venerdì 13 febbraio 2009

corsa alle armi

dal Gazzettino di Padova del 13 febbrajo

Padova. Corsa alle armi, i commercianti:
«Troppa criminalità, dobbiamo difenderci»

Ieri infuocata assemblea. Negozianti e residenti
hanno fatto richiesta del porto d'armi alla questura


di Michela Danieli
PADOVA (13 febbraio) - Nove commercianti e sette residenti del centro chiedono il porto d’armi. Presenteranno richiesta alla Questura, ufficialmente e secondo l’iter previsto dalla legge.
Ma nell’immediato non si rivolgono alle istituzioni, ma alla Lega Nord, durante il dibattito “Emergenza Sicurezza - Esperienze a confronto” che il Carroccio ha promosso ieri sera in un’affollatissima Fornace Carotta, affiancato da Citt’Antenore e da Comitati cittadini.

È questa l’occasione buona per essere capiti secondo il Comres, il Comitato commercianti e residenti del centro storico guidato da Massimiliano Pellizzari, che spiega: «C’è troppa criminalità, non ci sentiamo sicuri e così nel corso della nostra ultima riunione abbiamo deciso di chiedere il porto d’armi per difenderci. Siamo rimasti stupiti perché questa richiesta è arrivata dopo la sentenza del tabaccaio che ha ucciso un rapinatore ed è stato condannato a un anno e otto mesi, contro i nove anni chiesti dal pubblico ministero. Un'arma implica il potere di usarla, quindi preoccupa. Ma dopo quello che è successo a Padova non possiamo biasimare nè i commercianti nè i residenti, assillati dal fatto di non sentirsi assolutamente sicuri».

Annuncio choc, a cui il segretario padovano della Lega, Maurizio Conte, risponde con toni pacati. «Se questi commercianti sono venuti a dirlo a noi – dice – è chiaro che la Lega ha dimostrato di tenere alla sicurezza del proprio territorio. Lo ha dimostrato con i suoi sindaci, con la sua linea trasparente».

Sul fronte politico Conte si dichiara aperto al confronto, al dibattito, ma non nasconde la forza del suo partito, rinvigorito dai trionfali sondaggi che danno la Lega praticamente senza rivali in città. Ieri sera relatori, accanto a Conte, il segretario padovano Leandro Comacchio e quello nazionale Gian Paolo Gobbo, che è anche sindaco di Treviso; e ancora Oreste Terranova, tra la rosa dei candidati a sindaco del Pdl. Di seguito Luca Prioli, segretario regionale Coisp, Coordinamento per l’indipendenza sindacale delle forze di Polizia, e Denis Menegazzo a nome dei Comitati.

La cronaca. Primo tempo: mitragliata a zero sul sindaco Flavio Zanonato. Menegazzo: «Sicurezza? È vivere senza preoccupazioni. Invece noi finora da Zanonato siamo stati presi in giro con cancelli, che possono essere aperti da chiunque e non sono controllati da nessuno; con ordinanze che lasciano le prostitute per strada e talk show pagati con i nostri soldi».

Ancora Terranova, che Conte ribadisce "non essere assolutamente il candidato della Lega. L’ex amministratore tocca i temi della casa e degli asili, che dovrebbero avere priorità per le giovani famiglie padovane. Nel dibattito è intervenuta il consigliere comunale Mariella Mazzetto, che ha attaccato “l’indifferenza di Zanonato verso la legge", dopo di lei il sindaco di Cittadella e deputato Massimo Bitonci, Domenico Riolfatto, assessore provinciale Mobilità (Fi), e in chiusura Gobbo.

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