venerdì 7 maggio 2010

ancora su via Bassette

leggo sul Gazzettino, e condividendo inoltro:

Padova
VIA BASSETTE
I FIGLI DEI NOMADI
NON STUDIANO
La settimana scorsa sono passato lungo la tangenziale e ho rivisto l’ultima creazione del nostro Sindaco, il muro di via Bassette. Delle due l’una, caro Sindaco: o il muro era fatto per limitare l’accesso in termini numerici, e allora, contando circa 15 roulotte, il tentativo è miseramente fallito, oppure si dovevano dividere i buoni (quelli che mandano i bimbi a scuola) dai cattivi, anche questo secondo me fallito, visto che alle 11 c’erano una quindicina di bambini arrampicati sulla scarpata del raccordo. Dove vogliamo andare? Io non ci starei tanto a pensare sopra, il tutto è assolutamente illegale, illegale l’asilo che è stato dato su un terreno non adibito a quell’uso, illegale lo stazionare, illegale il non mandare a scuola i bambini.
Il vostro sforzo invece pare proprio quello di far passare tutto questo per l’opposto, con l’aggravante dell’uso dei nostri soldi: il terreno non è adatto? Acqua luce gas e il muro a limitare l’area; illegale lo stazionare? conteniamo il numero e la coscienza è a posto; bambini non a scuola? Mandiamo personale (naturalmente non del Comune) a convincere i genitori a fare il loro dovere... Una citazione anche ai nostri politici di Destra, affacendati nelle corti della politica padovana: certe cose vanno urlate, non sommessamente evidenziate, urlate, ogni sabato dovrebbero essere su quella tangenziale a manifestare lo scempio della legalità e dei soldi pubblici che continua nella nostra città, a contrastare il modo di fare politica di Zanonato mostrandone le evidenti carenze in termini di risultati. Zanonato e il suo modo di lavorare trovano il giusto contraltare nell’assenza dal territorio dei Politici della controparte, del parlare e non agire, del "programmare strategicamente" e non del lavorare alzandosi le maniche della camicia, come facciamo noi ogni santo giorno.
Lettera firmata

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