lunedì 15 febbraio 2010

chi e' causa il suo mal....

pianga se' stesso!
in un tempo piu' lungo del previsto, ma alla fine ecco i soliti battibecchi all'interno della maggioranza, sara' per le elezioni, sara' per la piu' classica lotta per il potere, sara' che dopo le elezioni han dovuto rifiatare tanta era la paura di perdere, sara' quel che sara' ma alla fine lo spettacolo sa di gia' visto.

da gazzettino.it

«La Ruffini
ci ha stufato»
Le polemiche tra Italia dei Valori e Rifondazione
accendono le polveri all’interno della maggioranza
Domenica 14 Febbraio 2010,
(Al.Rod.) «In dieci anni di consiglio comunale non ho mai visto un presidente comportasi in questa maniera». E’ durissimo l’assessore Antonio Pipitone. Tra l’Italia dei Valori e Daniela Ruffini la ferita rimane ancora apertissima. L’ultima polemica tra la presidente del parlamentino di palazzo Moroni e l’assessore dipietrista Silvia Clai, con la prima che aveva accusato la seconda per la chiusura di alcune delle anagrafi di quartiere giudicate inefficienti, dà il motivo a Pipitone per un attacco senza precedenti nei confronti della capogruppo di Rifondazione comunista. «Sono rimasto sconcertato davanti all’attacco nei confronti della Clai – tuona il leader padovano dell’Idv - mi sono reso conto che certa gente, pur di avere due righe sui giornali, non si fa troppi scrupoli ad assumere i toni della bassa politica». Per Pipitone però il problema non sono le polemiche giornalistiche. «Nella mia esperienza ormai decennale in Consiglio non ho mai visto un presidente che prima conduce il lavori dell’aula e poi si precipita tra i banchi dei consiglieri per fare opposizione alla propria maggioranza. Cosa che, tra l’altro, Rifondazione comunista ha fatto anche durante tutta la scorsa legislatura» rincara la dose l’assessore in un crescendo d’indignazione: «Agendo in questa maniera, Daniela Ruffini viene meno al suo mandato che la vorrebbe, almeno formalmente, super partes». L’Italia dei valori si spinge anche oltre. Pur non dicendolo esplicitamente, Pipitone fa capire che il suo partito è pronto a chiedere le dimissioni del capogruppo di Rc. «Se la musica non cambia – conclude - certamente assieme alla maggioranza cercheremo di dare un segnale forte. Così non si può certo andare avanti per molto tempo, ci ha stufato. Il rischio è quello di venir meno al mandato degli elettori e di non essere più credibili agli occhi della città».

Nessun commento: