giovedì 11 dicembre 2008

tutto ok?

eppure c'e' chi sostiene che qualcosa sia migliorato... senza parole, dal Gazzettino id Padova del 11/12/2008

Nel rione della miseria notti gelide e squallore
Menegazzo: «E’ il risultato della politica dell’accoglienza senza limiti voluta dall’amministrazione Zanonato»
«Ecco, questo è diventato il Pescarotto». Denis Menegazzo, presidente del comitato che ha preso il nome del quartiere, allarga le braccia sconsolato e commenta in una frase la fine di un vero e proprio tour del degrado nel rione che assieme a via Manara ha sostituito il ghetto di via Anelli.

Ore 13, via Friburgo 90. Una villetta abbandonata, finestre e porte d'ingresso murate, ma al primo piano è stato creato un varco per accedere all'edificio che diviene così rifugio per alcuni dei tanti immigrati clandestini che frequentano l'area. Di fronte alla villetta c'è quello che i residenti del Pescarotto hanno ribattezzato il castello, un enorme edificio che prima di essere dismesso ospitava una fabbrica. I punti dai quali vi si può entrare sono molti e quasi tutti chiusi, ma anche qui i clandestini hanno trovato l'apertura per introdursi nello stabile. «Ieri mattina racconta Denis Menegazzo ne sono stati trovati e portati via tre da una pattuglia mista Carabinieri-Esercito». Parte della ringhiera in ferro che circonda il castello è stata piegata e una porta demolita. La stessa sorte toccata al civico 70 di via Confalonieri. Un'altra casa singola disabitata. Sul retro una finestra, murata, è stata demolita. All'interno i segni dell'ennesima miseria umana: tre letti uno dei quali senza materasso sui cui sono state gettate delle coperte e vari indumenti, un vecchio armadio di legno, scarpe sparse sul pavimento e alcuni giornali.

«Gli immigrati si sistemano nella casa per trascorrere la notte spiega il presidente del comitato Pescarotto , poi, al mattino, se ne vanno in direzione della Stanga».

L'ultima stazione del degrado sono i condomini ai civici 15/A e 15/B di via Confalonieri. Poco prima delle due del pomeriggio l'andirivieni di giovani maghrebini verso i due palazzi è incessante, mentre un nigeriano scarica dalla propria auto generi alimentari e bevande in quantità tale da riempire un ristorante. Gli edifici, che solo un paio di settimane fa sono stati oggetto di un imponente blitz da parte dei Carabinieri, hanno molti dei garage sfondati. In alcuni si sono sistemati altri immigrati che bazzicano la zona. Dormono sopra a materassi ed escrementi, nella sporcizia più assoluta. «La scorsa settimana dice il proprietario di un alloggio al 15/A abbiamo fatto una riunione straordinaria in cui abbiamo deciso di sporgere denuncia, attraverso l'amministratore condominiale, il ragioniere De Nicola, nei confronti di quei proprietari che creano degrado. E proprio al nostro amministratore lanciamo un appello perché venga a vedere di persona lo stato in cui si trovano i due immobili».

A puntare diritto verso l'amministrazione comunale è invece Denis Menegazzo: «Il nostro quartiere è stato ridotto in questa maniera grazie alla politica dell'accogliamoli tutti voluta dalla giunta-Zanonato. A cui si aggiungono le bugie propagandistiche del presidente di Circoscrizione che ha promesso lavori di miglioria per il rione che non sono mai stati ultimati e le famose barriere per sigillare proprio il 15/A e B. Tante chiacchiere come quelle sul cancello di via Manara che è ancora aperto, come prima. Come sempre».

Matteo Bernardini

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