martedì 20 gennaio 2009

piu' che una promessa, una minaccia

il solerte presidente di quartiere, politicante rampante, si loda per il certamente proficuo intervento di ghettizzazione che sta mettendo in atto al Pescarotto (ma chi si loda si imbroda, si dice a casa mia).
E cosi' eccolo farsene vanto nel suo censuratissimo blog (provate a scrivere qualcosa che non gli vada a genio, non v'e' possibilita' di essere pubblicati, ma egli ha sempre inteso questa come partecipazione: tu partecipi se sei d'accordo con me, senno' a casa).
Ma cosa mi aspettavo di diverso, e quasi mi meraviglio di meravigliarmene.
Cancellate anti-spaccio, anti-degrado (??? ma se sono segnale di degrado, come possono essere anti???), ma soprattutto cancellate a prova di scalatori (!!! si si, leggete, c'e' scritto cosi!!!), ma siccome sono a prova di scalatori, allora ci saranno 4 cancelli, ovvio, come entra ed esce la gente viceversa? o forse l'instancabile pdq vorrebbe che ce ne stessimo dentro i nostri recinti per stare al sicuro?
Insomma sono normali recinzioni o cancelli antidegrado?
O sono simboli del degrado e dell'incapacita' di gestire la situazione?
Sono cancelli per tenere fuori o tenere dentro? comunque per ghettizzare.
c'e' un termine per chi non impara dia propri errori, e questi coi cancelli in testa mi apre sian prorpio tipi di quella fatta.

dal blog del pdq3

PESCAROTTO. Ogni promessa è debito e così in via Confalonieri è iniziato l’allestimento delle cancellate antispaccio in corrispondenza dei civici 15a e 15b. Gli inquilini, noti alle forze dell’ordine e agli abitanti per spaccio di droga e prostituzione, saranno circondati da cancellate a prova di scalatori. Il progetto - realizzato dall’amministrazione comunale con una spesa di 15 mila euro - prevede anche una recinzione interna per separare i due palazzi. Infine, quattro cancelli: due carrai e due, più piccoli, pedonali. Quelli riservati alle auto saranno dotati di motorino elettrico con comando a distanza. Insomma palazzo Moroni alle sbarre di ferro come ultima risorsa anti-degrado, affidandosi nell’occasione all’impresa Secur System.

Beh in fondo è una normale recinzione condominiale, -commenta Andrea Micalizzi, presidente della circoscrizione 3 est- come ce ne sono intorno numerosi edifici della città. Certo, -aggiunge- sappiamo di attività illegali all’interno delle palazzine e questo intervento, frutto del rapporto proficuo tra l’amministratore condominiale e il Comune, ha lo scopo di ostacolare in ogni modo questi comportamenti. Mettiamo a disposizione tutti gli strumenti possibili, la recinzione è solo l’ultimo in ordine di tempo dopo l’illuminazione nuova, la riqualificazione di piazzetta Anfossi e dei giardini, e la ztl. Il Pescarotto è un francobollo ma la guardia resta alta perché non tolleriamo nessuna zona franca, grande o piccola che sia.

«Ringraziamo l’amministrazione per quest’opera», dichiara Dennis Menegazzo, presidente del comitato Pescarotto «del resto siamo stati fra i primi a chiedere i cancelli. Tuttavia, vogliamo suggerire al Comune di dividere la spesa con i signori proprietari che ogni mese puntualmente percepiscono gli affitti, legali o illegali che siano. Perché non si tratta di palazzine disabitate e lasciate a loro stesse. Al contrario, se via Confalonieri è arrivata a questo grave punto di delinquenza, è anche a causa di chi ha chiuso prima un occhio e poi entrambi per i suoi profitti personali».
Il capofila dei residenti del Pescarotto chiede poi un adeguato uso di questo nuovo strumento: «Non vorrei che questi cancelli facessero la fine di quelli di via Manara che restano sempre aperti nonostante la chiusura elettronica e le chiavi in dotazione».

4 commenti:

Anonimo ha detto...

a onor del vero va detto che questo testo non è il presidente che "si loda e che si imbroda", ma è un articolo del Mattino di Padova scritto dalla giornalista Elvira Scigliano. Scritto bene secondo me, ma se si vuole dire la verità è importante non omettere questo particolare.
Non mi sto lodando, ma nel testo che riporti si legge bene che dico che è una normale recinzione condominiale che può consentire all'amministratore condominiale di controllare meglio la proprietà. Sono d'accordo anche io che non è certamente un intervento risolutore, ma è anche vero che si continua da un po di anni ad intervenire con più soluzioni metre prima non si faceva assolutamente nulla.
Va detto anche che la proposta fu lanciata anche dal presidente del comitato pescarotto, che nell'articolo del mattino (pubblicato anche in questo blog) ringrazia l'amministrazione per aver seguito un suo suggerimento.
Come vedi caro Andrea Colonnello, non mi lodo e mi imbrodo delle mie "prodezze" tant'è che ho riportato anche la dichiarazione di Menegazzo che ringrazio. Io credo che dobbiamo smetterla di ascoltare solo le proposte di chi la pensa solo ed esattamente come noi e dobbiamo smetterla di pensare che ci sono i buoni e i cattivi: ci sono invece proposte buone e proposte meno buone. se una proposta è buona io sono per accoglierla a prescindere da chi me la propone. dobbiamo giudicare le idee. quindi, lo ribadisco, grazie ancora a Denis Menegazzo, e mi auguro che con lui e con tutti gli altri (te compreso) si possano concretizzare altre idee.
Però le idee vanno proposte altrimenti se si finisce per criticare solo non si combina mai niente ...se ti ricordi te lo disse anche una signora ad una assemblea pubblica dopo che ti ha sentito solo criticare ...ti ha detto "te sei sempre contro a tutto, se era per te non si sarebbe fatto niente!" ...ecco Andrea, io credo che non dobbiamo correre questo rischio.
un saluto e a presto,
Andrea Micalizzi

Anonimo ha detto...

se non era per me io, i miei compagni di appartamento, gli studenti, gli amici di chi abita nel Pescarotto rischiavano di prendere una multa, nonostante tu avessi garantito il contrario, quindi lascia perdere, ti ricordo gli scontri in quartiere per ottenere solo cio' che era giusto e che voi invece vi eravate dimenticati.
quindi, ti ripeto, lascia stare il fatto che se era per me non si faceva nulla, per fortuna chi abita qua mi conosce e sa quello che ho fatto, e a differenza tua, molto spesso, riesce a vedere con occhio pratico e non ideologico.
se ti ricordi alle assemblee anche tu ti sei preso la tua dose di critiche, ma pare che non ti faccia piacere ricordarle, eppure qualcuna e' stata presa in considerazione e attuata.
io non credo che si possa veramente ritenere che chiudere in ghetto chi abita qua serva a qualcosa per eliminare il degrado, e' al piu', una constatazione di degrado, non possiamo fare niente e vi proteggiamo, ma e' sbaglaito anche questo, perche' se io non posso uscire di casa non mi proteggi in realta', sei d'accordo?
ora vedremo come andra' a finire, il miglior risultato che si puo' ottenere, secondo me, e' soffocare un altro quartiere, come chiudendo in quel modo via Anelli e' stato soffocato il Pescarotto

Anonimo ha detto...

Colonnello, lasciatelo dire: stai delirando! Almeno Micalizzi qualche buon risultato lo ha portato, speriamo si prosegua in questa strada. Erano anni che speravo che il nostro quartiere avesse questo migliramento.

Andrea Drugo ha detto...

il mondo e' bello perche' e' vario!
c'e' perfino a chi piace il pdq...