mercoledì 31 ottobre 2007

Pescarotto 30 - ex ghetto?

Dal Gazzettino del 29 ottobre

IN VIA ANELLI. Tentata aggressione ai rappresentanti del Comitati Stanga 6 e Pescarotto. I carabinieri evitano il peggio
Una lurida tenda rifugio di clandestini e spacciatori. Che minacciano i passanti
(M.B.)Il traffico di droga, le situazioni di clandestinità e il degrado in via Anelli resistono. Nonostante tutto. L'esasperazione dei residenti e dei pochi commercianti italiani che hanno mantenuto aperte le loro attività vicino al complesso Serenissima, anche dopo la sua blindatura, rimane un sentimento sempre molto forte. E chi credeva che una volta sigillati i block del ghetto la situazione nella zona tornasse alla normalità ora deve ricredersi. Non è così. Non ancora. L'ennesimo episodio che conferma che davanti alla parola ghetto, riferendosi alla strada del muro, non può essere posto il prefisso "ex" risale proprio a ieri mattina, quando un gruppo di rappresentanti dei comitati Stanga 6 e Pescarotto hanno scoperto una piccola tendopoli del degrado. Al suo interno, da qualche tempo, trovano rifugio alcuni extracomunitari clandestini che, immersi nella sporcizia e nell'immondizia, mangiano, dormono, e soprattutto fanno uso e spacciano sostanze stupefacenti.

«Ieri mattina - racconta Paolo Manfrin - avvisati dagli abitanti e dai commercianti della zona, che orami sono sempre più sconfortati dalle condizioni in cui sono costretti a vivere, abbiamo chiesto alle persone che "risiedono" nella rudimentale baraccopoli di allontanarsi. Come risposta hanno tentato di aggredirci. Uno di loro è uscito minacciandoci con una siringa. Sono scappati, salvo poi tornare di lì a poco, solo quando sono arrivate in nostro aiuto una guardia giurata dal vicino Centro Giotto e tre pattuglie dei Carabinieri».

«Così davvero non si può continuare - dice Paolo Manfrin -, perché queste persone non hanno mai cessato le loro attività illegali. Ora sono arrivati a nascondere la droga anche sotto alle "cornici" delle vetrine dei negozi. È pazzesco».

«Chi ha creduto alle promesse dei nostri amministratori comunali, soprattutto del nostro assessore Daniela Ruffini - aggiunge Denis Menegazzo, portavoce del comitato Pescarotto - è servito. La quiete in via Anelli è solo apparente, in realtà i traffici illegali degli extracomunitari clandestini non sono mai cessati, perché qui trovano, comunque, terreno fertile».

Pescarotto 29 - Controlli

Dal gazzettino del 28 ottobre

PESCAROTTO
«Chiediamo le dimissioni dell'assessore alla Polizia municipale, Marco Carrai e del comandante dei vigili urbani, Lucio Terrin». L'affermazione è del presidente del comitato Pescarotto , Denis Menegazzo, in riferimento al massiccio traffico che si è creato in via Venezia e zone limitrofe per la Fiera delle auto e moto d'epoca.

«Sia bene chiaro - ha proseguito Menegazzo - che non abbiamo nulla contro la Fiera. Anzi, siamo contenti che attiri un sacco di gente e faccia girare l'economia della città. Il problema è che il quartiere Pescarotto è stato completamente invaso dalle macchine e a controllare l'imponente afflusso di traffico non abbiamo visto un solo vigile urbano. Significa che Carrai e Terrin su 250 agenti municipali, non ne hanno trovati almeno quattro da mettere in area Fiera. I residenti del Pescarotto - ha sottolineato Menegazzo - hanno avuto grandi problemi a uscire dalle loro case con le auto, perchè molti passi carrai sono stati ostruiti. Abbiamo registrato veicoli parcheggiati sopra le aiuole e in alcuni punti era addirittura impossibile passare. Se per caso serviva un'ambulanza sarebbero stati guai. Una vergogna, senza contare tutto lo smog che abbiamo dovuto sorbirci». L'attacco di Menegazzo a Comune e vigili urbani non finisce qui. «Al Pescarotto c'è la zona a traffico limitato dalle 22 alle 5 del mattino - ha ricordato -, però non viene rispettata da nessuno. Il motivo è sempre lo stesso: in quartiere manca completamente la polizia municipale. A questo punto ci sentiamo presi in giro. La Ztl serviva per allontanare spacciatori e clienti, ma alla fine nulla è cambiato».

L'occasione è propizia per Menegazzo, poi, per rispondere all'assessore all'Immigrazione Daniela Ruffini, sempre in riferimento alla moschea di via Anelli.

«Non avevo dubbi - ha dichiarato Menegazzo - che l'assessore Ruffini non avrebbe mai pagato di tasca propria la bolletta della luce della moschea: infatti ho detto che avrebbe trovato il modo di far pagare a qualcuno la bolletta della corrente al luogo di culto islamico. Il suo buon cuore per gli extracomunitari è cosa ben nota a tutta la città, ma stranamente la mia frase ha offeso e scandalizzato solo lei. Comunque se mi vuol citare in giudizio per le mie idee o per le mie supposizioni si accomodi».

