giovedì 7 gennaio 2010

e i comitati?

stanno sparendo, un po' la delusione, un po' l'aver seguito le sirene della politica (vedi comitato Stanga), un po' la presa d'atto di contare veramente poco per quest'amministrazione (soprattutto chi sta nello "sgabuzziono"), insomma un po' per quetso un p'm per quello l'attivita' dei comitati s'e' motlo ridotta.
da gazzettino.it

Giovedì 7 Gennaio 2010, Comres, Comitato Stanga, Sos Padova, Pescarotto e Comitato Manara. Per anni sono stati in prima linea nel contrastare il degrado nei loro quartieri. L’hanno fatto con fiaccolate e grigliate, ma anche con le prime ronde di rione sdoganando le passeggiate notturne dei residenti che poi per mesi hanno infiammato il dibattito politico nazionale dividendo, fino allo scontro, centrodestra e centrosinistra. Dalla richiesta del “muro” in via Anelli a quella della recinzione in via Manara proseguendo con la realizzazione della Ztl anti prostituzione al Pescarotto, fino al presidio del centro storico chiedendo l’intervento delle pattuglie dell’esercito. Tutte iniziative di cui i comitati cittadini rivendicano, chi in maniera più forte chi invece in misura più sfumata, almeno una parte di merito. Ma ad un certo punto il solo impegno civico ai residenti cominciava a stare stretto. E allora ecco le liste elettorali dello scorso giugno che però invece di compattare le “lotte” di quartiere e i loro protagonisti, hanno finito per dividerne forza e impegno. Attratti dalle sirene della politica i comitati hanno finito con l’esserne stritolati. Alcuni, vedi il Pescarotto, si sono sciolti, altri, come Sos Padova e il Comitato Stanga hanno ridotto la loro azione, mentre Comres rimane ancora alla finestra.
«Abbiamo lottato contro il degrado esponendoci sempre in prima persona e avendo, fino a un mese dalle elezioni, il sostegno dei cittadini – esordisce Maurizio Meridi, leader di Sos Padova – Che ci spingevano a continuare perché volevano cambiare questa amministrazione comunale. Bene, il risultato si è visto: al momento della scelta hanno preferito ancora Zanonato. Adesso quindi credo sia doveroso prenderci una pausa di riflessione». Più drastico Denis Menegazzo, presidente del Pescarotto: «Visto il riscontro ottenuto chi ce lo fa fare di continuare a scendere in strada di sera, con il freddo, e togliendo spazio alle nostre famiglie per disturbare l’attività di pusher e prostitute? La gente ha espresso inequivocabilmente, con il voto, il proprio pensiero. Ha preferito ridare fiducia a chi aveva contribuito in maniera determinante a far precipitare il loro quartiere nel degrado».
«Però se è questo che vogliono – termina Menegazzo – è questo che avranno. Noi abbiamo cercato di fare ben oltre il nostro dovere. Adesso basta. Comunque qualche merito ce lo prendiamo e vogliamo ci venga riconosciuto, perché se la situazione del Pescarotto è migliorata lo si deve anche alla nostra azione». Diverso è invece il pensiero di Paolo Manfrin, presidente del Comitato Stanga che ancora si batte per la riqualificazione di via Anelli: «Noi abbiamo sempre vissuto l’azione del nostro comitato come un’attività sociale. Senza avere obiettivi politici. Abbiamo creato una lista a sostegno di Flavio Zanonato perché abbiamo creduto che lui, più degli altri, abbia realmente realizzato qualcosa di concreto per contrastare il degrado nel nostro quartiere. Però indipendente dal risultato elettorale il Comitato Stanga c’è e ci sarà».

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