lunedì 13 luglio 2009

parlar col muro

mentre zano parla coi muri a parlar con zano e' come parlar col muro.
mi fan tenerezza i commercianti delle paizze, il luogo di spaccio per eccellenza a Padova, il luogo da anni ormai presidiato da spacciatori italiani e non, tossici, italiani e no, con assidua determinazione.
il cnetro del centro di padova, ammirato da turisti che si stringono la birsa al corpo quando vengono per ammirare la piazza e si trovano a dover controllarsi il portafogli.
un luogo, guarda caso, a due passi dal comune, am zano, che non esce dal palazzo, non aprla con la gente e, soprattutto, non l'ascolta, forse non se n'e' reso conto, nel suo palazzo pieno di servi non sente la necessita' di dare una pulita alla piazza, invasa, come se non bastasse, da centri sociali e ondini animali.
Il sindaco nel suo isolamento e' cosi' cieco che non vede quello che accade al suo fianco?
Tant'e'!

dal Gazzettino di Padova
Lunedì 13 Luglio 2009, (m.a.) Il sindaco Flavio Zanonato già a novembre dell’anno scorso era stato messo al corrente delle cattive frequentazioni di piazza delle Erbe. Un gruppo di commercianti aveva indirizzato al primo cittadino e al questore Luigi Savina una lettera di protesta, sottolineando a più riprese come il centro storico sia "infestato" da spacciatori nordafricani e tossicodipendenti. Prima della gelateria "Tierra de fuego", al numero 20 di piazza delle Erbe c’era il bar "Mocassino" gestito da cinesi. Anche gli asiatici avevano tentato diverse volte di allontanare dal locale i pusher magrebini. Allora il gestore Gao Feng Xu aveva detto: «Non ho colpe se nel mio bar arrivano gli spacciatori. Il degrado di piazza delle Erbe e del centro storico è merito del sindaco Zanonato. Purtroppo non ho il potere di chiedere i documenti alle persone che arrivano nel mio bar. Il mio è un esercizio pubblico e ho il dovere di servire tutti. Sto provando ad allontanare gli spacciatori, ma non è facile. Vorrei riuscire a lavorare in maniera tranquilla così da accogliere nel migliore dei modi i normali clienti». «Insieme ai titolari delle altre attività commerciali presenti sulla piazza - aveva continuato il barista asiatico - stiamo scrivendo una lettera che spediremo a questore e a sindaco. Chiederemo di avere tutte le sere sulla piazza, dalle 21 a mezzanotte, almeno un’automobile delle forze dell’ordine. Una soluzione che era già stata presa, prima dell’avvento di Zanonato, e che aveva ridotto di molto l’afflusso della malavita in piazza delle Erbe. Noi vogliamo debellare il degrado e restituire la piazza alla città. Solo così continueremo a lavorare in serenità».
Nonostante infatti i continui controlli da parte della polizia e dei carabinieri delle piazze del centro storico, gli spacciatori continuano a girare indisturbati.
Tra il Duomo e piazza delle Erbe passando per il Ghetto, i pusher nordafricano cedono ai giovani padovani cocaina, eroina e hashish aumentando di fatto il degrado nel centro storico e penalizzando i commercianti.

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