Marco Aldighieri

venerdì 26 ottobre 2007

Pescarotto 28 bis - passeggiata serale

E' stata organizzata da un comitato del Quartiere una passeggiata serale per le vie del pescarotto (una di quelle passeggiate che ai difensori dell'illegalita' piace sprezzantemente chiamare "ronde").
La cosa e' stata organizzata cosi' bene, pur con discrezione, che arrivati all'angolo tra via Tonzig e via Confalonieri, apprezzati i segni della quotidiana rissa tra spacciatori, sono arrivate un pajo di volanti della Polizia, seguite dai giornalisti rai, seguiti da altre volanti, compresa la signora Bochicchio, viavai cui e' a sua volta seguita una perquisizione, la verifica di alloggi abusivi nei garage (affittati da italiani senza scrupoli), il fermo di 3 personaggi loschi anche d'aspetto, un po' di stratte di mano, un momento di tensione quando un locale ed un foresto si son guardati in cagnesco per via di un permesso di soggiorno mancante (non al locale of course) il tutto sedato dal pronto (???) intervento di un pubblico ufficiale che con pragmatismo e sprezzo del pericolo ha detto piu' o meno "che ci posso fare?", sprezzo del pericolo o incoscienza, perche' di fronte ad una frase del genere e' ovvio che poi qualcuno pensa "se tu non ci puoi fare niente che sei preposto invece a far qualcosa, allora devo arrangiarmi io." con tutte le conseguenze del caso.
una storia allucinante anche perche' andati via i giornalisti e le, alla fine 7, volanti son tornati come scarafaggi quando si spegne la luce in cantina, per le strade i soliti noti, a tutti, impossibile che non lo siano alla chi dovrebbe invece conoscerli, gli spacciatori instancabili propinatori di morte.
Ci siamo quindi fermati per trarre le conclusioni della serata sempre li' all'angolo noto, e nel mentre che siam li' passan auto con passeggeri di dubbia moralita' (alla faccia della ZTL), il privilegiato nostro vicino che ha casa proprio la' ci fa notare quelle macchine che lui ha piu' volte segnalato essere di spacciatori, una in particolare che ogni 10 minuti entra nei garage di via tonzig, ne esce dopo un minuto e si allontana per tornare solo per il prossimo rifornimento.
passata mezz'ora e' come se tutto il can can visto prima con sirene e manette non ci sia mai stato, la strada e' di nuovo proprieta' dei mercanti di illecito, la nostra presenza e' poco piu' che un fatto da annotare nel diario, ma non crea alcun disagio, i traffici proseguono come se noi fossimo nulla, e forse han ragione loro.

domenica 14 ottobre 2007

Pescarotto 28 - grigliata...

Dal Gazzettino di Padova di domenica 14 ottobre:

ANCHE ALCUNI POLITICI, MA NON L’ASSESSORE RUFFINI
Via Pescarotto in strada per la grigliata della sicurezza
Le chiamano "grigliate per la sicurezza", in realtà sono i tentativi, posti in atto dai residenti, di creare "nuova socialità" all'interno dei quartieri cittadini a rischio degrado. Due settimane fa salsicce e costicine erano state cucinate, dall'associazione Sos Padova, in via Donghi, a pochi metri da via Bixio e via Cairoli, nel cuore del quartiere stazione. E fu un inaspettato successo di partecipanti. Venerdì sera l'iniziativa è stata replicata, stavolta a firma del comitato del Pescarotto, in via Confalonieri altra zona tristemente segnata da problemi di spaccio, prostituzione e clandestinità. E il successo è stato replicato e moltiplicato. In un paio d'ore sono state consumate 180 costicine, 150 salsicce e 80 litri di vino. «Un evento straordinario - hanno ripetuto in coro Denis Menegazzo e Paolo Manfrin, presidenti del comitato Pescarotto e di quello Stanga 6 -. Finalmente vediamo un quartiere in cui la gente non ha paura, per una volta, a scendere in strada e a stare insieme. La prossima volta andremo in via Manara dove si continua a soffrire un degrado terribile». Manifestazioni, le grigliate, che sembrano avere anche la capacità di unire le diverse forze politiche. Al Pescarotto infatti erano presenti i parlamentari di An Maurizio Saia e Filippo Ascierto, il consigliere regionale dello Sdi, Carlo Covi; il presidente del quartiere 3, Andrea Micalizzi, che ha sottolineato: «I cittadini hanno fatto una cosa meravigliosa, che unisce. Stando insieme hanno cambiato, per una sera, la socialità del quartiere. Tra qualche giorno comunque partirà anche una serie di interventi precisi».

