indossare i panni dello «sceriffo». Quello andato l’altro giorno in giunta comunale, ricalca in toto il provvedimento voluto dallo stesso Zanonato ed entrato in vigore, tra polemiche, a gennaio 2009: 500 euro di multa per chi viene sorpreso dai vigili urbani a comprare o consumare sostanze stupefacenti a Padova.

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passata un po' sottotono la notizia (che a quanto capisco non vuole punire chi vende, una sola parola se fosse cosi': incredibile. zano ormai hai fuso), volevo dare un piccolo ocntributo con una friflessione.
vicino a casa mia dove il sidaco ha gentilmente spostato le prositute due strade piu' in la' chiamandolo successo, queste stesse strade ora sono piene di spacciatori.
allora, io non so se siano spacciatori, pero' a qualsiasi ora rientri a casa, soprattutto se dopo il tramonto, nel piazzale antistante la chiesa o nel parcheggio di un condominio vicino (!!!!) o alla fermata dell'autobus (ma son le 11 di sera chi ci crede che aspetti l'autobus) c'e' sempre qualcuno, fino a 5 ne ho contati) che presidia la zona, cammina su e giu' e pare aspettare.
qual e il problema? che secondo me l'ordinanza non vale nulla per questi, intanto lo scambio avviene in suolo spesso privato, comunque sempre fuori dalla carrgggiata stradale (quindi nessun intralcio al traffico) e in una zona dove se vedi un vigile vuol dire che sono le 4 del pomeriggio di una domenica in cui non piove ma c''e una fiera, cosi' fanno le loro bele multine odiose e toonano a casa tronfi.
un vigile, la sera, qua da noi? impossibile, spero di venire smentito.

mercoledì 17 ottobre 2012

viale del tramonto - addio (politico) al lìder maSSimo

D'alema: non mi vorrei ricandidare ma se renzi insiste...
nessuno rispose

Poi vengono raccolte preventivamente 500 firme per chiedere  a dalema di restare, alla luce di cio' dalema dice : resto se me lo chiedono.

peccato che perfino le firme fossero tarocche.

allora dalema dice: resto se me lo chiede il partito.

al che bersani dice: io non domando a nessuno di rimanere.

allora dalema dice: il segretario non e' il partito.

per favore qualcuno chieda a dalema di restare senno' qua non e' piu' finita, stiamo assistendo al declino di una presunta personalita' politica.

Insomma, faceva piu' bella figura a tacere (come sempre).

12000

oggi raggiunte le 12000 pagine visitate,
grazie

fatta la legge trovato l'inganno

Riviste (per nulla) scientifiche Vuoi diventare professore? Scrivi su "Suinicoltura"

  leggi l'intero articolo

 [...] Mettetevi dunque nei panni di un barone, baronetto o baroncino universitario alle prese col rischio di non potere più manovrare a capriccio la distribuzione dei posti: cosa fare? Ovvio: svuotare i nuovi meccanismi selettivi di ogni oggettività «scientifica». La scelta delle riviste da accettare come sedi congrue per le pubblicazioni dei candidati doveva quindi essere la più larga, strampalata e ridicola possibile. Un sospetto inutilmente maligno? Lo capiremo meglio quando i magistrati avranno tra le mani gli atti del procedimento seguito per la prima selezione delle riviste. Dando ragione alle richieste di trasparenza di federalismi.it , il Tar del Lazio ha infatti appena ordinato all'Anvur, cioè l'Agenzia di Valutazione del Sistema Universitario e della Ricerca, di mostrare le carte. Certo è che nella prima lista, utilizzata per selezionare gli stessi commissari che poi valuteranno quanti aspirano all'abilitazione scientifica nazionale, c'erano alcune «eccentricità», diciamo così, che farebbero scoppiare in una fragorosa risata qualunque docente non solo di Harvard, Princeton o Berkeley ma anche di un qualsiasi ateneo minimamente serio dal Cile al Kamchatka. Come denunciarono tre settimane fa i professori e i ricercatori che animano roars.it , un blog che si occupa di politica universitaria, tra le pubblicazioni «scientifiche» c'erano infatti non solo Il Sole 24 Ore ma anche Etruria oggi , Fare Futuro Web Magazine , la Rivista del clero italiano , il Mattino di Padova , Yacht capital , il settimanale diocesano La vita cattolica di Udine e poi Airon e, Barche , Nautica , «Leadership medica» e via così. Fino al periodico che più sollevò qualche ironia fra gli scienziati: Suinicoltura . Un giornale che, riccamente illustrato con maiali, scrofe, porcelli e porcellini, si propone quale «punto di riferimento imprescindibile per gli allevatori di suini, per i tecnici e per le imprese impegnate nell'indotto della filiera suinicola». Tutte pubblicazioni che non ci permetteremmo mai di liquidare come poco serie. Ci mancherebbe altro. Ma che mai potrebbero finire nel curriculum di uno studioso che aspiri a entrare a Yale. [...]

mercoledì 26 settembre 2012

era APS ora e' HERA

benedetto Zano, ce l'ha fatta, che sia per ripianare i buchi che ha fatto con i derivati, che sia in buona fede, il risultato non cambai, ora si apre un'HERA.
vedremo e  teniamo le dita incorociate, ma sopratuttto guardiamo le bollette e premiamo o puniamo chi ha tanto voluto questa fusione al prossimo voto:

(leggi l'articolo)

Fusione AcegasAps-Hera: consiglio comunale Padova approva
Con 23 voti favorevoli e 15 contrari, ieri, ormai a tarda notte, il consiglio comunale di Padova ha licenziato il suo via libera al progetto di fusione per incorporazione della multiutility padovano-triestina AcegasAps con l'emiliana Hera. "Una grande occasione per la nostra città. Una grande azienda pubblica dei servizi", ha twittato stanotte a caldo il sindaco del Pd Flavio Zanonato, che ha incassato anche il sì condizionato di Idv e Sel, che hanno ottenuto la riduzione del nuovo cda e dei tetti ai compensi dei manager. Tra la maggioranza, l'unico no è di Rifondazione, per una volta vicina alle posizioni di Pdl e Lega.


Potrebbe interessarti: http://www.padovaoggi.it/politica/fusione-acegasaps-hera-consiglio-comunale-padova-approva.html
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domenica 23 settembre 2012

zano vs bakara'

non so se la notizia sia riportata in maniera corretta, ma e' verosimile, mi infomero', intanto padovaoggi.it:

leggi l'articolo

Bakarà-Comune, dopo il braccio di ferro il locale chiude 5 giorni

Il locale di Padova nei mesi scorsi stavano inscenando una sua personalissima battaglia contro l'ingiusta, secondo il gestore, chiusura anticipata dei locali pubblici fissata a mezzanotte. La protesta costerà al locale la chiusura di quasi una settimana

zano vs galan

galan critica zano per la scelta di svendere aps all'emilia, zano risponde con una feroce ma puntuale critica politica: galan ha una villa troppo lussuosa per averla acquistata col reddito di presidente di regione, al finanza dovrebbe indagare.
grande zano, ci dimostra uan volta di piu' che una volta toccato il fondo lui non si accontenta  e inizia a scavare

mercoledì 5 settembre 2012

panta rei

tutto scorre, ma nulla cambia. Carrai, smepre il solito, faccio una parafrasi delle sue parole: "e' inevitabile che ogni tanto qualcuno venga malmenato per rubargli 30 euro". leggi l'articolo del mattino

venerdì 27 luglio 2012

se prc e lega son contro Zano...

riprendiamo un discorso interotto con questa naovita'. Lega e PRC d'accordo. com'e' possibile? beh... semplice: basta fare una ca22ata grande etutti son d'accordo. Cosi lo Zano Furioso decide per interessi incomprensibili, di svendere la societa' di gestione rifiuti (per far cassa? per togliersi un impiccio? boh). Ma lo sgamano, c'e' chi se ne accorge. E alla fine l'intemerato Zano riesce a far mettere d'accordo lega e rifondazione... un nuovo miracolo italiano. Il bello e' che comunque, facilmente, si fara come dice Zano... che tristezza. dal corriere della sera: leggi tutto «Rischiamo di non contare nulla» La presidente: il Consiglio ne discuta prima della delibera. Contraria anche la Lega. Marcato: è un’operazione che serve ai Democratici e non ai cittadini PADOVA - La città continua a dividersi di fronte all’eventuale, ormai in dirittura d’arrivo, aggregazione tra AcegasAps ed Hera. Gli staff dirigenziali delle due multi-utility hanno l’altro giorno varato un accordo quadro, che prevede essenzialmente il passaggio al colosso emiliano-romagnolo della Spa partecipata al 62,8% dai Comuni di Trieste e Padova. I quali, nel gruppo con sede centrale a Bologna, peserebbero circa il 5,3% a testa. Ma l’affare, benedetto a più riprese dal sindaco Flavio Zanonato, incontra numerose perplessità. «Credo sia davvero il caso di prendere esempio da Trieste, dove da settimane si sta discutendo pubblicamente della questione [omissis]».La posizione della presidente del consiglio è molto netta: «Sono fortemente contraria all’aggregazione perché, in questo modo, AcegasAps verrebbe in pratica regalata ad Hera ed il nostro Comune non avrebbe alcun potere decisionale nel gruppo emiliano-romagnolo. Possedere appena il 5,3% delle quote - sottolinea la Ruffini - significherebbe contare zero. Inoltre, sia il referendum svoltosi circa un anno fa che una recente sentenza della Corte costituzionale hanno ribadito come non esista alcuna norma che impone la privatizzazione dei servizi pubblici locali. Insomma, perché improvvisamente tutta questa fretta?». Più o meno identica la convinzione di Roberto Marcato, vicepresidente della Provincia e segretario provinciale della Lega Nord: «Se l’operazione andasse in porto, le tariffe e la qualità dei nostri servizi verrebbero decisi a Bologna. L’ipotesi infatti di pesare solo il 5,3% mi pare francamente ridicola. [omissis]» [omissis]