lunedì 2 febbraio 2009

il centro come la periferia?

son questi i risultati tanto sperati da chi ha concesso fiducia al sindaco muratore zanonato?
disse di voler "splamare" certi fenomeni per la citta', al fine di "diluirli", beh... missione compiuta, non sono calati, on sono meno gravi, ma ormai capitano dappertutto, senza distinzione tra centor e periferia.
dal Gazettino del 2 febbrajo:
Padova
Due fidanzati aggrediti, pestati e rapinati in pieno centro. E’ accaduto l’altra sera, a Padova.
Non bastano le supermulte contro chi consuma droga in città. Non bastano nemmeno le ordinanze antialcol o le "ronde miste" (forze dell’ordine-militari), nè il nuovo controllo del centro messo in atto contro l’invasione degli spacciatori. In realtà, a Padova la paura continua a crescere. Così, dopo aver scoperto che la fuga degli stupratori romeni di Guidonia aveva come méta Padova, dopo il sequestro di una giovane bulgara in zona industriale, subito violentata e trasportata poi a Piacenza infilata nel bagagliaio di un’auto da un altro terzetto di malviventi romeni, la nuova aggressione è arrivata a chiudere una settimana orribile per la convivenza padovani-stranieri.
Il fatto è accaduto sabato sera, ai danni di una giovane coppia (entrambi trentenni, lei del capoluogo lui di San Giorgio delle Pertiche), aggredita e rapinata in pieno centro. Lui è stato malmenato duramente con un casco da moto, lei è stata palpeggiata. I fidanzati sono rimasti vittime dell’imboscata di un "branco" di cinque o sei stranieri ubriachi, che dall’accento riferito potrebbero essere proprio romeni.
Erano le 23,30 in via Emanuele Filiberto, a due passi da Sommariva, con un continuo passaggio di auto, i negozi con le vetrine ancora illuminate e la gente che passeggia sotto i portici. I fidanzati si fermano davanti alle vetrine di un negozio di calzature. Il rumore del "branco" è soffocato da quello delle auto e i due ragazzi non si accorgono dell’arrivo degli individui. Quando sono circondati capiscono che sono ubriachi e che masticano male la nostra lingua.
Tutto avviene in maniera veloce e confusa, tra l’indifferenza degli altri passanti che non fanno in tempo a capire quello che sta accadendo. Il "branco" circonda la coppia e punta subito alla ragazza. Parole volgari, pesanti apprezzamenti. Poi qualcuno si avvicina di più a lei e gli altri lo coprono. E alla ragazza arriva addosso una manaccia che la palpeggia. Il fidanzato interviene subito e affronta gli stranieri.
Quelli però non aspettano altro, lo spintonano e lo mettono all’angolo. Uno lo picchia con un casco da moto, glielo sbatte più volte in testa. Poi gli dicono di consegnare il portafogli. Dentro ci sono ottanta euro. Evidentemente bastano, visto che il "branco" fugge.
Solo a quel punto gli altri passanti capiscono quello che è accaduto. Qualcuno telefona al 113 e in via Filiberto arrivano gli agenti delle Volanti. Il ragazzo viene soccorso e accompagnato al Policlinico. I sanitari lo medicano: ne avrà per una quindicina di giorni.
I due fidanzati rimangono a lungo negli uffici delle Volanti in Questura. Ricostruiscono l’aggressione fin nei minimi dettagli. È sicuro. I malviventi parlavano in italiano, ma con un accento straniero. Quasi certamente il "branco" era formato da indiviudi dell’Est. Forse romeni.

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