martedì 18 maggio 2010

strane compagn(i)e

zano riesce nel miracolo di scherare dalla stessa partr, cioe' contro di se', l'intero arco consiliare.
certo, dice lui, la colpa e' dei tecnici, quante volte l'abbiamo sentita questa?
ogni volta che qualcosa non va e' sempre colpa dei tecnici.
ma chi sono questi tecnici? son sempre gli stessi? girano? e come sopportano che sia sempre attribuita loro la colpa? ma soprattutto, chi li sceglie?
domande, ovviamente, cui zano non risponde.

da gazzettino.it

LA PROPOSTA DI RIFONDAZIONE
Consiglio straordinario,
il Pd dice no al confronto
Pdl e Lega con la Ruffini: «Individuare i responsabili»
Berno: «Il Comune non c’entra, tocca ai tecnici rimediare»
La convocazione di un Consiglio comunale straordinario sugli allagamenti della settimana scorsa divide la politica padovana. La proposta, che dovrebbe venir ratificata giovedì prossimo durante la Conferenza dei capigruppo dalla presidente del parlamentino di palazzo Moroni Daniela Ruffini convince l’opposizione, ma non la maggioranza. «Mi pare un’ipotesi da sottoscrivere ad occhi chiusi – scandisce Alberto Salmaso - Padova negli ultimi anni ha dovuto fare i conti con un’emergenza idrica senza precedenti». «Dedicare un intero Consiglio a questo tema – aggiunge il capogruppo del Pdl - servirebbe ad individuare i punti critici del nostro sistema e magari qualche responsabilità». Sulla stessa lunghezza d’onda è anche Mariella Mazzetto: «Con quello che è successo la settimana scorsa, mi pare il minimo. In questi giorni Zanonato e i suoi non hanno fatto altro che ripetere che la colpa non è loro e che le responsabilità vanno attribuite ad altri. Questi signori devono rispondere delle loro mancanze e devono farlo in un luogo istituzionale».
Nettamente contrario all’ipotesi è invece il capogruppo democratico Gianni Berno: «Io credo che temi così impegnativi vadano affrontati nelle Commissioni coinvolgendo i tecnici, diversamente si rischia di fare un gran chiacchiericcio che non giova a nessuno».
Più possibilista è invece la posizione del capogruppo (in pectore) dell’Idv Fabio Scapin: «La trovo una buona idea. Detto questo però, vanno messi dei paletti. Bisogna infatti partire da un presupposto: il Comune in tutta la partita ha competenze piuttosto limitate e, soprattutto, non si possono imputare a questa amministrazione responsabilità che risalgono ai decenni passati». Ieri intanto i consiglieri regionali padovani del Pd hanno chiesto che Il Presidente del Veneto Luca Zaia riconosca lo stato di calamità naturale per i territori del padovano colpiti dal maltempo. «Un atto dovuto per garantire i risarcimenti ai molti, tra cittadini e imprese, che hanno subito pesanti danneggiamenti».
Contemporaneamente Mauro Bortoli, Piero Ruzzante e Claudio Sinigaglia annunciano un’interrogazione «per verificare se siano adeguati i fondi destinati al Genio Civile di Padova e al Consorzio per la sicurezza idraulica del territorio. Mancano ancora 3.5 milioni di euro per il Limenella». Per domani intanto alle 20 e 45 nell'aula magna del Liceo Cornaro il comitato Iris ha organizzato un’assemblea pubblica dove si discuterà di allagamenti anche alla luce della nuova urbanizzazione prevista nell'area verde compresa tra via Forcellini e via Canestrini.

(Martedì 18 Maggio 2010)

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