martedì 14 luglio 2009

e si ricomincia (sigh)

al via lo zano IV, tra scontri interni alla maggiornaza ed un'opposizione divisa, che bellezza!

Martedì 14 Luglio 2009, Sarà difficile poter dialogare tra maggioranza e opposizione. Ieri in un centro Altinate gremito di pubblico e autorità, con i sorrisi, le titubanze, le emozioni di neoassessori e consiglieri, è andato in scena il primo consiglio comunale. E già abbiamo capito che la temperatura politica, in questi cinque anni, potrà solo alzarsi.
Dopo l’apertura della seduta da parte del consigliere Fabio Verlato del Pd che ha insediato ufficialmente il Consiglio alle 19.22, il centrodestra, per bocca del capogruppo del Pdl Alberto Salmaso e della Lega, Mariella Mazzetto, ha stigmatizzato subito la candidatura di Daniela Ruffini alla presidenza del Consiglio, proposta da Gianni Berno, giudicandola così: «Come farà a garantire imparzialità se rimarrà anche capogruppo di Rifondazione?» e proponendo Milvia Boselli. Paolo Cavazzana del Pd ha risposto: «Non ci avete fatto proposte». Al che Rocco Bordin, Pdl, ha replicato: «Non ci avete nemmeno consultati, inaudito». Così la Ruffini è stata eletta alla terza votazione, a maggioranza semplice, messa al ballottaggio col candidato del centrodestra, Giampiero Avruscio. E il centrodestra si è diversificato sulla sfumatura: chi a votare lui chi ad astenersi, in ordine sparso.
Poi è cominciata l’avventura politica. Daniela Ruffini a garantire ascolto nei confronti della minoranza ma anche di tutti i più deboli, dalle donne agli immigrati. E il sindaco, che ha illustrato il suo programma con una lunga ricognizione sui temi più importanti. Ci ha colpito la volontà espressa di saldare il sostegno ai singoli al rilancio della città. Aiuto economico a chi perde lavoro dunque, oppure ai giovani che cercano casa perché non fuggano nei comuni contermini. E opere pubbliche: «il nuovo auditorium si farà nell’ex piazzale Boschetti e renderà Padova capitale del Veneto per la classica. Verranno persone anche da fuori regione». Nessun ripensamento. Poi il nuovo ospedale: «Lo realizzeremo» e lo sviluppo delle imprese. «Ci sarà una delega all’Innovazione per un rapporto più stretto con l’Università». Il sindaco ha promesso il recupero di via Anelli, nuovi vigili nei quartieri, ma anche 13 nuovi orti per gli anziani. Negozi di vicinato e stop ai centri commerciali. Ma è stato sui giovani che ha puntato: «contrasteremo droga e alcolismo con l’educazione, insieme alle famiglie, premieremo i loro talenti, faremo una Consulta dei giovani per verificare se funzionano le nostre politiche». Un discorso più volte interrotto dagli applausi.
Poi ha preso la parola Marco Marin che gli ha conteso la poltrona di sindaco. «Saremo i controllori dell’amministrazione - ha detto - Anzi faccio gli auguri al neoassessore alla Partecipazione, Silvia Clai, perché sappiamo com’è finita nella scorsa amministrazione. Un fallimento. Per noi significa trasparenza e faccio subito una proposta: che ai consiglieri e ai cittadini venga dato in mano un bilancio più trasparente, dove tutti possano leggere le cifre. In secondo luogo l’ospedale a Padova ovest: «La Giunta ha sentito che ne pensano l’Ordine dei Medici e la facoltà di Medicina? Noi li incalzeremo su questo e su quello che farà o meno sulla sicurezza. E infine ci confronteremo sui valori: vorrei sapere se la Giunta accoglierà il registro del testamento biologico che è stato proposto. Anche qui saremo giudici severi».
Mauro Giacon

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