sabato 29 agosto 2009

seeee, sembra la volpe e l'uva

magari si candidasse in regione, ce lo toglieremmo dai piedi finalmente.
invece non e' interessato, preferisce fare il sindaco, anche l'uva era acerba dopo che la volpe non riusci a mangiarla.
da gazzettino.it


«Governatore? No grazie
Meglio fare il sindaco»
Zanonato smentisce l’ipotesi di una sua candidatura
Confermata la nomina di Giordani al nuovo Interporto

Sabato 29 Agosto 2009,
Rilassato e abbronzato, dopo le vacanze in montagna e avere già partecipato ad un paio di appuntamenti istituzionali come il meeting di Rimini di Comunione e liberazione e la Festa nazionale dei democratici a Genova, ieri il sindaco Flavio Zanonato è tornato in città. Per partecipare alla riunione con il presidente della Provincia e con quello della Camera di commercio nella quale è stato deciso che sarà Sergio Giordani a presiedere la nuova società nata dalla fusione tra Interporto e Magazzini Generali, parlare degli sportelli aperti dal Comune riguardo la regolarizzazione delle colf e delle badanti, e anche per ritornare su alcuni temi ripresi in questi giorni: dal muro di via Anelli, alla moschea, fino alle voci che lo vorrebbero uomo-simbolo del Pd in corsa per la presidenza della Regione.
Ed è proprio sull’aspetto politico, in risposta al recente sondaggio che lo vede come l’esponente del Partito democratico più conosciuto nella Regione, che il sindaco punta la sua attenzione.
«A candidarmi per la Regione non ci penso proprio – esordisce immediatamente Zanonato stoppando ogni possibile illazione -. Lo escludo assolutamente. E poi un’esperienza regionale l’ho già fatta. Pensate che non so nemmeno se in caso di candidatura ci si dovrebbe dimettere prima dalla carica politica che si ricopre. Ecco, questo può darvi un’idea e farvi capire quanto non prenda minimamente in considerazione la cosa. A me piace fare il sindaco. E lo farò per altri cinque anni».
Quindi sul vertice con Barbara Degani e Roberto Furlan commenta: «Abbiamo deciso di scegliere Sergio Giordani alla guida della nuova società interportuale in un clima di grande collaborazione istituzionale”. Infine il muro di via Anelli e il futuro dei fedeli musulmani oggi ancora ospitati nel Serenissima.
«Riguardo al muro – osserva il sindaco - Non ho detto che non lo abbattiamo perché non abbiamo i soldi. Ho spiegato invece che spendere dei soldi per toglierlo non vale la pena. Lo faremo quando sarà il momento. E per adesso novità sulla riqualificazione dell’area non ce ne sono. Poi ho anche precisato che il muro non è stata certo la cosa più importante che si è fatta in via Anelli. L’operazione fondamentale è stata compiere il trasloco delle famiglie di immigrati che vivevano nel Serenissima».
Dal muro alla moschea il passo è breve: «All’associazione Rahma avevamo proposto una soluzione, lo sapete, che ha sollevato molte polemiche e che tra l’altro è stata ritenuta troppo onerosa dagli stessi fedeli islamici – conclude Zanonato –. Quindi abbandonata l’ipotesi di via Longhin hanno preferito spostarsi sull’acquisto di un immobile di loro proprietà in via Ippodromo. È un capannone in cui non disturbano nessuno e di cui vogliono diventare proprietari. Sullo stato dell’operazione non so molto. Mi informerò e magari incontrerò i rappresentanti dell’associazione Rahma nei prossimi giorni».
Matteo Bernardini

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