mercoledì 17 febbraio 2010

solida (o solita?) maggioranza

mah...

da gazzettino.it

Al termine dell’appello per l’inizio della seduta del Consiglio comunale il numero legale c’è. In aula servirebbe la presenza di 21 consiglieri. Rispondo “presente” in 27, ma nove sono i rappresentanti del centro destra, quindi dell’opposizione. Che appena si accorgono dell’impossibilità della maggioranza di mantenere in piedi il Consiglio, decidono di estrarre la loro tessera magnetica, di alzarsi e andarsene.
«Il comportamento del centro sinistra è semplicemente vergognoso – attaccano il capogruppo del Pdl, Alberto Salmaso e Giampiero Avruscio – E’ la maggioranza che deve avere l’obbligo morale di garantire il numero di consiglieri necessario allo svolgimento del Consiglio». Ancora più dura la presa di posizione di Stefano Grigoletto, altro esponente pidiellino: «Il primo punto all’ordine del giorno era il conferimento della cittadinanza onoraria al presidente del Padova Cestaro. Beh, in aula non c’era né il sindaco e nemmeno l’assessore allo Sport Sinigaglia. In aula c’erano solo tre rappresentanti della giunta. Una cosa semplicemente scandalosa. Un comportamento incivile. Anche perché un assessore percepisce 4.700 euro al mese lordi. Venire in Consiglio comunale dovrebbe essere il minimo». E dopo avere annunciato che il loro gettone di presenza lo daranno in beneficenza, i consiglieri del centro destra puntano il dito sull’altro tema forte all’ordine del giorno: la modifica dello statuto comunale. Ovvero la decisione della maggioranza di inserire la norma che prevede la possibilità di avere 12 assessori in giunta.
«Su questo punto la maggioranza ha più di qualche mal di pancia – dice la leghista Mariella Mazzetto – Vogliono la modifica solo per contrastare il nostro ricorso al Tar».
«La frittata ormai l’hanno fatta – riprende Luca Littamè, altro consigliere del Carroccio – Il bello è che ci hanno pure trattato con sufficienza, salvo ora presentare una mozione che di fatto dà ragione al nostro ricorso». A replicare per la maggioranza è Gianni Berno, capogruppo del Pd: «La cosa vergognosa è che questi signori prima hanno risposto all’appello e poi se ne sono andati. Il loro comportamento è riconducibile allo spettacolo che devono dare per la campagna elettorale per le regionali. Vogliono fare le barricate sulla modifica dello statuto? Si accomodino, li aspetto. Il punto è che stiamo ratificando quello che loro stessi hanno chiesto. Perché allora non vogliono votare con noi? E’ evidente come quel ricorso al Tar fosse solo un attacco strumentale». E stasera si replica con il ritorno in aula, alle 18.

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