giovedì 11 febbraio 2010

come si fa a stupirsi?

ma il titolista del Gazzettino sa che via Confalonieri e' accanto a via del Pescarotto, a 500 m da via Anelli? sa che c'e' la ZTL notturna "antidegrado"?
E lo sanno quelli che ora si accorgono della situazione? rilegete gli articoli del passato, via Confalonieri e' sempre stata un ghetto, soprattutto nei palazzoni 14 e 15 (dove ho passato un anno della mia vita ben 14 anni fa e vi assicuro che tra prositute e travestiti era motlo meglio di ora, nonostante le cancellate "antidegrado del fiero pdq3 - presidente del quartiere 3).
Questo articolo potrebbe essere quello di 5 anni fa della stessa via, di via anelli o di via manara, nonostante lo strombazzare dell'amministrazione muratora, e le elezioni che han fatto turare il naso a molti residenti, ora, in vista delle regionali forse, ci si interessa di nuovo dello "sgabuzzino" di Padova.

da gazzettino.it
Gli abitanti di un condominio esasperati dal comportamento degli extracomunitari
Via Confalonieri, nuovo bronx
Chiesto aiuto all’assessore Pipitone: «Contrasteremo ogni illegalità»
Mercoledì 10 Febbraio 2010,
«No ad una nuova via Anelli». A chiederlo a gran voce è un gruppo di residenti di un condominio di via Confalonieri. Nello stabile (30 appartamenti quasi tutti mini) si starebbero riproponendo le stesse dinamiche viste per troppi anni nel vicino Complesso Serenissima.
Via vai di gente dal tramonto all’alba, prostituzione e addirittura un vero e proprio ristorante abusivo. Insomma una piccola “polveriera sociale” che rischia di esplodere alla prima scintilla. Ad entrare nel mirino degli abitanti del condominio (molti non i italiani) sono quattro appartamenti e naturalmente chi vi abita. Due di questi alloggi sono di proprietà di stranieri, mentre altri due sono intestati ad italiani che probabilmente però li affittano ad immigrati. A quanto denunciano i condòmini uno dei mini sarebbe occupato da una prostituta che riceve in casa, con il risultato che, dalle 10 della sera fino alle prime ore del mattino per le scale è un via vai continuo di clienti più o meno chiassosi. Un via vai a cui contribuirebbero anche gli avventori di in ristorante abusivo che sarebbe stato allestito all’interno di uno degli appartamenti.
Una “tavola calda”, uguale identica alle tante che avevano trovato posto nel Complesso Serenissima, dove alcuni stranieri servono cibo preparato in casa senza naturalmente alcuna autorizzazione e in condizioni igienico sanitarie facilmente immaginabili.
Una situazione ai limiti del degrado che ha convinto Antonio Pipipitone ad incontrare lunedì pomeriggio una delegazione di residenti. «La nostra disponibilità è massima – dice l’assessore alla Casa – inizieremmo a monitorare la situazione e c’impegniamo a contrastare ogni forma di illegalità. Il degrado va stroncato sul nascere altrimenti rischiamo di rivivere scene già viste». Nonostante le palazzine di via Anelli siano state sigillate da quasi tre anni, l’allarme insicurezza alla Stanga non sembra conoscere tregua. È della settimana scorsa per esempio la rivolta in via Manara che ha visto protagonisti i residenti del condominio al civico 39 che sono scesi in strada per protestare contro i pusher che spacciano in zona. Insomma il termometro del degrado segna febbre alta e l’ultima protesta di via Manara è solo il sintomo di un malessere che non passa.

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