martedì 6 aprile 2010

Pasqua in via Manara

da gazzettino.it

(m.a.) Non c’è pace per via Manara e i suoi residenti sempre attanagliati dal degrado provocato dallo spaccio di droga. Nemmeno a Pasqua questi cittadini della Stanga possono godere di un po’ di tranquillità. Sono le 21 di domenica quando nella piccola stradina, all’altezza delle palazzine 37 e 39, la polizia insieme ai militari dell’esercito arresta un pusher tunisino. Dietro le sbarre è finito Nabil Abbassi di 24 anni, che prima di essere catturato ha gettato tre involucri per un totale di tre grammi di cocaina. Lo straniero, che ha reagito al fermo sferrando un calcio sugli stinchi a un militare, è stato ammanettato alla ringhiera di un condominio. La scena, molto movimentata e rumorosa, è stata vista da una abitante della zona. Gisella Scanferla da anni, a fianco del Comitato Stanga, ha cercato e ancora ora sta provando a combattere il mercato della droga che si sviluppa in via Manara proprio sotto le sue finestre. «Ormai dopo anni - afferma la donna - siamo abituati a scene di arresto, di spaccio e di prostituzione. É triste doverlo ammettere, ma siamo quasi abituati al degrado. Domenica, proprio a Pasqua, il nostro dopo cena è stato rovinato dall’incursione di uno spacciatore nel quartiere e il suo conseguente fermo. Un parapiglia che ha disturbato tutti. Io stavo riposando sul divano e mio marito era già a letto. In via Manara - prosegue Scanferla - nulla è cambiato. Il giornalaio vicino alla chiesa di San Pio X, ogni mattina si trova l’ingresso e la saracinesca dell’edicola imbrattate di urina e feci umane. Ogni giorno lo vedo che pulisce con l’ammoniaca. Non è giusto, meritiamo rispetto come qualsiasi altro cittadino di Padova».

Nessun commento: