venerdì 24 aprile 2009

liberta' di informazione

ecco chi mette in pericolo la liberta' di informazione.
saro' ripetitivo ma questi son proprio deficienti, oltre che verti fascisti, altro che richiamo orale, gli ci vorrebbe un po' di riposo nelle patrie galere, o meglio, un po' di lavori forzati.

e carrai "osserva", sono anni che osserva, osserva questi pedrini cretini che stappano damiogiane in faccia sua in piazza, che esplodono fuochi d'artificio in faccia sua in piazza, insomma, osserva cosi' tanto che pare immobile, rintronato, ma quando parla e' peggio

Giovedì 23 Aprile 2009,
Sono da poco passate le 13 di ieri. Gli studenti del movimento dell’Onda anomala e alcuni disobbedienti si ritrovano sul listòn per protestare contro la misura adottata dalla Questura di avvisare “oralmente” cinque di loro: Enrico Zulian, Omid Firouzi, Alex Favaretto, Elia Rosati e Sabastian Kohlscheen di “essere ritenuti soggetti dediti alla perpetrazione di reati che mettono in pericolo la sicurezza e la tranquillità pubblica”. Gli ultimi fatti, in ordine di tempo, a cui si riferisce il provvedimento sono la contestazione durante il giorno del ricordo per le vittime delle Foibe del 10 febbraio, che ha portato all’arresto di Davide Fontolan; i banchetti elettorali rovesciati dal Collettivo di Scienze politiche nella Facoltà di via del Santo ai primi di marzo e le contestazioni alla Lega durante la sua prima uscita al Portello il 4 aprile scorso. Ma prima che la manifestazione di protesta cominci, da palazzo Moroni, raggiungendo gli altri giornalisti presenti, arriva il cronista del Corriere del Veneto e dell’Ansa, Alberto Gottardo. Che la sua presenza ai disobbedienti e agli studenti dell’Onda non sia gradita è presto evidente. Al cronista viene quindi chiesto di allontanarsi. Ma considerando che l’incontro-stampa è stato organizzato in piazza Gottardo rifiuta. E rimane. A quel punto allora, da parte dei no-global, piovono gli insulti a cui fanno seguito un paio di sputi e un ceffone che fa volare via gli occhiali da sole indossati in quel momento dal cronista. Scosso e dolorante Gottardo si allontana. Ad assistere a parte delle scena c’è anche l’assessore alla Polizia municipale Marco Carrai. Il giornalista più tardi sporgerà querela in questura contro Alessandro La Mastra detto "Clava" ed Enrico Zulian detto "Zuzzu" per offese, minacce e violenza. I due sono stati poi denunciati per violenza privata. Recatosi al pronto soccorso Gottardo è stato dichiarato guaribile in sette giorni e gli è stato applicato un collare sanitario. Tra i tanti attestati di solidarietà arrivati al cronista anche quello del sindaco Zanonato. «Esprimo la mia completa solidarietà al giornalista Alberto Gottardo per i fatti occorsi oggi: la violenza nei suoi confronti è un fatto molto grave, e dimostra come i soggetti che l'hanno picchiato siano solo dei ripugnanti rigurgiti del passato».
Matteo Bernardini

sabato 18 aprile 2009

tenere alta l'attenzione

senza clamori e senza politici a metterci il cappello, continuano le passeggiate in quartiere, aperte a tutti, a vantaggio di tutti.

dal Gazzettino di Padova

Sabato 18 Aprile 2009, «La situazione in quartiere sta notevolmente peggiorando, soprattutto in via Curiel, via Fambri, via Pastro». E allora se il Pescarotto continua a soffrire, i rappresentanti del Comitato di quartiere presieduto da Denis Menegazzo sono tornati di ronda. L’hanno fatto ieri sera ritrovandosi alle 21 all’incrocio tra via Tonzig e via Confalonieri l’incrocio che ormai diventato il presidio-fisso da cui poi partono le “passeggiate” dei residenti. Intanto ieri sera, sempre alla Stanga, di ronda sono scesi anche gli immigrati guidati dal conduttore televisivo de La8, l’egiziano Mohamed Ahmed. Anche per loro appuntamento alle 21 con partenza da via Venezia.

lunedì 6 aprile 2009

sul quartiere 3

lettera pubblicata dal Gazzettino di Padova del 4 aprile

Uso improprio
delle sale
del quartiere

Mi è capitato tra le mani un volantino del Partito Democratico, sezione Brenta Venezia, nel quale si propagandano alcune iniziative di Partito a favore dei cittadini di San Lazzaro. Tra gli incontri programmati per i cittadini del rione, quello di alcuni consiglieri di Quartiere, tra cui il presidente del Quartiere Andrea Micalizzi, e i consiglieri Gloria Pagano e Paolo Cesaro del Pd che si propongono di incontrare i cittadini ogni sabato del mese, a partire da febbraio, nella sala di Quartiere nell’ex Scuola Gabelli a San Lazzaro. Tali “eventi” possono essere legittimati dalla qualifica di consigliere di Quartiere, invece sono a nome del Pd come si legge nel volantino in mio possesso. L’uso improprio, per fini elettorali, tra l’altro senza delibera di Quartiere, per quanto non risulta dagli atti, prospettano quantomeno una scorrettezza di comportamento verso i cittadini che pagano la realizzazione delle sale con le proprie tasse.
Michele Russi
Vice pres. di minoranza (Pdl)
Quartiere 3 Est

venerdì 3 aprile 2009

vigili urbani

possono farsi chiamare come vogliono ma sempre vigili urbani rimangono e poi ci si chiede come mai la gente non gli da fiducia e prefrisce rivolgersi a Polizia e Carabinieri, vere Forze dell'Ordine!
Multano i carabinieri in sota ma le macchine che entrano contromano in via del Pescarotto (visto che si muovono) possono passare, non sono mica in sosta.


Venerdì 3 Aprile 2009,
VIA RISMONDO Carabinieri multati dai vigili (m.a.) Carabinieri sotto "attacco" dei vigili urbani. Ancora una volta gli agenti municipali, ligi al dovere, hanno deciso l’altro giorno di appioppare multe alle auto davanti alla caserma di via Rismondo. Non importa che siano auto di servizio dei carabinieri o veicoli delle tante persone che arrivano per sporgere denuncia, se sono fuori dagli spazi consentiti perchè il parcheggio è pieno scatta inesorabile l’ammenda. Per sottolineare la poca elasticità dei vigili urbani è bene ricordare quando accaduto lo scorso 18 ottobre. Mirco Zella, commerciante di corso del Popolo, dopo aver fermato un nordafricano armato di coltello che voleva rubargli degli orologi, si è recato in via Rismondo nella caserma dei carabinieri. Qui non trovando posto per l’auto negli appositi parcheggi, aveva posizionato il mezzo in un’area vietata ma sul parabrezza aveva attaccato un cartello spiegando che era nella caserma per sporgere denuncia. Quando verso le 14.30 i vigili urbani sono arrivati in via Rismondo, però, hanno ugualmente appioppato la multa al negoziante. «Gli ho spiegato - aveva ricordato Zella - che stavo sporgendo denuncia, allora un vigile mi ha detto che mi avrebbe fatto scendere l’ammenda da 74 euro a 36 euro, e così ha fatto. Poi prima di andarsene hanno dato la multa ad altre cinque autovetture, tutte di proprietà di cinque carabinieri».