«Ci spiace - ha terminato Denis Menegazzo - che l'assessore Daniela Ruffini, venerdì, oltre che ai fedeli musulmani, sapendo della nostra manifestazione, non sia venuta a portare il suo saluto anche ai cittadini padovani».

sabato 13 ottobre 2007

Pescarotto 27 - un successo la grigliata al pescarotto

un successo la grigliata svoltasi jersera al Pescarotto, all'incrocio tra via Confalonieri e via Tonzig.
tutto e' proceduto in armonia, c'eran un po' tutti, il PdQ Micalizzi, l'on. Ascierto, poi Saia, Covi, ma soprattutto c'eran i residenti di quelle vie.
Tutti gentili, tutti han parlato con tutti, la carne era eccezionale, il vino abbondante, solo le patatine erano un po' scarse, in compenso c'eran molti bagigi.
La cosa bella e' che tutto e' stato organizzato dalla gente che li' abita, dalla rete dei comitati per la sicurezza, non da politici e non per motivi di partito.
Per questo tutti ci han tenuto a fare un salto.
Ora appuntamento per venerdi prossimo per la fiaccolata, cerchiamo di non perdere l'abbrivio e neppure di riposare sugli allori, ora che abbiamo l'attenzione, noi come gli altri padovani che vivono in zone a "rischio", cerchiamo di dare una scossa all'amministrazione.

venerdì 12 ottobre 2007

Tales of ordinary lives Andrea Colonello Pescarotto Padova: venerdi carne!

Tales of ordinary lives Andrea Colonello Pescarotto Padova: venerdi carne!

venerdi carne

stasera al Pescarotto una grigliata per la sicurezza, o una grigliata per riappropiarci delle nostre strade, come si preferisce, o solo una grigliata per stare insieme tra vicini che quasi non si conoscono.
m'han detto di portare un po' di snacks, ho preso vino, una torta e dei bagigi, ma spero che la carne ci sia.
e' un'occasione per togliere per qualche ora dalla strada la feccia spacciatrice che staziona di solito all'incrocio tra via Tonzig e Confalonieri.

giovedì 11 ottobre 2007

grigliata

buongiorno,
scrivo a Voi per sapere come e' organizzata la grigliata di venerdi, dove si terra' e se c'e' bisogno di una mano.
Approfitto pero' per aggiungere una considerazione su tutte queste manifestazioni di consenso che ha ricevuto la chiusura temporanea del phone center di via Grassi, per dire che non sono molto d'accordo su questi entusiastici toni, non c'eran gli spacciatori perche' c'era il phone center, semmai il contrario, tant'e' che ora non e' cambiato nulla, chi passasse di la' la sera non troverebbe la zona ripulita dalla feccia, ma tanta gente che apparentemente ozia stazionando sui gradini del negozio o della cittadella, e che si sposta ai bordi della strada tanto piu' numerosa quanto piu' la sera s'inoltra.
E' mia intenzione, per quanto possa interessare, scrivere le stesse cose in una lettera da mandare ai quotidiani.
cordiali saluti,
Andrea Colonello

------------------------------------------------------

mercoledì 10 ottobre 2007

Residenti operai

Da "Il Gazzettino di Padova" del 10/10/2007

Malta e cazzuola, i residenti del Pescarotto , ieri mattina, si sono improvvisati manutentori stradali e hanno sistemato il marciapiede di via Tonzig, nel tratto davanti alla scuola musicale Gershwin.

«È da oltre un anno - denuncia Carmelo Delia vice presidente del comitato Pescarotto - che abbiamo ripetutamente chiesto al Comune di mettere a posto questo tratto di strada. Ma nulla è stato fatto. Nel frattempo diverse persone sono cadute, una signora, a giugno, si è anche rotta i legamenti del ginocchio».

«Il Consiglio di quartiere - riprende Carmelo Delia - ci aveva assicurato che nelle sue casse sarebbero entrati 400 mila euro proprio per la sistemazione degli spazi verdi, dell'illuminazione, e dei marciapiedi sconnessi che ci sono nelle vie del nostro quartiere. Nessuno di questi interventi è avvenuto. Inoltre perché qui, in via Tonzig, fosse cambiato un palo della luce, pericolante, abbiamo dovuto chiamare i pompieri».

E accanto ai residenti, l'onorevole di Alleanza nazionale, Filippo Ascierto, che togliendosi la giacca e prendendo la cazzuola per coprire il buco sul marciapiede esclama sorridendo: «Beh, alla faccia della casta!...oggi faccio il muratore, ieri, in via Anelli, lo spazzino. È incredibile pensare che in questa strada il problema del marciapiede c'è da almeno due anni e nonostante le segnalazioni dei residenti mai nessuno è intervenuto. L'amministrazione latita, totalmente».

«Ma li capisco - continua ironico il parlamentare di Alleanza nazionale -, perché stanno realizzando tante cose importanti per la città: la nascita del Partito democratico, la legittimazione delle coppie di fatto, trovare una casa a tutti gli immigrati. Intanto ai padovani promettono stanziamenti straordinari per i quartieri, ma nessuno vede dove vengono investiti».

«Nonostante tutti i disagi che continuiamo a sopportare - ripete un residente del Pescarotto - l'amministrazione sappia che noi non cederemo, e che continueremo a combattere per il rispetto della legalità e perché il nostro quartiere sia davvero tutelato, cosa che purtroppo invece non sta accadendo. È triste dover prendere atto che dobbiamo essere noi abitanti ad arrangiarci se vogliamo "rattoppare" un marciapiede. Dove sono i nostri amministratori?».Matteo Bernardini