martedì 23 dicembre 2008

scivolone

devo constatare un bello scivolone del comitato stanga (il gazzettino di Padova 23/12/2008) che chiede muri e ancora muri.
a volte si dicono corbellerie anche in buona fede.
Possibile che anche qualche residente sia convinto dell'opportunita' di elevare nuovi muri?
ormai e' constatato che l'unico vero deterrente e' il riappropriarsi delle strade e un continuo presidio delle forze dell'ordine.
basta muri, s'e' visto quello di via anelli quanto e' servito, tanto che han dovuto chiudere tutto il complesso Serenissima.
vabbe', ogni tanto succede...

dal Gazzettino:
I residenti del quartiere Pescarotto, esasperati dalla massiccia presenza di malavitosi, cercano di allontanarli con tutti i mezzi possibili
"Guerra delle uova" contro lucciole e spacciatori
«Dopo i muri di via Anelli e di via Manara, vogliamo che il Comune edifichi una barriera anche in via Confalonieri»
Dalle arance di via Manara alle uova di via Confalonieri. Cambiano le strade della Stanga, ma la frustrazione dei residenti contro gli immigrati clandestini e spacciatori è la stessa. Un anno fa a salire agli onori della cronaca, accelerando la costruzione della recinzione in via Manara, furono le arance scagliate dai residenti; oggi, dai terrazzini di uno dei due palazzi, i civici 15/A e 15/B, di via Confalonieri a volare sono le uova.

«Qualche giorno fa, dopo avere terminato le operazioni di spaccio proprio sotto casa scrive un residente sul sito del comitato Stanga (www.comitatosatnga.it) il solito gruppetto di maghrebini, verso sera, è ritornato. A quel punto sono uscito dal balcone e ho cominciato a lanciare verso di loro delle uova. Che però non hanno sortito alcun effetto se non quello di far aumentare gli insulti e le minacce».«Così continua il racconto -, assieme a un altro residente e con l'aiuto di un immigrato, regolare, nigeriano, abbiamo seguito gli spacciatori che si stavano rifugiando all'interno del 15/B. Ma al nostro ingresso nell'androne, dal terzo piano, siamo stati accolti dal lancio di due bottiglie piene di vino che abbiamo schivato e che si sono frantumate sul pavimento. Nel frattempo, dalle scale, scendeva un maghrebino completamente sbronzo insultando il nigeriano e dandogli del negro di m.. A quel punto è volato un pugno e il nordafricano è stato ko. Ma prima dell'arrivo dell'ambulanza si è ripreso. E con il pronto intervento sono giunte anche due volanti della Polizia».

«I maghrebini, senza documenti riprende il residente -, hanno tentato di resistere agli agenti. Uno di loro, ubriaco fradicio, urlava di essere Dio. Tranne quello che è riuscito a dileguarsi, zigzagando in preda ai fumi dell'alcol, verso il Portello, tutti gli altri sono stati portati in questura». Sull'ennesima mezzanotte di fuoco al Pescarotto interviene il presidente del comitato Stanga, Paolo Manfrin: «Quanto accaduto è il segnale inequivocabile della presenza di un mondo sommerso che d'inverno lascia le strade per rifugiarsi in palazzine di ancora dubbia moralità, all'interno dei centri commerciali o sotto ai portici delle piazze».

«Adesso termina Manfrin dopo il muro in via Anelli e in via Manara speriamo arrivi, come per altro già annunciato dal Comune, anche quello al Pescarotto . Un intervento indispensabile».

Matteo Bernardini

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