lunedì 2 febbraio 2009

sicurezza

sara' anche sfortunato il sindaco muratore, ma il suo piglio da sceriffo della mutua non lo ajuta certo a sfangarsela da certe critiche.
ricordo solo che quando si chiuse il ghetto di via anelli disse di voler "spalmare" certi fenomeni in giro per la citta, di "diluirli", ebbene, e' riuscito nell'impresa di rendere il centro e la periferia ugualmente insicuri....
alla faccia delle supermulte, dei muri e del piglio da decisionista

dal gazzettino del 2 febbrajo

Padova
NOSTRA REDAZIONE
È Padova la città più insicura del Nordest: lo conferma il sondaggio sul sito del Gazzettino online. Quasi 7 lettori su dieci (il 68,6%) hanno indicato il capoluogo euganeo nella risposta a scelta unica. Un primato inattaccabile visto che alle spalle c’è Verona con il 10% e poi Treviso con il 5,7.
A dare la palma dell’insicurezza alla città del Santo ha contribuito anche la notizia che i sei romeni arrestati per lo stupro di Guidonia fossero diretti proprio a Padova (la certezza è giunta dal testo delle intercettazioni telefoniche), ma anche dalle ultime iniziative anti-droga (la maxi multa di 500 euro per i consumatori varata dal sindaco Zanonato) adottate per frenare l’aumento del mercato degli stupefacenti.
«Dalla mia città arrivano segnali molto inquietanti - ha commentato il governatore del Veneto, Giancarlo Galan, padovano doc - e c’è da spaventarsi ad apprendere che una banda di stupratori volesse trovare rifugio prorpio a Padova. Ma questo è il risultato della gestione Zanonato, un sindaco che si maschera da sceriffo cercando d’imitare colleghi molto più efficaci di lui». «Il centrodestra mette in scena la speculazione politica - gli ha replicato l’on. Alessandro Naccarato (Pd), ex capogruppo di maggioranza in consiglio comunale - Se si vuol affrontare seriamente il tema sicurezza cerchiamo soluzioni come sta facendo proprio Zanonato».
Sotto accusa da parte dei politici del centrodestra e dei comitati cittadini (quello di via Anelli e di una zona difficile come la Stazione) è anche l’assessorato all’Accoglienza voluto dalla giunta Pd che farebbe di Padova una sorta di Eldorado per i clandestini: «Lo dimostra anche il fermo di un 17enne tunisino da parte della Polfer: stava confezionando droga e dai successivi controlli si è scioperto che era sbarcato tre giorni prima a Lampedusa» commentano l’on. Filippo Ascierto e l’assessore provinciale alla Sicurezza, Mario Verza (entrambi di An). «A Padova si sconta il buonismo accattone dei cattocomunisti» chiosa l’ex on. Mariella Mazzetto (Lega).
In città c’è il timore che le bande una volta di stanza in via Anelli (ora sgomberata e ripulita) si siano "spalmate" un po’ in tutti i quartieri - soprattutto periferici - della città: «Il Bronx è ormai diffuso in tutta la città» assicurano Paolo Manfrin e Maurizio Meridi, i due portavoce dei Comitati Stanga e Sos Padova.
Gigi Bignotti

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