venerdì 19 febbraio 2010

facce di tolla

incredibile.
siamo al majale che da del porco al cinghiale.
(vedi anche il post precedente)

da gazzettino.it

Un’opposizione sgraziata e una presidente del Consiglio comunale inadeguata. Con due aggettivi il vice sindaco, Ivo Rossi, commenta quanto accaduto martedì sera nell’aula del parlamentino comunale.
«Ormai sono passati sei mesi dall’inizio delle sedute del Consiglio comunale e spesso continuiamo ad avere un’opposizione sgraziata che non permette al sindaco di parlare – comincia Ivo Rossi – E questo atteggiamento richiede che la Presidente Ruffini restituisca autorevolezza all’istituzione. Ma perché questo avvenga occorre che lei stessa sia autorevole».
«Mi auguro impari quanto prima a condurre l’aula – continua il vice sindaco riferendosi all’esponente di Rifondazione comunista – perché quanto avvenuto martedì sera manifesta inadegutezza nella gestione». Ma Ivo Rossi non risparmia nemmeno l’opposizione: «Dove ci sono alcuni esponenti, come Mariella Mazzetto, che imbarazzano le persone serie presenti nel Pdl». Infatti ad innescare la miccia che nel Consiglio di martedì ha fatto esplodere il sindaco Zanonato nei confronti dell’opposizione e della Presidente Ruffini era stato proprio il comportamento della capogruppo leghista. Il cui atteggiamento era stato stigmatizzato dal sindaco come “irritante e volgare”. Ma parole al vetriolo Zanonato le aveva riservate anche al suo ex assessore all’Immigrazione: «Lei è un presidente che non mi tutela. Io in questo Consiglio comunale non posso parlare. Non conta nulla».
Ma l’attacco più duro alla Ruffini arriva direttamente dalla civica del sindaco. «L’unica cosa certa è che così non si può andare avanti così per altri 5 anni» attacca il consigliere di Padova per Flavio Zanonato Andrea Busato che poi aggiunge: «L’altra sera la presidente ha dato l’impressione di guidare i lavori dell’assemblea in modo non adeguato». Busato rincara la poi la dose: «Non c’è dubbio che si senta la necessità di un cambio di passo. Se questo non dovesse esserci, sarà necessario valutare i modi in cui la normativa vigente prevede un atto di sfiducia». L’esponente della civica del sindaco conclude poi polemico: «Se Ruffini ritiene che il ruolo di Presidente del Consiglio limiti la sua azione politica, non ha dar far altro che dimettersi». Sulla stessa lunghezza d’onda, anche se con toni più sfumati, è anche Gianni Berno, capogruppo del Pd: «Per il momento non prevediamo iniziative che potrebbero risolvere alla radice il problema. Rimane però il fatto che se Daniela non cambia atteggiamento, dei provvedimenti vanno presi».
Sulla necessità di un chiarimento insiste anche il capogruppo dell’Idv Gianbattista Di Masi. Non se la sente invece di mettere sulla graticola la Ruffini Marina Mancin di Sinistra per Padova che, pur condannando certe “sbavature” del Presidente del Consiglio, ne riconosce la capacità di condurre con equilibrio i lavori dell’assemblea. Sulla necessità di dare autorevolezza al Consiglio contro le strumentalizzazioni insiste infine il vice sindaco Ivo Rossi.
Matteo Bernardini

Alberto Rodighiero

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