domenica 15 febbraio 2009

appuntamento a venerdi

dal Gazzettino di Padova del 14 febbrajo

Sabato 14 Febbraio 2009, Pettorina catarifrangente, pila e telefono cellulare alla mano. Al Pescarotto tornano le ronde dei residenti. L’esordio-2009 delle “passeggiate di quartiere” è fissato per venerdì prossimo alle 21.30. Punto di ritrovo: l’incrocio tra via Tonzig e via Confalonieri, nel cuore del rione che dopo la chiusura dei block di via Anelli è diventato il nuovo rifugio per gli immigrati clandestini della Stanga.
«Venerdì torniamo sulla strada a monitorare i luoghi “caldi” della nostra zona – annuncia il presidente del Comitato Pescarotto, Denis Menegazzo – Con noi avremo le pile, i telefonini con i numeri di Polizia e Carabinieri già inseriti, e tanta voglia di offrire un po’ di sicurezza al nostro quartiere che è stato ridotto a una pattumiera».
«Abbiamo deciso di riprendere le ronde – termina Denis Menegazzo – perché ci siamo resi conto che hanno dato degli ottimi risultati. I residenti, anche quelli che magari non scendono in strada con noi, le apprezzano».
Ma venerdì i rappresentanti del Comitato Pescarotto non saranno soli, perché al loro fianco passeggeranno anche gli esponenti di Comres, l’associazione di commercianti e residenti del centro-storico, guidata da Massimiliano Pellizzari.
«Saremo al fianco dei nostri amici del Pescarotto – conferma Pellizzari – perché, come abbiamo sempre sostenuto, la sicurezza è un bene di tutti. Che a Padova, da tempo, sta purtroppo scarseggiando».
Tanto che la voglia di ronde sembra essere diventata contagiosa e non riguardare solo i comitati di quartiere, ma, estendendosi in maniera assolutamente bipartisan, anche tutti gli schieramenti politici: dal Pd al Pdl sino alla Lega Nord che lo sdoganamento e l’istituzionalizzazione delle ronde li rivendica come una battaglia padana combattuta e vinta pure in trasferta: in Parlamento.
«Stiamo definendo lo Statuto di “Veneto Sicuro” – spiega il segretario provinciale della Lega Nord, Maurizio Conte -, l’organizzazione che a Padova e Treviso dovrebbe portare alla costituzione formale delle ronde all’interno degli enti locali. In questo modo, sulla base del “Pacchetto-sicurezza” che ora passerà in discussione alla Camera, le associazioni di cittadini che formeranno le ronde potranno essere riconosciute da comuni e province».
E il segretario provinciale del Carroccio, che è anche consigliere regionale, avanza l’ipotesi di un finanziamento proprio dell’amministrazione-Galan per sostenere i nuovi “angeli custodi” della sicurezza fai-da-te: «La Regione – ricorda Maurizio Conte – ha stanziato un fondo di 15 milioni di euro per la sicurezza. Credo quindi ci sia la possibilità di destinarne una parte per appoggiare gli enti locali che decidono di investire in quelle associazioni, riconosciute dalla legge, che avranno come obiettivo quello di monitorare il territorio».
«L’istituzionalizzazione delle ronde – termina il segretario provinciale leghista – penso sia anche un attestato importante per il lavoro svolto in questi anni dai comitati di quartiere, molti nati grazie alle iniziative del nostro partito».
Matteo Bernardini

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