domenica 1 novembre 2009

a chi va l'ajuto del comune?

sorpresa?

da gazzettin.it

Sabato 31 Ottobre 2009, Cresce il palasport S. Lazzaro. I lavori avanzano per darci finalmente una struttura all’altezza di questo nome. Ma corrono anche i soldi. Da quando il consorzio Consta ha vinto la gara nel dicembre del 2008 con un ribasso del 30 per cento, la spesa è aumentata al punto che quel 30 per cento è già stato ricolmato. Siamo partiti da 2milioni e mezzo di euro, e oggi siamo già a 3milioni e 300mila.
Il Consorzio Consta, socio della Compagnia delle Opere, ha visto subito che qualcosa non andava, tanto che in aprile ha chiesto 487mila euro in più. È di qualche giorno fa la seconda richiesta: altri 300mila euro. Il che significa che il palasport cresce in media di 100mila euro di spesa al mese. Ma non è finita.
Insieme ai lavori di ristrutturazione se ne devono aggiungere altri. Le chiamano opere complementari, ma servono. Si tratta di adeguare la centrale termica, gli spogliatoi, la cabina elettrica. Opere che devono ancora andare in gara. Ma il progetto che all’inizio prevedeva di spendere 487mila euro, secondo l’ultimo aggiornamento approvato dalla Giunta qualche giorno fa arriva a 779mila euro. Fatti due conti se dieci mesi fa il palasport doveva costare 3milioni di euro, adesso ne costerebbe 4. Usiamo il condizionale perché i lavori non sono ancora finiti.
Come ci siamo arrivati? È un’altra di quelle vicende che stanno caratterizzando la gestione degli appalti pubblici. Una ditta vince la gara, magari con un forte ribasso d’asta, e poi si accorge strada facendo che non può fare il lavoro a quei costi. E allora il Comune che fa? In termini tecnici la chiama "perizia di variante". È un’aiutino, ovvero un ritocco alle cifre da sborsare. Tutto a posto, tutto regolare. Tranne una domanda: ma quelli che sono arrivati secondi, magari per poco, perché allora sono stati sconfitti?

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