lunedì 27 luglio 2009

lettera da destra

dallle lettere de "il Gazzettino di Padova"

Domenica 26 Luglio 2009, Un grazie
a Marco Marin
per il fair play
Vogliamo esprimere il nostro apprezzamento per Marco Marin che ha dimostrato una volontà ed una disponibilità encomiabili impegnandosi in un’impresa impossibile, spendendosi generosamente in una campagna da lui impostata sulla correttezza e sul rispetto, senza esasperazioni e sensazionalismi, né colpi bassi portati all’ultimo minuto. Marin ha svolto il suo compito con il fair play del vero sportivo, mentre ispezioni nel suo ufficio hanno bloccato tutta l’attività frenetica dell’ultimo giorno, né gli è stato lasciato tempo di replicare a false notizie fatte circolare ad arte. La sconfitta non è di Marco, non è solo il candidato che vince o perde, ma è tutta la squadra che non ha avuto tempo per affiatarsi e che ha trovato difficoltà in un a campagna elettorale affannata, strangolata, sempre in salita e alla rincorsa. Il nostro ringraziamento va anche a Giustina Destro e a Filippo Ascierto che hanno affiancato e sostenuto in ogni momento il candidato del Pdl.
Non siamo invece riconoscenti ai dirigenti del Pdl che hanno trovato l’accordo per la nomina con un ritardo vergognoso, lasciando al candidato un tempo insufficiente per organizzare la sua campagna e farsi conoscere. Hanno dato l’impressione di non sapersi accordare, di non saper decidere né scegliere, svalutando così il nominativo designato. Continuiamo a chiederci perché abbiamo dovuto attendere tanto la nomina, e perché il candidato di una città doveva essere oggetto di trattative con altre città, province, regioni, frutto di giochi di potere tra Bossi, Berlusconi, Galan, Ghedini. E insieme al dessert, con un tocco di bacchetta magica tra Zorzato, Giorgetti e Brambilla, venivano servite Verona ad An e Padova a Forza Italia, con 36 giorni per fare una campagna.
Più volte abbiamo sollecitato l’On. Ghedini, allora coordinatore regionale di Forza Italia, ad intervenire per una tempestiva soluzione del problema. Ma non solo siamo rimasti inascoltati, e purtroppo è oggi dimostrato che avevamo ragione, che a volte semplici cittadini a contatto con la realtà quotidiana vedono più lontano di certi politici, ma non abbiamo mai ricevuto la cortesia di un cenno di risposta ai nostri richiami. Vogliamo qui ribadire che gli elettori non sono masse da sfruttare, ma persone da capire nelle loro necessità, ascoltare nelle loro esigenze, considerare nelle loro proposte.
A Padova si è verificato questo: con grande entusiasmo e voglia di cambiamento noi elettori di centrodestra abbiamo sostenuto Marco Marin che ha ottenuto il 48% di preferenze, tante ma non sufficienti per il risultato che volevamo. Noi imputiamo alle beghe dei gruppi politici e all’eccessiva ambizione di parecchi candidati al Consiglio Comunale, che si sono spesi più per se stessi che per la coalizione, il mancato raggiungimento del nostro obiettivo e la conseguente perdita della città.
E adesso si ricomincia con le baruffe: persa Padova stiamo perdendo anche la dignità. Le decisioni vanno prese dai coordinatori comunali dopo vari incontri con tutti i componenti, e accettate per il bene della città e dei quartieri in forza al Pdl, che attendono il via libera per l’elezione dei presidenti. Noi semplici cittadini siamo lontani dalla logica delle spartizioni di sedie e di potere, la nostra unica esigenza è vedere una comune e grande opposizione alla giunta Zanonato.
Renzo Sartori, Fausto Bordin, Giorgio Peruzzi, Micol Mancusi, Mirella Faggin,

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