lunedì 3 agosto 2009

e dopo i cancelli i capannoni?

da gazzettino.it


Domenica 2 Agosto 2009,
Sul sito internet della “Lega musulmana italiana”, www.lega-musulmana.it è riportato anche l’orario delle preghiere in 27 città del nostro Paese, tra cui Padova. E così si legge che la prima orazione verso la Mecca, durante il periodo estivo, è prevista tra le 3 e le 4 del mattino. E allora, dov’è il problema?, potrebbe obiettare qualcuno. Il problema comincia a manifestarsi quando i fedeli islamici, invece di pregare all’interno delle loro abitazioni o delle loro moschee, lo fanno, come avvenuto l’altra notte in via Manara, nel bel mezzo del cortile condominiale del civico 37. Tanto che la loro preghiera, durata almeno un’ora, ha tenuto svegli parecchi residenti dei palazzi accanto. Persone che il giorno dopo hanno informato della situazione sia il presidente del comitato Manara, Gisella Scanferla, sia il presidente del comitato Stanga6, Paolo Manfrin.
“Anche noi abbiamo sentito i fedeli musulmani pregare l’altra notte – ripete Gisella Scanferla –. Hanno iniziato dopo le tre e sono andati avanti per un bel po’, forse un’ora. Erano una ventina, tutti sistemati all’interno del cortile del civico 37. Ci siamo anche informati per capire se quella dell’altra notte fosse una particolare ricorrenza, però da quanto sappiamo la preghiera in quell’orario dovrebbe rappresentare una consuetudine”.
“E questo ci preoccupa non poco – continua la “Gisa” – perché l’estate è ancora lunga e perché non vogliamo certo passare le notti insonni ad ascoltare le preghiere dei fedeli islamici. Perché noi rispettiamo qualsiasi culto, però anche loro devono avere rispetto delle regole”. Una preoccupazione condivisa anche dal presidente del comitato Stanga: “Se infatti cominciano a crearsi moschee a cielo aperto siamo a posto. Noi invece pensiamo che le funzioni religiose vadano svolte nei luoghi ad essere preposti”.
“Non possono fare quello che vogliono – termina Paolo Manfrin – e poi, francamente, il nostro quartiere ha già dato. Adesso basta”.
Matteo Bernardini

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