mercoledì 11 febbraio 2009

altro che cancelli

dal Gazzettino di Padova

L’alloggio in via Confolonieri 15/a, di proprietà di un tossicodipendente padovano, veniva utilizzato da due spacciatori magrebini
Confiscato l’appartamento-magazzino della droga
Diventata irrevocabile la sentenza, il mini passa allo Stato che potrà decidere se tenerlo o venderlo all’asta

Mercoledì 11 Febbraio 2009,
(G.Colt.) L’appartamento è stato confiscato. Ora è di proprietà dello Stato, che potrà decidere se tenerlo o metterlo all’asta. Veniva utilizzato da due magrebini come magazzino della droga. L’alloggio, che si trova in via Confalonieri 15/a, all’interno 20, era di proprietà di Antonio Palmieri, tossicodipendente con precedenti per tentata rapina e resistenza a pubblico ufficiale, che lo aveva ereditato dalla madre Lucia.
Il mini era stato posto sotto sequestro - primo provvedimento eseguito a Padova - su disposizione della Procura dopo che gli agenti del Commissariato Stanga avevano scoperto che veniva utilizzato da una coppia di spacciatori per nascondervi la droga. Era l’agosto 2007. In manette erano finiti Dinari Haimen, ventitreenne marocchino, e Hadede Tajssir, trentenne tunisino, entrambi clandestini, che di fatto dimoravano nell’appartamento attiguo, all’interno 19, intestato ad una nigeriana. Nel mini di Palmieri, sotto un materasso abbandonato, era stato rinvenuto un etto e mezzo di eroina, la cui detenzione era stata attribuita ad un altro tunisino. L’appartamento-magazzino era stato affidato in temporanea custodia giudiziale all’amministratore condominiale.
Dinanzi dal giudice delle indagini preliminari Paola Cameran, Dinari e Hadede hanno scelto di scendere a patti con il pubblico ministero Paola De Franceschi. Se la sono cavata con undici mesi di reclusione a testa. Ma il giudice ha convalidato il sequestro dell’appartamento facendo scattare la confisca. Che ora è diventata effettiva espropriazione immobiliare con il passaggio in giudicato della sentenza che l’ha resa irrevocabile.
Si tratta di un atto importante, in quanto va a colpire patrimonialmente anche quei concittadini che affittano i propri appartamenti a clandestini incassando cifre esorbitanti in nero. La confisca rappresenta un deterrente contro le speculazioni sul degrado.

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