giovedì 8 gennaio 2009

poteva andare peggio

l'altra notte un incendio in via Tonzig, e' andata tutto sommato bene, diciamo piu' che altro un grande spavento (e una signora ferita piuttosto serimente) e la dimostrazione, se ancora qualcuno non la'vesse capito, che quei mini non sono proprio tutti occupati da domiciliati dichiarati.

dal Gazzettino di Padova:
Giovedì 8 Gennaio 2009, (M.B.) Svetlana è ucraina, abita al civico 10 via Tonzig da poco più di due anni. Infreddolita, avvolta in una pelliccia chiara, e ancora indossando le ciabatte con cui è scappata dal fuoco poche ore prima, osserva le finestre del suo appartamento e dice: «E’ stato un disastro. Un vero disastro. Adesso non so cosa fare. Dove andare».
«Comunque questo posto – riprende – con il fuoco o senza è un inferno. Ad abitare qui ho paura. La notte lungo i corridoi entrano persone che urlano, che battono sulle porte, che non ti fanno chiudere occhio. Che ti minacciano». Ma la preoccupazione di Svetlana è anche per la sorte del suo piccolo gatto, Thomas, scappato durante l’incendio: «Lui non è abituato a stare fuori. Vive con me. È la mia compagnia. E adesso non so più dove sia».
Al secondo piano del palazzo famoso in quartiere per dare ospitalità a “Tyson”, un extracomunitario – pare di origine tunisina - ben noto alle forze di polizia, abita Afis, un operaio che proviene dal Marocco: «Per fortuna siamo salvi – ripete -, ma abbiamo vissuto attimi tremendi e adesso siamo senza casa».
Afis, con la famiglia, abita nell’edificio di via Tonzig da circa tre anni: «E ci sono stati sempre problemi – racconta – perché è frequentato da tanti clandestini e spacciatori. Fino a qualche tempo fa la caldaia, al piano terra, era aperta, ma quando abbiamo visto che per loro diventava uno spazio in cui dormire e rifugiarsi l’abbiamo definitivamente chiusa».
«Ma il problema – aggiunge un altro condomino – era anche rappresentato dai contatori dell’energia elettrica. Gli spacciatori avevano rotto anche quella porta. Che però non è mai stata sistemata».
Uno dei primi a chiamare i Vigili del Fuoco dopo aver visto le fiamme e il fumo sprigionarsi dal palazzo è stato Carmelo Delia, un rappresentante del comitato Pescaorotto che abita proprio davanti al civico 10 di via Tonzig: «Le scene a cui abbiamo assistito sono state drammatiche. Poteva davvero essere una tragedia. Ma una delle cose incredibili è stato vedere la quantità di persone che uscivano da quel palazzo come formiche. E non erano certo residenti visto come si sono poi dileguati nel quartiere».

Nessun commento: