giovedì 3 settembre 2009

i soliti democristiani

e dopo fingono di non sapre perche' han perso le elezioni!

da gazzettino.it

Giovedì 3 Settembre 2009, Il richiamo per «una scelta responsabile» è diventato un «rompete le righe». I consiglieri di centrodestra al Brentella-Valsugana hanno messo in scena, l’altra sera, un disarmante "tanto peggio tanto meglio", impallinando il leghista presidente designato di uno dei tre quartieri dove la coalizione aveva vinto, lo scorso giugno, pur senza convincere evidentemente i suoi stessi eletti. L’appello del coordinatore Filippo Ascierto - che l’altro giorno ha confessato qualche sospetto, visto il suo j’accuse sulle spaccature e i personalismi interni alla coalizione -, non è bastato e l’autolesionismo del PdL padovano è arrivato all’epilogo. Misero finale che rischia fortemente un bis questa sera, nella seduta del quartiere Arcella, e un tris en-plein domani, con la riunione del Cdq Centro.
Non sono faccende solo di rione, nè baruffe attribuibili alla scarsa conoscenza del Cencelli. In realtà, il caos è ben stratificato, visto che tra lo stesso coordinatore e il suo vice-vicario, Giustina Destro, c’è un bel po’ di ruggine. Figurarsi scendendo via via verso il basso... In questa terra di nessuno, dove il carisma di ognuno viene messo alla conta, e gli "amici di" valgono ben più della strategia di partito (ammesso ma non verificato che qualcuno sia stato in grado di delinearla), non sorprende che il consiglio di un quartiere sia un’occasione come un’altra per i dispetti, i veti, il braccio di ferro.
Ha ragione l’onorevole Destro, che nella lettera ai consiglieri rifiutava la rappresentazione «di un partito rimasto diviso in due parti»: le parti infatti risultano ben più di due, ma tante quanti sono gli eletti, ognuno dei quali si sente la vera anima del (suo) gruppo.
Resta il fatto che su sei circoscrizioni, tre sono ancora senza vertice, tutte e tre quelle dove il centrodestra ha vinto le elezioni. Come dire che mezza città è nell’
impasse virtuale grazie ai maldipancia del PdL. Che adesso rischia di non trovar pace in tempo utile per evitare la figuraccia del commissariamento (al quale molto probabilmente qualcuno mira).
Vien da pensare a cosa sarebbe accaduto se a giugno il PdL avesse conquistato tutta la città: l’attuale crisi nei quartieri starebbe paralizzando l’intero Palazzo.

Nessun commento: