domenica 1 novembre 2009

intervista a Marin

da gazzettino.it

Secondo il consigliere del Pdl i 70 mila euro spesi per favorire
l’autostima dei vigili potevano servire a finanziare altre priorità

Sabato 31 Ottobre 2009,
Settanta mila euro per il corso di autostima riservato ai vigili. Soldi spesi bene, come sostiene l’amministrazione, o male, come invece pensa l’opposizione? In disaccordo con questa scelta è Marco Marin, che nella competizione elettorale era arrivato al ballottaggio contro Zanonato, facendo proprio della sicurezza e della dislocazione degli agenti nei quartieri i due punti più forti del suo programma.
Marin, i vigili padovani avevano davvero bisogno di queste lezioni?
«All’interno del Corpo della Polizia Municipale ci sono uomini di grande qualità, motivati già dal fatto di indossare la divisa. Negli ultimi anni, e non certo per colpa loro, hanno rischiato di essere demotivati. Ma il problema non si risolve mandandoli in giro per Milano con le ciabattine infradito, magari a pochi mesi dalla pensione».
Perché hanno meno stimoli rispetto al passato?
«Per le condizioni in cui sono stati costretti a operare. Per esempio, l’amministrazione di centro sinistra a un certo punto ha deciso di affiancare loro i "vigili-mediatori-culturali", iniziativa che non li ha certo incentivati. E che, peraltro, non ha certo favorito l’integrazione perché gli immigrati così facendo non sono stati stimolati a imparare l'italiano per trattare con i vigili».
Che opinione ha del lavoro svolto dagli agenti della Polizia Municipale?
«Buona. E a loro, come a tutte le altre forze dell’ordine in servizio in città, dobbiamo tributare ringraziamenti quotidiani per il grande lavoro che svolgono. È assurdo che l’amministrazione-Zanonato continui ad attaccare il ministero degli Interni e il governo sui temi della sicurezza. Farebbe meglio ad apprezzare quanto invece viene fatto per contrastare la criminalità».
Detto ciò, questi 70 mila euro secondo lei sono uno spreco?
«Sì e vorrei sapere anche che cosa pensano in proposito il sindaco e gli assessori. A mio parere vanno fatte delle scelte, ci devono essere delle priorità che non sono queste. Per esempio, per mancanza di fondi lo scorso anno sono stati aboliti i soggiorni estivi per i minori e da poche settimane sono stati apportati dei tagli ai contributi da destinare alle famiglie con figli e con Isee da 13 mila euro. I 70 mila euro pagati per il corso con le infradito potevano essere spesi per queste voci».
Allora?
«Zanonato e la sua giunta dovrebbero imparare a riconoscere gli errori, perché è umano commetterne, ma diabolico continuare a farne. Lo stesso principio vale per l’auditorium, visto che tutti sostengono che è assurdo realizzarlo al Boschetti. Per non parlare del piano-casa. La verità è che il centro sinistra non pensa al futuro della città».

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