lunedì 17 maggio 2010

ancora ztl?

l'incredibile e' accaduto, i residenti chiedono la ztl!
a dimostrazione di quanto valga la propaganda.
se infatti chi chiede la ztl notturna ne conoscesse le conseguenze, cioe' zero per lo spaccio, poco per la prostituzione ma gravi per la vita del quartiere, non la chiederebbe.
Eppure in via D'Avanzo, che e' a pochi metri in linea d'aria dal Pescarotto, evidentemente non sanno che accade ne' che e' accaduto al di la' dei binari.
come si puo' pensare di mettere una ztl in via D'Avanzo?
ma vi rendete conto?
io quasi ogni sera torno a casa per via D'avanzo e vedo il dilagare della prostituzione, anche in ore non propriamente notturne, ma posso confermavi che non e' un gran ritorno sul palcoscenico, non s'e' mai sopita, e' solo che, essendo ormai chiaro a tutti la damagogica inefficaci delle iniziative del sindaco murtore sor zano, il fenomeno si e' ripreso le luci, non della ribalta, ma piu' praticamente, dei lampioni.
Vigili che passino per di la' ad applicare l'ordinanza? ZERO!
eh ma non possiamo uscire di notte, dicono, abbiamo paura, penso io, di fatto sono inutili queste inziative di zano, 500 euro di multa per chi contratta in strada, come mai io becco sempre quello che si via D'Avanzo ai 20 all'ora per non scegliere con cura la sua "compagnia"?
E c'e' chi, forse giustamente, perde la pazienza e suona impreca contro questi avventori del sesso a a pagamento, ma questi certi della loro impunita' se ne sbattono, e non solo di lucciole,
e' che dopo le 9 di sera vigii in giro non ce ne sono, forse neppure prima, ma di sicuro a quell'ora passo io e non li vedo.

e ora leggo di uan ennesima, inutile, dannosa pernicicosa ztl?
tanto vale chiedere un muro, per quelli zano ha una vera passione.

da gazzettino.it

«Una Ztl anti-lucciole
e il quartiere può salvarsi»
La richiesta avanzata dai residenti di via D’Avanzo,
dopo il dilagante ritorno della prostituzione in strada
In via Jacopo D’Avanzo, per sconfiggere la prostituzione, occorre attivare una zona a traffico limitato. A richiedere l’installazione a breve di una Ztl all’Amministrazione comunale sono i residenti che sperano così di mettere un freno al degrado dilagante. La zona è diventata, infatti, il centro operativo del mercato del sesso a pagamento che nelle ultime settimane, nonostante l’ordinanza del sindaco Zanonato, in numerose vie di Padova Nord si è, di fatto, intensificato con clienti che vanno dai ventenni agli ultrasettantenni.
Le lucciole sono tornate numerose sui marciapiedi di Borgomagno, San Carlo e di Pontevigodarzere. E se il centro della prostituzione è proprio via Jacopo D’Avanzo con la zona della prima Arcella che sta dietro la stazione ferroviaria, da lì si estende in via Aspetti, in via Durer, in via Caratti, via Chevalier via Plebiscito fino a Pontevigodarzere dove nonostante diversi interventi delle forze dell’ordine e della polizia municipale, le prostitute sono riapparse in maniera massiccia. A denunciare una situazione divenuta ormai insopportabile e a chiedere interventi mirati ed urgenti per cercare di arginarla sono stati gli stessi residenti e i comitati durante la partecipata assembleà promossa l’altra sera dai consiglieri Pd del Quartiere 2 Nord nella sala di via Curzola. Al tavolo dei relatori Dario Gorji capogruppo Pd, Sulenca Luisetto, dell’associazione Welcome che si occupa del reinserimento sociale delle prostitute; Marco Carrai, assessore alla Polizia Municipale; Alessandro Naccarato, deputato Pd. “La gente è stanca di questo degrado – osserva Dario Gorjji. – Siamo consapevoli che l’ordinanza del sindaco Zanonato non risolve il problema, ma per ora è l’unico rimedio, perché mancano leggi adeguate. Del resto anche lo scenario della prostituzione urbana, come segnalano gli stessi abitanti, sta cambiando: molte lucciole lavorano in casa e non più in strada e questo rende ancor più complicato stanare il mercato del sesso”.
I cittadini non si arrendono, anzi si sono dimostrati molto disponibili a collaborare con le forze dell’ordine, anche scendendo in strada per disturbare ragazze e clienti. O addirittura proponendo una forma di tassazione volontaria per rifornire le volanti della Polizia che in tre anni ha avuto tagli di bilancio pari al 33 per cento.

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